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Gli specchi sono uno dei principali elementi di arredo fin dal XVI-XVIII secolo, cioè dalla diffusione dello stile barocco e rococò.
Proprio in questo periodo, infatti, divennero comuni le lunghe gallerie e i grandi saloni delle feste, che la diffusione delle ampie specchiere di vetro a costi accessibili permise di abbellire, illuminare e caratterizzare.
Un ottimo esempio di questa tendenza è la Galleria degli Specchi della Reggia di Versailles, dove a ciascuno degli enormi finestroni corrisponde una specchiera di uguali dimensioni sulla parete opposta: in questo modo lo spazio sembra raddoppiarsi e la luce naturale si diffonde dappertutto.
Anche noi possiamo adottare questi principi, seppure in scala più ridotta: gli specchi sono infatti uno dei complementi d'arredo più utili per abbellire, arredare e modificare lo spazio.
Inoltre, essendo molto versatili per forma, colore, dimensioni e finitura si adattano facilmente a qualsiasi contesto inserendosi con naturalezza sia una stanza minimalista, sia in un arredamento classico o d'antiquariato.
Con gli specchi si può anche cambiare la realtà con illusioni ottiche particolarmente suggestive. Il modo più semplice consiste nel posizionare due specchi contrapposti che si riflettono uno nell'altro praticamente all'infinito, in un vero e proprio tunnel di immagini.
In alternativa si possono utilizzare specchi sfaccettati, concavi o convessi: gli specchi deformanti sono infatti una delle attrazioni più curiose e divertenti di qualsiasi luna park, ma grazie alle ultime novità di design possiamo ricreare questo effetto anche a casa nostra.
Gli specchi convessi ad esempio tendono a incurvare le immagini, dilatando notevolmente la porzione di spazio riflessa. Conosciuti e apprezzati già da molti secoli, la loro più antica rappresentazione è il celebre Ritratto dei coniugi Arnolfini dipinto da Jan Van Eyck nel 1434.
Secoli dopo anche Maurits Cornelis Escher, l'incisore famoso per le sue architetture impossibili, si divertiva a creare numerosi quadri con sfere perfettamente lucide che riflettono l'intera stanza.
Anche oggi questo oggetto rimane molto suggestivo. Maisons du Monde ne ha perciò ideato due versioni differenti: Vendome dall'aspetto classico e severo con la sua spessa cornice modanata nera e Odysee, una composizione da parete rigorosamente minimalista formata da ben nove dischi affiancati.
Le Sfere di Riflessi è invece uno specchio rotondo, disponibile anche nella versione a forma di rettangolo allungato, che coniuga perfettamente un normale specchio piatto estremamente rigoroso a sette semisfere escheriane.
L'effetto è sorprendente, perché lo spazio si riflette contemporaneamente in vari modi generando mondi illusori e suggestivi.
Drop è invece un oggetto ipnotico, onirico e stravagante, simile alle onde concentriche che si creano lanciando un sasso in un laghetto, congelate e disposte in verticale.
L'alternanza concavo-convesso non permette di riflettere immagini compiute, ma genera uno specchio da parete assai decorativo disponibile in due versioni differenti: quadrato con le sole onde oppure rettangolare con le onde inserite armoniosamente in un specchio lungo.
Lo specchio concavo è ancora più stupefacente, perché possiede la sorprendente proprietà di capovolgere l'immagine riflessa. Tuttavia, sul mercato è difficile trovare specchi moderni con queste caratteristiche e perciò occorre ripiegare su uno strumento didattico, meno curato esteticamente ma decisamente accattivante.
Gli specchi sfaccettati sono invece assai più semplici, ma grazie alla loro particolare inclinazione generano l'illusione della terza dimensione: Diamante di Riflessi, simile a un'enorme pietra preziosa, sembra infatti uscire dalla parete proiettandosi in avanti, mentre Levanto crea l'effetto opposto facendo penetrare lo spazio dentro la parete.
Ogni ambiente ha però bisogno del suo specchio: nell'ingresso possiamo ad esempio sistemare una specchiera alta, da terra o da parete.
