In caso di contratto di comodato ci saranno 10 giorni in più per effettuare la registrazione. Con il Decreto Semplificazioni si passa da 20 a 30 giorni per adempiere
Comodato gratuito: 10 giorni in più per la registrazione
Con l'approvazione definitiva del Decreto Semplificazioni pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 2021, saranno 30 i giorni a disposizione per registrare un contratto di comodato d'uso gratuito. Il termine ordinario previsto per i contratti diversi dalle locazioni, a seguito della nuova normativa, passerà quindi da 20 a 30 giorni.
Ci saranno 10 giorni in più per poter provvedere alla registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate.
Ma andiamo con ordine e spieghiamo in cosa consiste il contratto di comodato d'uso e quando è necessario effettuare la registrazione dello stesso.
Il contratto di comodato è il contratto con il quale una parte, detta comodante, concede in godimento a un'altra, detta comodatario, un bene mobile o immobile. Quest'ultimo potrà servirsene per un tempo o un uso determinato e assumerà l'obbligo di restituire la cosa nelle medesime condizioni in cui è stata consegnata. Il contratto di comodato può essere concluso in forma orale o scritta e solitamente riveste carattere gratuito.
Dunque anche quando il comodato d'uso ha ad oggetto una casa non è necessario l'atto scritto nè tanto meno l'intervento del notaio.
Nel caso in cui il comodato abbia ad oggetto un immobile potrà essere registrato l'Agenzia delle Entrate.
Fino all'entrata in vigore della nuova normativa il comodante aveva tempo 20 giorni dalla data della stipula del contratto per adempiere. La buona notizia è che, a seguito dell'articolo 14 del DL Semplificazioni, il contribuente avrà 30 giorni dalla stipula o decorrenza del contratto per effettuare la sua registrazione.
Con la registrazione si dovrà pagare l'imposta di registro nella misura fissa di 200 euro unitamente all'imposta di bollo pari a 16 euro ogni 4 facciate del contratto.
Vale la pena ricordare che la registrazione non sempre è obbligatoria perché la legge la impone solo in determinate ipotesi.
Deve trattarsi di un bene immobile e il contratto deve essere stato redatto per iscritto. In questo caso può essere redatto con scrittura privata semplice (non autenticata). Se si supera il termine fissato dalla legge per la registrazione si va incontro a delle sanzioni.
Ma conviene davvero effettuare la registrazione del contratto?
La registrazione può risultare utile quando si deve far fronte a contestazioni o se si vuole avere una data certa di scadenza ai fini del rilascio dell'immobile.