I pavimenti in cotto, esteticamente pregevoli e resistenti sono molto delicati e richiedono specifici accorgimenti per la loro manutenzione, protezione e pulizia
Caratteristiche dei pavimenti in cotto
Una delle finiture per interni ancora oggi più bella e ricercata è costituita dai pavimenti in cotto, sia nuovi che antichi.
Se infatti i pavimenti recenti, basati su piastrelle di forma regolare, di solito quadrata o rettangolare e di formato medio o medio-grande, presentano disegni assai semplici; le tipologie di pavimenti più antiche e preziose come quelli in cotto ostentano motivi pregevoli formati dalla combinazione di varie forme geometriche, stemmi araldici o elementi figurativi come festoni di foglie, fiori, animali e perfino paesaggi.
Molto diffusi sono anche i pavimenti policromi realizzati con piastrelle in cotto rosso, rosato e giallo, o gli elementi foggiati a mano entro stampi di legno, con curiosi segni di riconoscimento come le impronte digitali dell'artigiano, le tracce di animali domestici o le sagome di foglie e rametti.
Tuttavia il cotto, essendo un materiale poroso, risulta assai delicato e perciò va curato con un'adeguata manutenzione comprendente la protezione preliminare utilizzando specifici prodotti e la pulizia regolare.
![cera per cotto](https://admin-publishing.lavorincasa.it/content/images/amazon.jpg)
Se invece il pavimento in cotto è antico, occorrerà per prima cosa rimuovere le tracce dei trattamenti precedenti per poi procedere con una regolare manutenzione.
Manutenzione e pulizia del cotto antico o di pregio
Per il recupero di un pavimento in cotto antico, dopo l'eventuale restauro con la sostituzione delle piastrelle ammalorate, la reintegrazione delle lacune e la stuccatura di lesioni e cavillature presenti è dunque necessario provvedere alla pulizia, da affidare a un esperto restauratore o a una ditta specializzata.
![Proteggere un antico pavimento in cotto richiede prodotti specifici foto di Eleonora Cangini](https://media.lavorincasa.it/post/16/15472/data/mcith/mcith_cotto-antico2.jpg)
La procedura generalmente adottata comprende per prima cosa l'uso di prodotti deceranti per la rimozione di vecchi prodotti protettivi ed eventuali strati di cera da pavimenti, a volte pigmentati di un colore rosso vivo in grado di nascondere i dettagli figurativi e le cromie originarie.
Per le zone con incrostazioni o macchie particolarmente tenaci è invece consigliabile servirsi di impacchi localizzati, similmente a quanto avviene per le murature a faccia vista. A seconda dei casi si può utilizzare della semplice acqua distillata o un detergente specifico, da applicare con impacchi a base polpa di cellulosa o speciali argille ad alto potere assorbente.
Naturalmente, prima di procedere sarà necessario eseguire alcune prove preliminari in punti più nascosti da tappeti o elementi di arredo.
![Antico pavimento in piastrelle rettangolari foto di Elena Matteuzzi](https://media.lavorincasa.it/post/16/15472/data/mcith/mcith_cotto-antico1.jpg)
Per la protezione vera e propria si possono invece adottare specifici prodotti per il cotto o alcune ricette tradizionali a base di olio di lino crudo o cera d'api: l'olio di lino va addizionato con trementina e dev'essere steso in più mani date a pennello fino a completa impregnazione delle piastrelle.La cera d'api, generalmente venduta in commercio già in forma liquida e pronta per l'uso, si applica invece manualmente con uno straccio di lana o una lucidatrice con spazzole in feltro, si tratta perciò di una procedura assai lunga e faticosa.
Molto importante è infine la manutenzione ordinaria, che prevede una periodica spazzatura con una scopa morbida e nel successivo lavaggio con acqua e detergenti per cotto tra cui ad esempio Winto Cotto di Nuncas.
Protezione di un pavimento di cotto appena posato
Il trattamento di un pavimento nuovo o recente è invece molto più agevole, e inizia già durante il montaggio.
Infatti subito dopo la posa occorre pulire la superficie delle piastrelle dai residui di malta o collante con una semplice spugna bagnata, e successivamente proteggerla prima della stuccatura finale con un protettivo isolante provvisorio.
A lavorazione avvenuta si passa quindi alla pulitura finale per eliminare qualsiasi traccia di stucco in eccesso, eventuali macchie di malta o collante ed efflorescenze saline dovute alla porosità del materiale e all'uso di malte cementizie o bastarde.
