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L'economia italiana sta già avvertendo in maniera diretta le conseguenze della guerra in Ucraina. Oltre al caro benzina e alla mancanza dei beni di prima necessità nei supermercati, la crisi si sta facendo sentire anche nel comparto residenziale.
Più che altro sugli immobili di nuova costruzione. Un po' meno sulle case usate.
Già la pandemia aveva dato un bello scossone al mercato immobiliare, anche per via delle nuove tendenze abitative che sono andate delineandosi.
In questo contesto, l'attuale situazione geopolitica è andata ad aumentare il clima di incertezza.
Ad oggi, è quindi estremamente difficile fare previsioni.
A far sperare, ci sono i dati relativi al secondo semestre 2021, che sono stati piuttosto positivi, in particolar modo per Milano. Da sempre, infatti, il capoluogo lombardo rappresenta un mercato anticipatore delle varie tendenze nazionali.
Come conseguenza del conflitto Russia-Ucraina, si stanno rilevando vari effetti sul mercato immobiliare nazionale.
Il segretario FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza ha infatti fatto sapere che, da inizio anno, in confronto alla situazione di fine 2021, ci si trova di fronte a un rallentamento circa il numero delle trattative. Tale situazione si va a inserire in un quadro complesso, costituito da incertezza e aumento dei costi.
La crisi riguarderebbe sia il mercato delle case usate che quello delle nuove costruzioni. Nel primo caso, i prezzi per ora rimangono costanti.
Tuttavia, il calo delle trattative concluse è dovuto ai tempi di vendita che si sono oltremodo allungati. In questo clima di grave incertezza, le famiglie hanno paura ad affrontare una spesa così importante come può essere l'acquisto di una casa.
Per quanto invece riguarda gli immobili nuovi, il problema risiede fondamentalmente nell'aumento dei prezzi delle materie prime, che è stato aggravato dal conflitto russo-ucraino.
Proprio per tal motivo, Assimpredil ha convocato un'assemblea straordinaria per la filiera edilizia poiché, come ha avuto modo di dire Gabriele Bisio, vice presidente Assimpredil Ance, ci troviamo in un momento straordinario.
L'allarme è molto alto perché, tra inflazione e guerra, ad oggi, i prezzi dell'edilizia sono notevolmente cambiati rispetto a quando sono stati stretti i contratti.
Si registrano gravi difficoltà circa l'approvvigionamento di metalli, materiale per i serramenti. E oltre a tutto ciò, non dobbiamo dimenticare il caro energia.
La diretta conseguenza?
Cantieri in ritardo e aumento esorbitante dei prezzi. Bisogna per forza fare qualcosa per arginare questa situazione. Il rischio, altrimenti, è quello di dover rivedere i prezzi già concordati in corso d'opera.
La proposta di Assedil, ha spiegato Bisio, sarebbe quella di:
aumentare il numero di rate di rimborso dei finanziamenti e di allungare i termini dei titoli e dei contratti di mutuo fondiario.
Circa l'andamento del mercato immobiliare, la questione delle sanzioni alla Russia potrebbe portare conseguenze di non poco conto.
È ben difficile sperare per il 2022 una riconferma dell'andamento delle compravendite registrato nel 2021.
Questo è quanto ha affermato Vincenzo Albanese, presidente FIMAA Milano, Lodi, Monza e Brianza. Come ha poi spiegato:
anche se la guerra non dovesse durare troppo, le conseguenze economiche persisteranno a causa del calo della fiducia delle imprese, che hanno difficoltà a reperire i materiali non solo per i nuovi cantieri ma anche per le ristrutturazioni, spinte dai superbonus.
In generale, manca la fiducia nel futuro, e questo timore blocca gli acquisti delle famiglie. Ad aggravare la situazione già non rosea, ci si mettono poi anche i tassi di interesse sui mutui.
Nonostante questi dovrebbero mantenersi più o meno bassi, nel 2022 di fatto stanno aumentando. Analizzando i dati odierni siamo su una quota di 2-2,20% per i mutui a tasso fisso. E la tendenza è al rialzo.
Il freno al mercato immobiliare si rileva poi anche dall'aumento dell'offerta di immobili residenziali sui portali di annunci.
Sempre Albanese spiega che, nel 2021, l'offerta immobiliare era calata al seguito del boom delle domande. Attualmente, invece, soprattutto a Milano e provincia, l'offerta sta risalendo, chiara testimonianza di un mancato interesse all'acquisto.
Escludendo le attuali difficoltà, le previsioni per il mercato immobiliare residenziale per il 2022 poggerebbero sul buon andamento registrato nel 2021, nonché sulle nuove tendenze abitative.
Ad esempio, nel secondo semestre 2021, si è notata la tendenza nazionale di cercare nuove soluzioni abitative più spaziose e lontane dal centro.
In particolare, nel post pandemia, il rapporto di FIMAA ha rilevato le seguenti tendenze in campo immobiliare:
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