Protezione degli impianti posati a pavimento

Le regole fondamentali per proteggere gli impianti a pavimento.
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Alcuni tipi di malfunzionamento relativamente agli impianti idrici, elettrici ecc., sono strettamente legati alla cattiva impostazione degli stessi in fase progettuale, o ad errori di esecuzione nella fase realizzativa.

La protezione degli impianti posati a pavimento: un classico impianto a pavimentoChi ha visionato lo spettacolo di tubazioni, cavi, centraline di diramazione, durante la costruzione di una casa, certamente avrà provato un senso di grande confusione nel vedere in che modo i vari impianti si accavallano, si confondono tra loro, lasciando presagire una grande vulnerabilità degli stessi in seguito ad accidentali schiacciamenti o lesioni, che tali tubature possono riportare in seguito alla frenetica attività lavorativa che si svolge in cantiere.

Dato per scontato, che ogni singolo impianto sia stato progettato secondo le norme vigenti in materia, rimane la necessità di eseguire una serie di operazioni fondamentali, per garantire la posa in opera sicura ed efficiente di tutti gli impianti.

Per gli impianti a pavimento è buona norma specialmente per le tubazioni degli impianti idrici e del gas, evitare interruzioni del tratto che va dalla centralina al corpo da servire, tali giunzioni anche se opportunamente sigillate, nel tempo in seguito a svariati fenomeni (dilatazioni termiche, assestamenti, terremoti ecc.), possono cedere facilmente provocando oltre al malfunzionamento degli impianti, dannosi accumuli di sostanze come acqua e gas che annidandosi nel massetto, possono provocare gravi incidenti.

La protezione degli impianti posati a pavimento: la sistemazione delle tubazioni mediante fissaggio con collarini

Le tubazioni dello stesso tipo, identificate da guaine di colore diverso a seconda dell'impianto, vanno opportunamente fasciate al fine di costituire un gruppo ben saldo, e quindi ancorate al sottostante solaio, mediante dei chiodi in acciaio.

Dopo aver provveduto a tali fissaggi, è indispensabile porre la massima attenzione in fase di realizzazione del massetto di sottofondo all'interno del quale vanno annegate le varie tubazioni.

Infatti prima del getto dell'intero massetto, è necessario, eseguire l'appuntatura a terra dei fasci di tubazioni, mediante un impasto adeguato, al fine di costituire attorno alle tubazioni, un cordoletto che oltre a proteggere le tubazioni, funga anche da giunto ripartitore nel successivo massetto, evitando in questo modo un eccessivo ritiro dello stesso.

Occorre precisare che un massetto ben realizzato, depone per una successiva tenuta ottimale a tutte quelle eventuali deficienze costruttive, la sua compattezza evita una forte diffusione di eventuali perdite, e di annidamenti delle stesse all'interno della sua struttura.

Se poi si ha l'accortezza di realizzare il massetto con materiali isolanti, si ottiene anche il beneficio di ridurre le dispersioni termiche nell'impianto di riscaldamento, con conseguente sensibile diminuizione dei costi di esercizio.

La protezione degli impianti posati a pavimento: un supporto per sistemare l'impiantoIn conclusione, per l'installazione dei tubi a pavimento, in presenza di soluzioni costruttive di tipo tradizionale, è necessario che il supporto del rivestimento del pavimento consenta l'alloggio delle condutture elettriche, idrauliche ecc.

In genere si possono ritenere sufficienti 5 cm di sottofondo per il solo impianto elettrico, se però si tiene conto delle esigenze degli altri impianti tecnici si richiedono circa 7-8 cm di sottofondo.

Per evitare danneggiamenti, i tubi protettivi posati a pavimento vanno adeguatamente protetti immediatamente dopo la posa, è anche consigliabile che venga eseguito il sottofondo il più presto possibile, al fine di evitare danni accidentali.

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