La Corte Costituzionale boccia le sanatorie del Piano Casa Campania
Piano Casa della Regione Campania è in contrasto con il Testo Unico dell'ediliza.
Questo perché, come affermato dalla Corte Costituzionale contiene troppe sanatorie
prevede troppe sanatorie, ponendosi in contrasto col Testo Unico dell'edilizia.
Lo ha affermato la Corte Costituzionale, che con la sentenza 107/2017
C'era da aspettarselo. Già lo scorso giugno il Governo aveva impugnato la legge considerandola fin troppo permissiva. Le voci di corridoio sono diventate realtà con la sentenza 107/2917, con la quale la Corte Costituzionale ha bocciato la LR 6/2016 e dunque la proroga al Piano Casa fino al 31 dicembre 2017, ampliando anche le possibilità di sanatoria.
Una sanatoria è la possibilità riconosciuta dalla legge di ottenere il titolo abitativo per quegli interventi realizzati senza permesso ma conformi per loro caratteristiche al Piano Casa regionale vigente. Dunque, un intervento abusivo al momento della sua realizzazione può diventare legale se le norme nel frattempo sono cambiate.
Per la Corte Costituzionale è inaccettabile e contrasta con il Testo Unico dell'edilizia (Dpr 380/2001) che prevede la doppia conformità: alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento in cui sono stati realizzati, così come al momento in cui è presentata la domanda di regolarizzazione.
Piano Casa iniziale, relativo al 2009, è stato più volte prorogato da leggi che hanno anche apportato modifiche o ampliato la portata delle deroghe, definendo nel tempo una sanatoria giudicata contraria al buon funzionamento della Pubblica Amministrazione.