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Negli ultimi mesi si è acuito molto il malessere lungo tutto lo Stivale nei confronti di B&B e appartamenti ad uso turistico sponsorizzati prevalentemente dalle piattaforme Airbnb e Booking.
È il frutto del caro casa, del grosso deficit che il nostro Paese (ma non solo, Spagna e Francia navigano nelle stesse acque) non riesce a superare in fatto di immobili messi a disposizione destinati alla vendita e/o all'affitto ad uso abitativo.
Le key-box si installano su cancelli, portoni e pareti di edifici - foto Manomano.it
Finora si sono intervallate diverse manifestazioni in varie città d'Italia aventi per denominatore comune la protesta contro il turismo massivo e la tendenza da parte dei proprietari degli immobili a prediligere l'uso turistico a quello abitativo.
Ebbene, tutto questo è sfociato nella notte tra il 28 e il 29 dicembre in una sorta di ‘spedizione punitiva' nei confronti delle key-box.
Chiamate anche lockbox, sono cassettine porta-chiavi che vengono installate all'esterno degli edifici in cui si trovano appartamenti ad uso turistico per consentire agli ospiti di ritirare le chiavi ed accedere alla proprietà senza rendere necessaria la presenza fisica del suo proprietario.
Queste key-box vengono applicate su cancelli, inferriate, muri e, purtroppo, ormai persino sulle pareti di edifici storici.. insomma, il business non guarda in faccia nessuno.
Il blitz ha avuto luogo a Firenze, Venezia, Milano, Rimini e Genova, città particolarmente interessate dal contrasto caro casa - turismo massivo, e ha consistito nel sigillare queste cassette-portachiavi utilizzando del nastro adesivo.
Si è trattato principalmente di un gesto simbolico, infatti, il nastro adesivo che ha ricoperto le cassette-portachiavi è sempre stato accompagnato da un messaggio.
Proprietari e passanti hanno letto “Il tuo B&B la nostra espulsione” a Genova, “Il tuo B&B il nostro sfratto” sulle key-box di Rimini, “Tu casa era mi casa” a Venezia, “Meno affitti brevi, più case per tutti” invece lo slogan di protesta scelto dai milanesi.
Negli ultimi quarant'anni la costruzione di nuove case si è quasi dimezzata e l'ultimo studio di settore pubblicato lo scorso mese di novembre ha messo in evidenza che il 60% della domanda di abitazioni è passata dall'acquisto alla locazione, perché è sempre più difficile per i potenziali acquirenti presentare credenziali adeguate affinché gli istituti di credito gli concedano il mutuo.
Il risultato che abbiamo ottenuto è trovarci oggi con città i cui centri storici si stanno progressivamente spopolando degli originari abitanti e gli immobili trasformando in strutture dedicate all'accoglienza turistica.
Il portavoce del movimento che ha messo il bavaglio alle key-box a Firenze, Massimo Torelli, ha dichiarato che nel capoluogo toscano la situazione è drammatica: il caro-affitti sta costringendo i fiorentini a rinunciare a vivere nella propria città.
E questa dichiarazione fa da eco a Venezia, Milano, Rimini, Genova ma anche Roma e Napoli.
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