La stessa esigenza si avverte anche in camera da letto, dove occorre guardarsi prima e dopo essersi vestiti.
Per questi spazi sono dunque adatti specchi verticali a figura intera.
Stenford di Maisons du Monte, alto, stretto, dotato di una sottile cornice nera con piedistallo e perciò particolarmente versatile e discreto, è un classico di questo genere.
Il modello Cargo ammicca invece allo stile industriale grazie alla sua cornice di metallo bullonato disponibile in tre versioni: bianca, grigia antracite e con effetto arrugginito.
Essendo inoltre diviso in tre parti può essere disposto in senso orizzontale oppure verticale.
Flat commercializzato da Diotti disponibile in versione sia quadrata che rettangolare, è vistosamente contemporaneo e si adatta a un soggiorno molto più minimalista grazie alla sua ampia cornice creata sfalsando leggermente le quote dello specchio.
Per una camera da letto in stile shabby, etnico o coloniale sono al contrario perfetti gli specchi decorativi St Martin e Achille della Maisons du Monde, chiaramente ispirati agli ampi finestroni dei cottage inglesi o delle case della Normandia divise in piccole specchiature da sottili listelli di legno: la superficie riflettente appare infatti frammentata in piccoli quadrati che creano atmosfere un po' retrò.
Si spinge ancora oltre Constance, uno specchio verticale strutturato come una finestra perfettamente funzionante: la superficie riflettente è infatti divisa in tre luci da stecche di legno proprio come le finestre delle case dei nostri centri storici, mentre le persiane, perfette in ogni minimo dettaglio, si aprono e si chiudono davvero.
Per abbellire una parete spoglia sono invece consigliate le composizioni modulari come Spin di Riflessi: tre specchi tondi con cornice coordinata rispettivamente bianca, gialla o verde, che si possono combinare in vari modi o anche appendere da soli.
Voilà è invece uno specchio da terra autoportante dalla singolare superficie riflettente double face: in questo modo è possibile separare due parti di una stanza o restringere un passaggio troppo largo in modo semplice ma originale.
Ma con gli specchi noi possiamo anche giocare. Silvestro di Diotti.com lo fa a partire dal nome: è infatti uno specchio grande da parete a forma di gatto che solleva la zampa (simile ai portafortuna giapponesi) e completo di alcuni ganci per usarlo come attaccapanni: un modo divertente e molto originale per stupire gli ospiti e vivacizzare un anonimo disimpegno.
Fish è invece uno specchio bagno sagomato come un pesciolino e completo di un attaccapanni: una soluzione perfetta, vivace e spiritosa per avere sempre sottomano asciugamani e accappatoi.
La collezione Mulan rende unica e irripetibile la cameretta dei bambini: formata da una serie di specchi a forma di farfalla, orsetto, birillo, fiore, macchinina, vestito, spazzola, Pac-Man o abat jour, offre un'ampia gamma di riflessi per giocare, divertirsi, esplorare il mondo e inventare storie molto stimolante per qualunque bambino.
Nei precedenti articoli abbiamo spiegato come sia possibile dilatare visivamente gli spazi delle nostre abitazioni posizionando opportunamente degli specchi in punti strategici.
Per ottenere l'effetto desiderato occorre evitare alcuni difetti di posa in opera, ad esempio se vogliamo creare delle immagini prospettiche corrette mediante la riflessione, occorre che lo specchio laterale sia disposto a 90° rispetto alla parete da riflettere.
Un posizionamento differente con angolatura diversa da 90° provoca una distorsione dell'immagine ed una interruzione della prospettiva, il problema si avverte maggiormente quando la superficie da specchiare evidenzia un rivestimento geometrico ben delineato (mattonelle, parati a righe orizzontali ecc.).
Quando la superficie a specchio prende la consistenza di una parete, allora occorrerà per facilitare il montaggio, scomporre lo specchio in più parti ed assemblarlo in modo corretto.
In questo caso occorre evitare che i giunti non risultino disposti all'altezza degli occhi di chi osserva la parete.
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