|
Una delle finiture per interni ancora oggi più bella e ricercata è costituita dai pavimenti in cotto, sia nuovi che antichi.
Se infatti i pavimenti recenti, basati su piastrelle di forma regolare, di solito quadrata o rettangolare e di formato medio o medio-grande, presentano disegni assai semplici; le tipologie di pavimenti più antiche e preziose come quelli in cotto ostentano motivi pregevoli formati dalla combinazione di varie forme geometriche, stemmi araldici o elementi figurativi come festoni di foglie, fiori, animali e perfino paesaggi.
Molto diffusi sono anche i pavimenti policromi realizzati con piastrelle in cotto rosso, rosato e giallo, o gli elementi foggiati a mano entro stampi di legno, con curiosi segni di riconoscimento come le impronte digitali dell'artigiano, le tracce di animali domestici o le sagome di foglie e rametti.
Tuttavia il cotto, essendo un materiale poroso, risulta assai delicato e perciò va curato con un'adeguata manutenzione comprendente la protezione preliminare utilizzando specifici prodotti e la pulizia regolare.
Se invece il pavimento in cotto è antico, occorrerà per prima cosa rimuovere le tracce dei trattamenti precedenti per poi procedere con una regolare manutenzione.
Per il recupero di un pavimento in cotto antico, dopo l'eventuale restauro con la sostituzione delle piastrelle ammalorate, la reintegrazione delle lacune e la stuccatura di lesioni e cavillature presenti è dunque necessario provvedere alla pulizia, da affidare a un esperto restauratore o a una ditta specializzata.
La procedura generalmente adottata comprende per prima cosa l'uso di prodotti deceranti per la rimozione di vecchi prodotti protettivi ed eventuali strati di cera da pavimenti, a volte pigmentati di un colore rosso vivo in grado di nascondere i dettagli figurativi e le cromie originarie.
Per le zone con incrostazioni o macchie particolarmente tenaci è invece consigliabile servirsi di impacchi localizzati, similmente a quanto avviene per le murature a faccia vista. A seconda dei casi si può utilizzare della semplice acqua distillata o un detergente specifico, da applicare con impacchi a base polpa di cellulosa o speciali argille ad alto potere assorbente.
Naturalmente, prima di procedere sarà necessario eseguire alcune prove preliminari in punti più nascosti da tappeti o elementi di arredo.
Per la protezione vera e propria si possono invece adottare specifici prodotti per il cotto o alcune ricette tradizionali a base di olio di lino crudo o cera d'api: l'olio di lino va addizionato con trementina e dev'essere steso in più mani date a pennello fino a completa impregnazione delle piastrelle.La cera d'api, generalmente venduta in commercio già in forma liquida e pronta per l'uso, si applica invece manualmente con uno straccio di lana o una lucidatrice con spazzole in feltro, si tratta perciò di una procedura assai lunga e faticosa.
Molto importante è infine la manutenzione ordinaria, che prevede una periodica spazzatura con una scopa morbida e nel successivo lavaggio con acqua e detergenti per cotto tra cui ad esempio Winto Cotto di Nuncas.
Il trattamento di un pavimento nuovo o recente è invece molto più agevole, e inizia già durante il montaggio.
Infatti subito dopo la posa occorre pulire la superficie delle piastrelle dai residui di malta o collante con una semplice spugna bagnata, e successivamente proteggerla prima della stuccatura finale con un protettivo isolante provvisorio.
A lavorazione avvenuta si passa quindi alla pulitura finale per eliminare qualsiasi traccia di stucco in eccesso, eventuali macchie di malta o collante ed efflorescenze saline dovute alla porosità del materiale e all'uso di malte cementizie o bastarde.
Prima di procedere, è tuttavia necessario aspettare 20-25 giorni per un pavimento posato a collante e circa 45 giorni per la posa tradizionale su malta di allettamento.
