Il comfort in un'abitazione è diventato uno dei parametri di valutazione più importanti quando si considera un appartamento, ecco da cosa è condizionato.
Un aspetto molto importante che spesso viene trascurato quando si pensa al comfort di una casa è quello relativo all'inerzia termica nei nostri climi, soprattutto nelle stagioni intermedie e in fase estiva.
Negli ultimi anni, l'ampia diffusione degli impianti di riscaldamento e condizionamento ha sollevato il problema legato al risparmio energetico negli edifici che è inevitabilmente legato alle prestazioni di comfort richieste dagli occupanti.
Talvolta però tali pretese di comfort abitativo, entrano in contrasto con quelle del risparmio energetico.
Ultimamente la progettazione si è orientata verso la realizzazione di edifici sempre più leggeri o completamente vetrati adottando i modelli di edifici nord-europei superisolati, caratterizzati da valori di trasmittanza molto bassi, spesso irraggiungibili dagli involucri tradizionali. Si è arrivati ad una internazionalizzazione della visione dell'involucro edilizio che ha comportato la perdita dei caratteri architettonici locali. Tutto questo è accaduto anche perché non è stato considerato un altro aspetto molto importante, cioè che il clima italiano è differente da quello del nord Europa e quindi questo ha snaturato il rapporto tra l'edificio e il clima.
In quei climi caratterizzati da un'elevata escursione termica diurna-notturna, bisogna pensare ad una casa confortevole tutto l'anno che però nello stesso tempo sia a basso consumo sia durante la stagione estiva che durante quella invernale. La linea di principio da adottare è sicuramente quella della tradizione che tendeva ad ottimizzare il comfort interno dell'edificio, adeguandosi al clima specifico della zona senza dover ricorrere agli impianti per la climatizzazione degli ambienti.
Comfort come elemento fondamentale in un'abitazione
L'innovazione tecnologica e la conseguente diffusione degli impianti di condizionamento con il tempo ha permesso il raggiungimento di prestazioni sempre maggiori di comfort in fase estiva, che però hanno comportato un grande dispendio energetico.
Relativamente ai livelli attesi di comfort estivo, sono stati individuati dei modelli di verifica, che vengono definiti adattivi. Questi modelli si differenziano tra loro in base alla presenza o meno dell'impianto di climatizzazione. I livelli di comfort sono distinti anche in funzione della zona in cui l'edificio si trova.
Per la realizzazione di questi modelli sono state analizzate anche le carte bioclimatiche, secondo le quali è possibile far variare il livello di comfort in un ambiente a seconda delle condizioni dell'aria ovvero se riferito ad un edificio in condizioni di aria ferma oppure con ventilazione naturale diurna o notturna.
Da alcuni studi che sono stati fatti, si è visto come in Italia si consuma di più per il condizionamento estivo che per il riscaldamento invernale.
Questo considerando un edificio comune. Se invece l'involucro venisse progettato in maniera adeguata con gli opportuni sistemi di ventilazione e raffrescamento durante il periodo estivo, il rapporto tra consumi estivi e invernali diminuirebbe.
Le case quindi vengono progettate in funzione del clima della zona in cui si trovano. In quelle zone caratterizzate da climi definiti estremi, quindi o molto freddi o molto caldi, in cui l'escursione termica tra il giorno e la notte non è molto elevata, si adottano edifici caratterizzati da bassa massa, perché considerati più efficienti dal punto di vista energetico e capaci di garantire un buon comfort ambientale. Per edifici a bassa massa intendiamo ad esempio gli edifici in legno della tradizione alpina dove appunto il clima è molto rigido oppure le dimore africane dalla struttura leggera, aperte e ventilate.
Nelle zone invece dove i climi sono definiti temperati, quindi che presentano un'elevata escursione tra il giorno e la notte, ritroviamo invece gli edifici classici della tradizione che si caratterizzano per i loro involucri pesanti, che hanno una elevata inerzia e piccole superfici vetrate. In questi edifici la massa delle pareti ritarda l'onda termica in ingresso ad ore in cui è maggiore la necessità ed è in grado di regolare le temperature interne.
A seguito di vari studi si è arrivati a capire che sono tanti i parametri che intervengono nella progettazione di una casa confortevole tra cui il contesto climatico, la percentuale di superficie vetrata, il tipo di superficie opaca, la presenza o meno di schermature, l'esposizione e poi anche l'inerzia termica dell'involucro esterno che può essere bassa, media o alta inerzia, o addirittura ci possono essere casi di superisolamento termico. A seconda quindi di come variano questi parametri si potrà assistere a delle variazioni relative agli effetti su comfort e consumi nelle varie zone climatiche.