Considerazioni di natura estetica e valutazioni funzionali e di occupazione dello spazio concorrono a scegliere il posizionamento di un'unità motocondensante.
Il posizionamento dell'unità interna e dell'unità esterna di un una pompa di calore spesso si scontra con le esigenze di natura estetica e quelle di non sottrarre spazio utile alla casa.
Un cattivo posizionamento dell'unità esterna (motocondensante), ostacolata da altri corpi che ne limitano lo scambio termico con l'aria attraverso la ventilazione, può produrre una riduzione della resa della pompa di calore. Anche la pressione di esercizio del gas frigorigeno, durante i vari stadi di funzionamento della macchina, subirebbe delle anomalie che potrebbero mandare in avaria il compressore.
È fondamentale evitare di allocare le unità motocondensanti in ambienti chiusi, anche se nelle moderne case in generale si prevede un ambiente adibito a locale tecnico. Ciò prima o poi renderebbe la temperatura dell'aria dell'ambiente molto prossima a quella della batteria della motocondensante, non permettendo più a quest'ultima lo scambio termico dovuto per il corretto funzionamento.
Ciò accade sia per la produzione di energia termica per il riscaldamento sia per l'energia termica per il raffreddamento, il risultato potrebbe essere un blocco della macchina o comunque la produzione di avarie.
Posizionamento esterno motocondensante
Un'altra situazione che spesso si presenta è quella nella quale installando la motocondensante all'esterno della casa, su un balcone, una terrazza o su di una parete, la motocondensante si potrebbe trovare accanto ad altre fonti di calore, tra cui, ad esempio, lo scarico dei fumi di una caldaia, che ne comprometterebbe il corretto funzionamento.
Tale situazione è dovuta in genere alla tendenza naturale di associare tutte le macchine esterne nella stessa alla casa o ad un edificio in una stessa zona, fondamentalmente per motivi estetici.
La motocondensante dovrebbe essere allocata in modo da non essere esposta direttamente all'azione degli agenti atmosferici, anche se sostanzialmente progettata per poterli sopportare. In particolare, una posizione il più possibile riparata dal sole ne permette un corretto funzionamento in fase di raffreddamento degli ambienti, considerando che già di per sè il compressore nella motocondensante raggiunge elevate temperature.
Nel caso di funzionamento in riscaldamento il problema si inverte poiché in tal caso, la macchina ha bisogno di aria esterna con temperatura la più alta possibile (compatibilmente con le condizioni climatiche invernali). Ciò per evitare che la temperatura di evaporazione per il gas frigorigeno scenda a valori inaccettabili.
Da quanto descritto, in ogni caso è necessario trovare un compromesso tra le due esigenze (raffrescamento estivo e riscaldamento invernale). In generale è preferibile dare priorità alle condizioni relative al ciclo estivo.
Accade, infatti, più spesso che le temperature estive eccedano i valori di riferimento e meno spesso che le temperature invernali siano più rigide di quelle di riferimento. La protezione delle motocondensanti dalle intemperie si può realizzare mediante una semplice tettoia, di vario materiale, con l'attenzione che non ostacoli la circolazione dell'aria.
Nelle zone molto ventose occorre fare attenzione alla direzione del vento, l'espulsione dell'aria dalla bocca di uscita del ventilatore della motocondensante non deve essere ostacolata da venti contrari. Questi ultimi, infatti, potrebbero rendere insufficiente o comunque limitare lo scambio termico. La conseguenza sarebbe quella di un notevole abbassamento della resa frigorifera, ed un aumento di lavoro del motore del ventilatore e del compressore, incrementando così le possibilità di avarie ed i consumi non corrisposti da effettivi benefici in termini di comfort.
In presenza quindi, di un luogo ventoso, è opportuno posizionare le motocondensanti in modo tale che la direzione del vento favorisca il funzionamento del ventilatore, non opponendosi al flusso da esso generato. In alternativa si potrebbe predisporre una protezione contro il vento, come una semplice tettoia realizzata con materiale di vario genere e che comunque non influenzi il corretto funzionamento della macchina.