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I materiali con proprietà di intumescenza e ignifuganti rientrano tra le possibilità offerte per la protezione degli edifici dal rischio incendi.
Per protezione dal fuoco si intendono, infatti, tutti quegli interventi atti a contenere i danni derivanti da un incendio.Tale protezione può essere di due tipi: attiva e passiva.
I sistemi di protezione attiva sono quelli che mirano a ridurre gli effetti dell'incendio prevenendolo mediante una serie di rilevatori o estinguendolo rapidamente grazie al primo intervento umano. Viceversa, la protezione passiva ha lo scopo di limitare gli effetti dell'incendio per consentire l'evacuazione e la messa in sicurezza delle persone.
Essa viene attuata mediante strumenti come l'impiego di materiali idonei, tra cui occupano un posto di rilievo le pitture intumescenti.
Intumescente deriva dal latino intumescens e si riferisce al rigonfiamento provocato dalle sostanze chimiche contenute nei materiali che hanno questa proprietà.
Durante la carbonizzazione, infatti, al raggiungimento di temperature superiori ai 200°C i reagenti chimici contenuti nel film di rivestimento generano una schiuma carboniosa che lo fa rigonfiare fino a raggiungere uno spessore pari a 100 volte tanto quello iniziale, creando così una barriera al calore che rallenta la propagazione della fiamma.
Le pitture intumescenti, pertanto, assolvono al compito di aumentare la resistenza delle strutture, limitando il danno alle stesse grazie al rallentamento della propagazione del fuoco.
Anche ignifugo è un termine che deriva dal latino ignis, fuoco.
Il comportamento delle vernici ignifughe è diverso, in quanto esse aumentano la capacità di reazione dell'elemento strutturale, riducendo la sua capacità di combustione.
La normativa di settore indica la protezione passiva dal fuoco con la sigla REI e con un numero che rappresenta la durata in minuti della resistenza al fuoco.
REI sta per Resistenza, Ermeticità, Isolamento.
Le classi di durata, determinate dalle normative di riferimento, sono: 15, 30, 45, 60, 90, 120, 180 e 240 ed esprimono i minuti durante i quali la resistenza al fuoco deve essere garantita.
Esistono vari tipi di pitture performanti per la protezione dal fuoco.
La scelta deve ricadere sull'una o sull'altra tipologia a seconda del tipo di supporto che si ha a disposizione.
Ogni materiale, infatti, reagisce in modo differente al fuoco e per questo esso richiede un trattamento specifico.
Il legno ha un'elevata combustibilità e per questo ha una velocità di carbonizzazione molto forte, che comporta una riduzione della sua sezione, ma allo stesso tempo questa proprietà fa sì che tale materiale contribuisca alla rapida propagazione di un incendio.
Per arginare questo problema, in fase di progettazione si possono sovradimensionare le strutture. Quando ciò non fosse possibile, si può sempre optare per l'applicazione di sistemi passivi, quali pannelli, intonaci spessi e pastosi o appunto le pitture.
Nel caso del legno si parla di pitture che sono allo stesso tempo intumescenti e ignifuganti, proprio in virtù delle caratteristiche di questo materiale.
Un esempio è Amotherm Wood di AMONN, vernici intumescenti per legno con proprietà ignifuganti, adatte a vari elementi in legno, come pavimenti, pareti, rivestimenti, soffitti ed arredi interni.
Un'altra soluzione valida è Firecoat LP di Perlite Italiana Srl prodotto studiato per l'ignifugazione in classe 1 delle strutture di legno e dei materiali legnosi in genere per interni, sicuro per l'uomo e per l'ambiente, avendo un basso impatto ambientale.
L'acciaio è un materiale molto impiegato in edilizia, soprattutto per grandi strutture, grazie alle sue caratteristiche di resistenza e duttilità, ma purtroppo al raggiungimento di alte temperature, superiori ai 500°C, tali proprietà vengono meno, arrivando al collasso della struttura molto velocemente.
Anche in questo caso si ricorre a sistemi attivi di prevenzione incendi o si procede con la messa in opera di sistemi passivi, come pannelli, intonaci o pitture intumescenti, come Amotherm Steel di AMONN, vernici intumescenti per acciaio, o ancora Interchar 1260 di Knauf rivestimento intumescente all'acqua monocomponente, esente da borato, cloro e APE.
Il calcestruzzo di per sé ha un ottimo comportamento di resistenza al fuoco, per cui in caso di incendio è un materiale molto sicuro.
L'acciaio, invece, per quanto già detto nella sezione dedicata, non ha le stesse caratteristiche, per cui la combinazione tra i due materiali nel cemento armato rende il tutto più vulnerabile.
La soluzione è da ricercare nello spessore da dare al copriferro, che dovrebbe essere aumentato, aggiungendo calcestruzzo o utilizzando vernici intumescenti che portano l'acciaio ai livelli di resistenza del calcestruzzo stesso.
AMONN propone Amotherm Concrete, vernice intumescente ideale per la protezione dal fuoco di strutture in calcestruzzo armato e precompresso.
Le vernici intumescenti offrono il doppio vantaggio di non modificare esteticamente l'elemento sul quale si va ad intervenire e di avere una certa facilità di applicazione.
La loro versatilità consiste nella possibilità di applicarle sia con rullo, sia con il pennello. Nel caso di grosse superfici si può operare anche a spruzzo, anzi è consigliata questa tecnica.
A seconda poi del tipo di supporto ci sono degli accorgimenti specifici da seguire, come nel caso del legno, su cui la maggior parte delle case produttrici consiglia di applicare la pittura intumescente allo stato grezzo e a poro aperto, per garantire un maggiore assorbimento.
Sopra lo strato di vernice intumescente si consiglia poi di applicare un ulteriore prodotto impregnante per proteggere il legno dall'umidità e migliorare la prestazione della vernice intumescente.
In generale, dopo aver applicato un primer, che ha lo scopo di rendere la superficie più recettiva, si applica la vernice intumescente, trasparente nella maggior parte dei casi, e successivamente si può applicare un top coat che può essere anche colorato, secondo le esigenze estetiche.
A parte le attenzioni da avere per ogni tipologia di materiale, si raccomanda anche di leggere con attenzione le schede tecniche di ogni prodotto, in modo da applicarlo nel modo corretto e con il giusto spessore.
Per tutti gli interventi finalizzati alla prevenzione incendi il DPR 151 del 2011 prevede che venga presentata una Segnalazione Certificata di Inizio Attività, anche detta SCIA, che di fatto ha semplificato molto le vecchie procedure.
Con il DPR le attività sono state divise in tre categorie, secondo la complessità del rischio, e solo per la classe B e la classe C, che sono quelle di medio ed elevato rischio, è previsto che alla SCIA si accompagni anche un parere preventivo da parte dei Vigili del Fuoco.
Per gestire tutto l'iter burocratico, è meglio affidarsi a un professionista abilitato, che verificherà anche le caratteristiche e la validità delle vernici intumescenti impiegate, oltre che l'opportunità di tutti gli altri interventi proposti ad hoc.
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