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13 Marzo 2012 ore 14:08 - NEWS Giardino |
Esiste una tipologia di piante che sembra essere nata per arredare: la cascata di rigogliose foglie che si forma se poggiate su mensole o ripiani di mobili è un effetto scenografico naturale che, secondo me, in casa non può mancare. Esse sono note col termine ricadenti.
Cissus, Ficus Pumila, Falangio e Columnea sono le essenze ricadenti più diffuse, oltre alle più note Edera e Pothos: conosciamole meglio.
Il Cissus è una pianta da interni caratterizzata da rami lunghi e sinuosi e foglie a tre lobi di colore verde intenso: essa è originaria delle foreste pluviali dell'Asia Orientale e dell'America meridionale. I suoi viticci, simili appunto a quelli della vite, riescono con facilità ad agganciarsi a qualsiasi forma nelle sue vicinanze: per tale motivo il Cissus può essere utilizzato sia come rampicante che come ricadente.
Se utilizzato da interni, esso non deve essere illuminato da luce diretta che potrebbe essere causa di ingiallimenti e disseccamenti delle sue foglie; la temperatura adatta al suo benessere è compresa tra 22 e 24°C e comunque mai al di sotto dei 16°C. La composizione ideale del terriccio è costituita da metà torba e metà terriccio universale per piante da appartamento.
Poiché il periodo di massima crescita si ha da marzo ad agosto sarebbe opportuno, durante tale periodo, innaffiarlo con una certa regolarità facendo attenzione a che l'acqua non ristagni poiché le radici potrebbero marcire. Quanto alla concimazione, essa va effettuata con un fertilizzante liquido per piante verdi a base di azoto almeno 2 volte in primavera e 2 in autunno.
Noto anche col nome di Ficus Repens, si tratta di una specie molto diffusa in aree dagli inverni non troppo freddi: in realtà la pianta è di piccole dimensioni, dal fusto sottile e robusto che può allungarsi fino a 40 centimetri. Le foglie, dalla tipica forma a cuore, sono di un bel verde scuro.In casa , questo Ficus deve essere collocato in un posto ben illuminato e, d'estate, può essere trasferito all'esterno ma al riparo dal soleggiamento diretto. La sua temperatura ideale, sebbene resista anche a 14°C, è compresa tra 20 e 25 °C. Anche nel suo caso, come per tutte le piante in verità, sarebbe opportuno evitare il ristagno dell'acqua durante l'annaffiatura: è pur vero però che questa pianta sopporta meglio tale tipo di fenomeno.
È importante che il primo strato di terriccio sia sempre mantenuto umido e che, se il riscaldamento domestico è acceso, le piante siano spesso nebulizzate con acqua. Il terriccio da usare dovrebbe essere di tipo organico e non molto leggero. La concimazione va effettuata almeno una volta in primavera ed una volta in autunno con prodotti liquidi a base di azoto.
Il Falangio è una pianta sempreverde che non necessita di particolari cure, quindi assai semplice da coltivare: è caratterizzata da ciuffi di lunghe foglie sottili dal caratteristico colore verde con bordi bianchi. All'interno essa andrebbe collocata in luoghi molto luminosi, così da poter mantenere il caratteristico doppio colore delle sue foglie, ma mai esposta alla luce diretta del sole perché le foglie potrebbero ingiallirsi.
L'unico punto debole di questa pianta è rappresentato dagli sbalzi di temperatura e dalle improvvise correnti di aria fredda che potrebbero farla seccare con rapidità: la sua temperatura ideale è di 20/22°C. Quanto all'annaffiatura, occorre che il terriccio superficiale sia mantenuto sempre umido ed, in estate, innaffiarla con frequenza, facendo sempre attenzione al ristagno d'acqua.
Il rinvaso di questa pianta va fatto con una certa frequenza poiché essa cresce con una certa rapidità: il terriccio ideale è torboso e contiene foglie di bosco sminuzzate. La concimazione va effettuata, come per le altre essente, 2 volte in primavera e 2 in inverno.
Anche la Columnea ha origine dalle foreste pluviali del Sudamerica: quella più diffusa è la Columnea Gloriosa, caratterizzata da fusti molto morbidi capaci di raggiungere 80 cm di lunghezza. Le foglie, che crescono opposte in coppia, sono piccole, dalla caratteristica forma ovale e molto carnose. La fioritura, che avviene da ottobre a marzo, presenta fiori dalla particolare forma tubolare di colore rosso o arancio.
Come per le precedenti essenze, non ama la luce diretta: la temperatura più adatta alla sua crescita è compresa tra i 22 ed i 25°C. Per favorire la fioritura, la Columnea va annaffiata con regolarità ogni giorno, facendo attenzione a non esagerare col quantitativo d'acqua. La fertilizzazione va effettuata 4 volte l'anno, 2 in primavera e 2 in autunno, adoperando specifici prodotti per piante fiorite da interno.
Per saperne di più sull'edera, altra ricadente di sicuro effetto, ecco un link sull'argomento:
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