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La procura speciale per compravendita immobiliare è uno strumento giuridico che permette a una persona di farsi rappresentare da qualcun altro nella vendita o nell’acquisto di un immobile.
Si tratta di una soluzione molto comoda quando non si può essere presenti fisicamente, ma si vuole comunque portare a termine una trattativa.
Compravendita immobiliare - Fonte Getty Images
Vediamo come funziona, come si redige e quali accorgimenti prendere per fare tutto in modo corretto e legale.
La procura speciale è un atto con cui una persona, chiamata mandante, delega un'altra, chiamata procuratore, a svolgere un compito ben preciso in sua vece.
Nel caso della compravendita immobiliare, l’obiettivo è quello di autorizzare il procuratore a vendere o acquistare un immobile al posto del mandante.
Non va confusa con la procura generale, che attribuisce poteri molto più ampi e indefiniti.
La procura speciale, invece, si limita a una singola operazione e termina una volta che l’atto viene concluso.
La procura speciale diventa particolarmente utile in diverse situazioni della vita quotidiana.
Ad esempio, quando il venditore o l'acquirente si trova all’estero, oppure quando, per motivi di salute o di lavoro, non può essere presente fisicamente al momento della firma dell’atto notarile.
Spesso viene usata anche tra familiari, ad esempio quando un genitore delega un figlio o tra coniugi.
Procura a vendere - Fonte Getty Images
In altri casi, si può voler affidare la gestione della compravendita a un professionista, come un avvocato o un tecnico di fiducia, per comodità o per maggiore sicurezza.
Perché la procura abbia valore legale e sia utilizzabile in una compravendita immobiliare, deve includere alcune informazioni essenziali.
Innanzitutto vanno indicati con precisione i dati personali del mandante e del procuratore: nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale e residenza.
Un altro elemento importante è la descrizione dettagliata dell’immobile oggetto della vendita o dell’acquisto.
Vanno riportati l’indirizzo completo e i dati catastali, così da evitare qualsiasi dubbio sull’identità del bene.
La parte centrale del documento riguarda i poteri conferiti al procuratore.
È importante essere chiari: bisogna specificare se può solo firmare l’atto oppure anche trattare il prezzo, incassare acconti, versare caparre o occuparsi della consegna dell’immobile.
Infine, si può indicare una data di scadenza della procura, oppure lasciarla valida fino alla conclusione dell’atto.
Per fare un esempio, immaginiamo che Mario Rossi voglia vendere un appartamento a Roma ma non possa essere presente dal notaio.
Può nominare come procuratore Luca Bianchi, autorizzandolo a vendere l’immobile per suo conto, trattare il prezzo e firmare tutti i documenti necessari.
Questa delega, una volta autenticata da un notaio, permette a Luca di concludere la vendita come se fosse Mario.
La procura deve essere redatta in forma scritta e autenticata da un notaio.
Non basta scrivere un documento e firmarlo tra le parti: per avere valore legale in una compravendita immobiliare, serve l’intervento di un pubblico ufficiale.
Il procedimento è piuttosto semplice.
Il mandante contatta un notaio, comunica i dati delle persone coinvolte e dell’immobile, e spiega che tipo di poteri intende delegare.
Il notaio redige il documento e lo fa firmare al mandante, autenticando la firma.
Da quel momento, il procuratore potrà agire legalmente in nome e per conto del mandante, anche firmando il contratto di compravendita davanti al notaio rogante.
Il costo di una procura speciale notarile varia leggermente a seconda della città e del professionista, ma in media si aggira tra i 100 e i 250 euro.
Procura per compravendita - Fonte Getty Images
Nel prezzo sono inclusi la redazione dell’atto, l’autenticazione della firma e le imposte di legge.
La procura può avere una durata limitata, con una data di scadenza, oppure essere valida fino a quando non viene compiuto l’atto per cui è stata emessa.
In ogni momento, il mandante può decidere di revocarla, comunicandolo ufficialmente al procuratore e al notaio.
Allo stesso modo, anche il procuratore può rinunciare al mandato.
Inoltre, la procura perde automaticamente validità in caso di morte di una delle parti o di sopravvenuta incapacità.
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