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La recinzione di un fondo di proprietà ha il compito di proteggere da invadenze di estranei tale immobile, oltre a delimitarne la proprietà stessa.
Il semplice concetto sopracitato in pratica si concretizza in molteplici soluzioni, ognuna diversa dalle altre, per caratteristiche costruttive, dimensionali, formali, le quali hanno in comune lo stesso obiettivo.
Molto comune è la tipologia costituita da un muretto basamentale, sul quale è disposta una recinzione costituita da pannelli di materiali di ogni tipo, sostenuti da piantoni disposti a distanza costante, ancorati in un cordolo sottostante costituente la parte superiore del muretto.
In questo articolo, voglio soffermarmi sulle diverse possibilità di realizzazione di tali elementi di recinzione, indicando materiali e sistemi di assemblaggio adatti a ogni circostanza.
In funzione del materiale impiegato per la realizzazione del muretto di base, lo spessore di tali recinzioni risulta variabile, infatti impiegando il classico concio di tufo disposto in piano, lo spessore raggiungerà cm. 25, mentre impiegando il calcestruzzo armato tale spessore può ridursi fino a 12 cm.
Oltre ai materiali già citati, è possibile realizzare il muretto basamentale impiegando blocchi splittati portanti, mattoni in argilla di ogni tipo, pietrame calcareo disposto a opera incerta, con o senza legante, pannelli prefabbricati in calcestruzzo vibrato o altro materiale.
Tutte le soluzioni sopradescritte hanno in comune la necessità di essere ancorate al suolo, cosa realizzabile mediante una fondazione in pietrame, calcestruzzo armato ecc., eseguendo uno scavo nel terreno a sezione obbligata e riempendo successivamente lo stesso del materiale necessario a costituire la fondazione predisponendo in anticipo l'eventuale armatura.
La scelta della tipologia di una recinzione è molto legata alla sua lunghezza totale, infatti dovendo recintare un fondo molto ampio, l'incidenza del costo a metro quadro della recinzione va attentamente studiata, unitamente alla finalità di realizzare una cinta durevole sicura e bisognevole di poca manutenzione.
Va inoltre considerata la possibilità di realizzare una recinzione la cui costruzione possa essere veloce, al fine di non lasciare senza protezione per molto tempo i lati del fondo protetti da recinti provvisori.Come ho già accennato è possibile utilizzare molti materiali di natura diversa, occorre però tener conto del fatto che si tratta di un manufatto disposto all'aperto, soggetto all'attacco degli agenti atmosferici, caratteristica per la quale è necessario impiegare materiali molto resistenti.
Ed ecco, come ancora una volta, i costi dei materiali si ergono a elemento discriminante nella scelta costruttiva, infatti se si volesse impiegare il legno per la realizzazione dei pannelli soprastanti il muretto di base, non è possibile impiegarne qualsiasi tipo, ma è necessario impiegare legname resistente, preventivamente trattato con adeguata impregnatura capace di resistere all'attacco di acqua, insetti, ecc..
Per prolungarne la durata occorrerà proteggere periodicamente, le opere in legno, con adeguati trattamenti, i quali faranno lievitare nel tempo il costo complessivo dell'opera.
L'alternativa al legno è rappresentata generalmente da pannelli costituiti da un telaio metallico con all'interno rete metallica trattata industrialmente in vari modi per evitarne l'ossidazione.
Questa soluzione, magari abbinata a una siepe adiacente risulta abbastanza economica e di facile esecuzione, può adattarsi in molti contesti potendosi scegliere tra una infinità di tipologie di reti caratterizzate da disegni e dimensioni delle maglie differenti.
Quando occorre realizzare una recinzione più robusta, in luogo dei pannelli costituiti da reti metalliche o da grigliati zincati elettrosaldati, possono essere impiegati diversi profili metallici, assemblati in appositi pannelli o annegati singolarmente all'interno del muretto sottostante.
L'impiego di profili opportunamente zincati, anche se comporta una spesa maggiore inizialmente, mette a riparo per lungo tempo dai problemi di manutenzione periodica, con notevole risparmio nel tempo.
A proposito del grado di sicurezza raggiungibile nel realizzare una recinzione, premesso che non esistono sistemi inespugnabili, e le cronache di ogni giorno ne evidenziano purtroppo la realtà, è possibile renderle meno violabili mediante alcuni accorgimenti.
Il primo di questi accorgimenti è rappresentato dal disegno complessivo della recinzione. Mi spiego con un esempio pratico: una recinzione alta complessivamente metri 2,40, costituita da un muretto di base alto un metro, su cui è disposta una pannellatura metallica costituita da elementi orizzontali, risulta molto vulnerabile, anzi sembra quasi una scaletta messa lì per chi vuol comodamente salirci sopra.
Se in alternativa si realizza una recinzione costituita da un muretto alto 70 cm, al cui interno sono fissati in fondazione e nel lato del muretto prospiciente l'interno del fondo, dei profili a T distanti 10 cm tra loro privi di qualsiasi collegamento orizzontale atto a fungere da piolo, si otterrebbe una recinzione più sicura, esteticamente più gradevole, il cui costo iniziale un po' più alto rispetto alla soluzione precedente si fa ben ripagare in termini di sicurezza nel tempo.
Anche la disposizione inclinata, in maniera adeguata della parte metallica soprastante al muretto di base, può contribuire a rendere meno agevole il superamento della recinzione da parte di malintenzionati.
Dopo aver elencato le problematiche relative alla scelta del tipo di recinzione e alla sua realizzazione, voglio concludere questo breve articolo sul tema con alcune considerazioni sulle fasi preliminari alla realizzazione.
Avendo deciso di realizzare una recinzione, dopo aver opportunamente consultato lo strumento urbanistico locale, unitamente al regolamento a esso allegato, al fine di verificare la possibilità di realizzarla in conformità alle norme vigenti, è opportuno prima di incaricare il professionista che dovrà redigere il progetto da presentare alle autorità competenti per territorio, avvisare i proprietari limitrofi dell'intenzione di voler recingere il proprio suolo.
Tale azione, oltre a rappresentare il presupposto per una pacifica e corretta convivenza civile tra proprietari confinanti, serve a diradare dubbi e perplessità circa il tracciato della nuova recinzione, specialmente in previsione di rimuovere quella precaria esistente.
Qualora la cosa dovesse apparire un po' più complessa, è utile far partecipare all'incontro sul campo anche un tecnico di fiducia delle parti, il quale saprà meglio indicare soluzioni e modi per evitare future e dannose controversie.
Nella stessa occasione è ragionevole chiedere l'eventuale permesso al vicino, al fine di poter entrare nei giorni stabiliti nell'altrui proprietà, qualora dovesse rendersi necessario eseguire lavori dall'esterno del proprio fondo.
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