Prima di procedere, è tuttavia necessario aspettare 20-25 giorni per un pavimento posato a collante e circa 45 giorni per la posa tradizionale su malta di allettamento.
Per pulire un pavimenti in cotto la prima cosa fare, così come per le murature in laterizio, è bagnare uniformemente la superficie fino a completa saturazione, per poi applicare un disincrostante acido specifico per il cotto, come ad esempio il Viacem dell'azienda Marbec, servendosi di straccio e spazzolone o di una pulitrice professionale, così da garantire un lavoro a regola d'arte.
Dopo aver lasciato agire il prodotto per alcuni minuti si potrà procedere all'eliminazione del liquido in eccesso e alla risciacquatura finale con abbondante acqua pulita.Si potrà passare infine alla protezione vera e propria utilizzando varie tipologie di prodotti in base all'effetto desiderato.
Per l'effetto bagnato, caratterizzato da una superficie particolarmente calda e delicata, si utilizza un prodotto idro-oleorepellente e antisalnitro come il protettivo tonalizzante senza solventi Oil Wet dell'azienda Marbec Srl, che saturando la naturale porosità del materiale con un film idro-oleo repellente, protegge la superficie del cotto da macchie di unto, fango o grasso, risultando particolarmente indicato per le pavimentazioni in cotto di ambienti esterni o locali come cucine, soggiorni e sale da pranzo.
L'uso è semplice, dopo la pulizia finale, a pavimento perfettamente asciutto e privo di macchie, aloni o efflorescenze, si stende il prodotto uniformemente su tutta la superficie utilizzando un rullo o un pennello, tamponando il prodotto in eccesso dopo alcuni minuti.
Per ottenere un risultato migliore e una superficie più uniforme, si può applicare una seconda mano a distanza di 30 minuti dalla prima. In caso di pavimenti particolarmente porosi si consiglia anche una terza stesura.
![Antica piastrella in cotto con impronte di cane](https://media.lavorincasa.it/post/16/15472/data/mcith/mcith_cotto-cane.jpg)
Un effetto cerato lucido, oltre a rendere la superficie praticamente impermeabile all'acqua e all'unto, dona alla pavimentazione un aspetto particolarmente brillante e gradevole.
Inoltre semplifica la pulizia quotidiana rendendo più scorrevole e veloce il passaggio dello straccio. Il protettivo più indicato è in questo caso Refix Luido, una cera di manutenzione per pavimenti in marmo, cotto, gres, klinker, graniglia o resina.
![Pavimento moderno in cotto con disegno a scacchiera](https://media.lavorincasa.it/post/16/15472/data/mcith/mcith_cotto-bicolor.jpg)
L'applicazione è semplice perché la sostanza è già pronta per l'uso. Per un trattamento ottimale, dopo aver pulito perfettamente e lasciato asciugare la superficie si dovrà spalmare uno strato uniforme di prodotto con uno straccio di lana, un vello spandicera o un applicatore professionale.
Per una resa migliore, si potrà optare per una seconda mano da applicare seguendo una direzione perpendicolare alla prima. Non è necessario rilucidare il pavimento dopo l'applicazione, ma è consigliabile non calpestarlo durante l'asciugatura.
Per ottenere l'effetto cristallizzato, in cui la pavimentazione assume un aspetto particolarmente lucido e vetroso simile a quello della ceramica smaltata, si possono invece utilizzare prodotti oleorepellenti cristallizzanti. Si tratta di cere addizionate con vernici speciali da applicare in due mani previa spalmatura di un prodotto idrorepellente e antisalnitro.
Per gli amanti del cotto tradizionale, è infine consigliabile un trattamento con Floor Cotto Opaco dell'azienda UNIRA, un protettivo specifico che non altera la superficie rustica, porosa e vissuta di questo bel materiale.
![Pavimento moderno in cotto con superficie rustica](https://media.lavorincasa.it/post/16/15472/data/mcith/mcith_cotto-moderno.jpg)
Dopo la protezione iniziale, per mantenerne inalterate nel tempo le caratteristiche bisogna trattare con cura il pavimento rinnovando la protezione superficiale ogni due o tre mesi.
Se inoltre dovessero verificarsi macchie particolarmente ostinate è opportuno intervenire immediatamente con un trattamento localizzato, applicando uno specifico detergente per ciascuna sostanza, acido forte per i residui di stucco e il calcare, particolarmente evidenti ad esempio sotto ai vasi delle piante da appartamento, uno smacchiatore spray o un comune detersivo da pavimenti per macchie di olio o cibi unti rispettivamente caldi o freddi, e così via.