|
Le costruzioni in legno rappresentano una parte importante del patrimonio edilizio esistente, le aziende del settore producono ormai ogni tipo di elementi costruttivi, capaci di risolvere ogni problematica sia di ordine strutturale che decorativa.
Le costruzioni in legno lamellare ad esempio, vengono sempre più di frequente adottate per risolvere problemi strutturali in cui necessita raggiungere in tempi brevi facilità di esecuzione, leggerezza strutturale resistenza ed estetica.
La scelta di questo materiale, oltre ad essere invogliata dalle caratteristiche sopracitate, è favorita anche dalla convinzione, che il legno lamellare impregnato non abbia in alcun modo bisogno di grossa manutenzione nel tempo, indipendentemente da come e dove venga impiegato.
Ciò non è vero, infatti la durata di una costruzione in legno lamellare, è strettamente legata a diversi fattori che possono sinteticamente racchiudersi in tre categorie principali: corretta progettazione, corretta esecuzione, corretta esposizione.
L'esposizione di una struttura, anche se di ottima qualità, alle aggressioni metereologiche, comporta nel tempo un impoverimento delle caratteristiche di resistenza dell'elemento ligneo, pioggia, cicli caldo freddo, forti soleggiamenti, rappresentano i principali elementi di aggressione esterna.
Per verificare quanto esposto, basta fare una semplice comparazione tra lo stato di conservazione di una trave interna, ed una parte della stessa trave che fuoriesca all'esterno, apparirà subito evidente che, lo stato di integrità delle due parti messe a confronto, anche se trattate adeguatamente, risulta certamente diverso.
La progettazione fatta in maniera corretta, rappresenta la prima e indispensabile misura da adottare nella realizzazione di una struttura in legno, evitare già in fase di progettazione degli errori di posa in opera ad esempio, riduce di molto il rischio di danneggiamenti futuri.
In fase progettuale, è necessario già pensare ad una futura eventuale sostituzione di una parte lignea particolarmente esposta, come ad esempio il rivestimento di una facciata esposta al sole, adottando un sistema di assemblaggio che ne favorisca la sostituzione.
Le parti strutturali, proprio per l'importante compito a cui devono assolvere, devono essere oggetto di particolare attenzione, ad esempio occorre evitare che un pilastro in legno, venga fissato direttamente su un plinto in calcestruzzo armato, mettendo così a contatto la sezione lignea con la parte umida della struttura.
L'umidità di risalita, attraverso le fibre longitudinali del legno, tenderà a far rigonfiare il materiale ed ad indebolirne nel tempo la resistenza, oltre a far proliferare funghi e carie, responsabili dei successivi fenomeni di degrado della struttura.
Alla luce di quanto esposto, appare subito evidente come sia fondamentale in fase di progettazione, evitare tutte quelle situazioni in cui una giunzione o un accoppiamento di elementi strutturali, possa favorire il ristagno di acqua.
I rimedi progettuali per evitare tali inconvenienti, per certi versi sono molto semplici, leggere inclinazioni degli elementi utilizzati, diverse disposizioni delle sezioni, piccoli accorgimenti nell'assemblaggio delle parti, mettono a riparo in futuro l'integrità della costruzione.
La presenza nel mondo, di alcune opere importanti realizzate nei secoli passati, che pur esposte a forti aggressioni atmosferiche, non solo hanno continuato ad assolvere al loro compito egregiamente, ma restano ancora oggi un esempio di efficienza e funzionalità, testimoniano come quanto precedentemente descritto sia valido.
Una corretta progettazione, oltre a preservare nel tempo l'integrità strutturale, ne semplifica la sua esecuzione, riducendone costi e tempi di realizzazione.
Senza voler entrare ad esaminare rigide tabelle scientifiche, per capire quando l'aggressione degli elementi esterni influisca sulla resistenza di una struttura, basta tener presente che più il legno è asciutto, minore è il rischio di proliferazione di funghi ed altri agenti patogeni, nemici della integrità del legno.
Per quanto riguarda la manutenzione delle strutture lignee esistenti, occorre tener presente che le parti più esposte e quindi da osservare con maggior attenzione, sono gli appoggi e le giunzioni, che a causa dell'umidità molte volte sono soggette ad attacchi di tipo biotico.
A questo proposito, vorrei far osservare come in alcuni casi, non sia sufficiente verificare in maniera empirica l'integrità strutturale di una trave, ad esempio percuotendone la testata per verificare se il suono prodotto, sia più o meno pieno a conferma di una eventuale integrità strutturale.
Occorre infatti capire specialmente quando si tratta di strutture di una certa importanza, se l'attacco di natura biotico, sia ormai stabile o ancora attivo.
Questa verifica, non può essere fatta da chiunque, ma deve essere effettuata da personale specializzato, mediante l'impiego di tecniche e strumenti adeguati come lo stereomicroscopio.
Gli stereomicroscopi, sono caratterizzati da una visione 3D di ciò che si sta osservando, in quanto sono dotati di coppie di obiettivi e oculari che lavorano simultaneamente dando una visione realistica del soggetto.
Gli stereomicroscopi sono adatti quindi, all'osservazione di insetti, foglie, pietre e comunque oggetti opachi e dotati di un certo spessore, per questi motivi essi sono molto adatti ad esaminare le fibre del legno.
Dall'esame strumentale, è poi possibile risalire al tipo di aggressione biotica in atto e quindi predisporre, un adeguato piano d'intervento che comprende il risanamento e l'eventuale rafforzamento strutturale.
|
||