|
Tra i materiali da costruzione piu' riprodotti sinteticamente, vi è il marmo che grazie al suo impiego in molteplici settori, ha spinto le aziende a ricercare soluzioni che pur mantenendone l'aspetto estetico come quello naturale, non abbia le limitazioni caratteristiche dello stesso, come assorbimento eccessivo, poca resistenza alle macchie, fragilita' ecc.
In commercio vi sono una grande varietà di prodotti in cui il componente principale è la pietra naturale, che a seconda della lavorazione è presente in percentuale variabile, unitamente alla resina aggregante.
I vantaggi dell'impiego di un prodotto in pietra sintetica sono diversi, essendo infatti la pietra sintetica un prodotto industriale, si ha la possibilità durante il processo produttivo di eliminare dalla parte naturale che in molti casi può costituire circa il 90% del manufatto, tutte quelle impurità e pericolosità come ad esempio la radioattività che ogni materiale può contenere a seconda della sua natura.
Mentre la resistenza dei materiali in pietra naturale dipende essenzialmente dall'integrità della lastra dal suo spessore e dalla sua natura (marmo, granito ecc), la pietra sintetica può essere resa attraverso opportune lavorazioni, sottile e particolarmente resistente.
Spessori di 12 mm. possono essere raggiunti solo impiegando materiali sintetici, che oltre ad avere il pregio di non assorbire quasi assolutamente alcun tipo di liquido, possiedono una grande resistenza agli attriti in genere.
Naturalmente anche nel campo dei materiali in pietra sintetica, occorre fare molta attenzione nella scelta di prodotti che possano garantire nel tempo una buona resistenza.
Per garantirsi in questo senso, occorre per prima cosa esaminare bene la scheda tecnica del materiale sintetico al fine di conoscere la composizione degli elementi costituenti la mescola.
Dalla suddetta scheda si possono evincere i dati relativi alla resistenza a rottura, alla capacità di assorbire o meno sostanze di vario genere, oltre a conoscere in caso di rottura, la possibilità o meno di una riparazione.
Alcune case produttrici di materiali sintetici, al fine di irrobustire le lastre di spessore minimo, utilizzano una armatura di irrigidimento che può essere costituita da materiali diversi come reti in fibra di vetro, o metalliche.
Mentre la fibra di vetro riesce ad unirsi intimamente alla mescola composta dalla resina e dalla pietra naturale frantumata, l'armatura metallica, spesso a causa di microcavillature con conseguenti ossidazioni dell'armatura, porta alla rottura della lastra.
In molti casi basta la rottura dello strato protettivo di poliestere o altro materiale resinoso a protezione del sottostante strato in pietra sintetica, ad innestare il lento ma inesorabile processo di ossidazione dell'armatura di rinforzo, con conseguente espulsione della mescola aderente al ferro.
Particolarmente dannoso il fenomeno si rivela, per i piani dei lavabi e di tutti quei piani di lavoro in cui l'acqua ed altri liquidi stazionano normalmente.
Per evitare tali inconvenienti, si può ricorrere a materiali come il Corian, l'Okite o simili, i quali hanno l'unico difetto di costare qualcosa in più, ma essendo privi di reti metalliche al loro interno grazie alla loro particolare resistenza, hanno il grande vantaggio di essere molto più affidabili nel tempo.
Infine la loro grande lavorabilità consente di effettuare riparazioni e modifiche senza dover sostituire l'intero piano.
|
||