Per pulire un pavimenti in cotto la prima cosa fare, così come per le murature in laterizio, è bagnare uniformemente la superficie fino a completa saturazione, per poi applicare un disincrostante acido specifico per il cotto, come ad esempio il Viacem dell'azienda Marbec, servendosi di straccio e spazzolone o di una pulitrice professionale, così da garantire un lavoro a regola d'arte.
Dopo aver lasciato agire il prodotto per alcuni minuti si potrà procedere all'eliminazione del liquido in eccesso e alla risciacquatura finale con abbondante acqua pulita.Si potrà passare infine alla protezione vera e propria utilizzando varie tipologie di prodotti in base all'effetto desiderato.
Per l'effetto bagnato, caratterizzato da una superficie particolarmente calda e delicata, si utilizza un prodotto idro-oleorepellente e antisalnitro come il protettivo tonalizzante senza solventi Oil Wet dell'azienda Marbec Srl, che saturando la naturale porosità del materiale con un film idro-oleo repellente, protegge la superficie del cotto da macchie di unto, fango o grasso, risultando particolarmente indicato per le pavimentazioni in cotto di ambienti esterni o locali come cucine, soggiorni e sale da pranzo.
L'uso è semplice, dopo la pulizia finale, a pavimento perfettamente asciutto e privo di macchie, aloni o efflorescenze, si stende il prodotto uniformemente su tutta la superficie utilizzando un rullo o un pennello, tamponando il prodotto in eccesso dopo alcuni minuti.
Per ottenere un risultato migliore e una superficie più uniforme, si può applicare una seconda mano a distanza di 30 minuti dalla prima. In caso di pavimenti particolarmente porosi si consiglia anche una terza stesura.
Un effetto cerato lucido, oltre a rendere la superficie praticamente impermeabile all'acqua e all'unto, dona alla pavimentazione un aspetto particolarmente brillante e gradevole.
Inoltre semplifica la pulizia quotidiana rendendo più scorrevole e veloce il passaggio dello straccio. Il protettivo più indicato è in questo caso Refix Luido, una cera di manutenzione per pavimenti in marmo, cotto, gres, klinker, graniglia o resina.
L'applicazione è semplice perché la sostanza è già pronta per l'uso. Per un trattamento ottimale, dopo aver pulito perfettamente e lasciato asciugare la superficie si dovrà spalmare uno strato uniforme di prodotto con uno straccio di lana, un vello spandicera o un applicatore professionale.
Per una resa migliore, si potrà optare per una seconda mano da applicare seguendo una direzione perpendicolare alla prima. Non è necessario rilucidare il pavimento dopo l'applicazione, ma è consigliabile non calpestarlo durante l'asciugatura.
Per ottenere l'effetto cristallizzato, in cui la pavimentazione assume un aspetto particolarmente lucido e vetroso simile a quello della ceramica smaltata, si possono invece utilizzare prodotti oleorepellenti cristallizzanti. Si tratta di cere addizionate con vernici speciali da applicare in due mani previa spalmatura di un prodotto idrorepellente e antisalnitro.
Per gli amanti del cotto tradizionale, è infine consigliabile un trattamento con Floor Cotto Opaco dell'azienda UNIRA, un protettivo specifico che non altera la superficie rustica, porosa e vissuta di questo bel materiale.
Dopo la protezione iniziale, per mantenerne inalterate nel tempo le caratteristiche bisogna trattare con cura il pavimento rinnovando la protezione superficiale ogni due o tre mesi.
Se inoltre dovessero verificarsi macchie particolarmente ostinate è opportuno intervenire immediatamente con un trattamento localizzato, applicando uno specifico detergente per ciascuna sostanza, acido forte per i residui di stucco e il calcare, particolarmente evidenti ad esempio sotto ai vasi delle piante da appartamento, uno smacchiatore spray o un comune detersivo da pavimenti per macchie di olio o cibi unti rispettivamente caldi o freddi, e così via.
|
||