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Le piante pendenti sono molto apprezzate per decorare gli spazi interni ed esterni, proprio perché, grazie al loro portamento ricadente, hanno un grande impatto visivo.
Oltre ad essere impiegati per adornare balconi, muri di confine e pergolati, questi vegetali vengono utilizzati anche per lo styling degli ambienti indoor.
Attualmente, per ricreare uno stile d'arredo nordico, jungle, etnico o eclettico, non è possibile fare a meno delle piante rampicanti o ricadenti, che sono diventate a tutti gli effetti elementi indispensabili dell'home decor.
Scopriamo insieme alcune delle specie più belle da coltivare in casa e in giardino.
Per coltivare e mantenere le piante pendenti da appartamento non serve essere degli esperti di giardinaggio: numerose specie infatti, sono resistenti e durevoli, e non necessitano di cure particolari.
Ecco le varietà da interno più conosciute e semplici da gestire.
Le piante ricadenti sempreverdi rappresentano un'ottima soluzione per arredare gli interni, e alcune di esse, possono anche renderli più salubri.
Il Pothos (Epipremnum aureum) ad esempio, è in grado di purificare l'aria, eliminando le sostanze nocive in essa presenti. Questa specie è caratterizzata da foglie di colore verde brillante e può raggiungere diversi metri di lunghezza.
Piantine pendenti: Pothos - Foto: Unsplash
Il muschio spagnolo (Tillandsia usneoides) è una pianta ricadente sempreverde diffusa in America Latina, dotata di appendici lunghe oltre 7 metri.
Si tratta di una specie a crescita rapida resistente al freddo e al caldo e sprovvista di radici, che produce piccole fioriture verdi, gialle e arancioni.
Piante da interno pendenti: Tillandsia usneoides - Foto: Unsplash
Affinché le piante di muschio spagnolo si sviluppino al meglio, è bene posizionarle in luoghi ventilati ed eseguire innaffiature per immersione soltanto quando gli esemplari risultano molto asciutti.
Anche la Tillandsia usneoides, al pari del Pothos, ha la capacità di eliminare i composti inquinanti dall'aria.
L'Aeschynantus (comunemente detto Eschinanto) è una pianta pendente sempreverde originaria dell'Asia, formata da foglie arricciate e fioriture di colore rosso intenso.
Questa specie è perfetta per gli appartamenti, in quanto ha bisogno di temperature medie fra i 18 °C e i 30 °C e non sopporta i climi rigidi.
Per la sua coltivazione è consigliabile utilizzare vasi di piccole dimensioni, i quali possono essere dotati di sostegni se si desidera ottenere una pianta rampicante.
Tra le varie piante sempreverdi da interno con portamento ricadente, vi sono il Ficus pumila (o Ficus repens), la Peperomia e il Philodendron scandens.
Le succulente e i cactus sono piante ornamentali facili da curare, ormai presenti nella maggior parte delle case.
Tra le numerose specie esistenti, si trovano anche varietà ricadenti, la cui peculiarità è l'elevata valenza estetica.
Il Senecio (Senecio rowleianus) è una succulenta molto appariscente, poiché è composta da foglie carnose di forma arrotondata, erroneamente considerate dei frutti.
Pianta ricadente da interno, Senecio - Foto: Pexels
Proprio per tale caratteristica, questa pianta pendente da interno necessità di irrigazioni piuttosto abbondanti durante il periodo estivo.
La specie, nota come pianta del rosario, è originaria dell'Africa e risulta idonea per gli ambienti indoor perché non ama l'esposizione al sole diretto.
Le sue ramificazioni arrivano a circa un metro e mezzo di lunghezza.
Piante da appartamento pendenti: Ceropegia Woodii - Foto: Unsplash
La Ceropegia woodii è una pianta grassa pendente da interno composta da rami sottili e foglie a forma di cuore, screziate sulla parte superiore e rossastre su quella inferiore.
Al contrario di quanto si pensi, la Ceropegia è estremamente semplice da curare: per ottenere buoni risultati è sufficiente esporla a mezz'ombra, bagnarla poco frequentemente e sistemarla in spazi con temperature medie di 20 °C.
Come già accennato in precedenza, le piante pendenti possono essere usate anche per abbellire gli spazi outdoor, fra cui, i balconi, le terrazze e i giardini.
Tra le piante ricadenti da esterno resistenti al sole e al freddo vi sono l'Edera comune (Hedera helix) e la Felce di Boston (Nephrolepsis cordifolia).
Pianta pendente da esterno, edera - Foto: Unsplash
L'edera è una delle piante rampicanti (e striscianti) più note e viene impiegata soprattutto come ricadente per ricoprire i muri esterni, le facciate delle abitazioni e i pergolati.
A causa del suo sviluppo veloce, l'edera si espande in maniera incontrollata e può arrivare a coprire alberi e altre piante, compromettendone così, la salute.
Per questo motivo, occorre monitorarne la crescita e potarla di frequente.
Nonostante l'edera prediliga ambienti ombreggiati e un clima umido, è abbastanza resistente al sole, ma non alle temperature troppo elevate (in generale, la temperatura più adatta per tale pianta è di 20 °C).
Pianta ricadente da esterno - Felce di Boston - Foto: Unsplash
Al pari dell'edera, anche la Felce di Boston necessita di un clima umido per svilupparsi in modo ottimale; tuttavia, al contrario della prima, preferisce un'esposizione a mezz'ombra.
Questa pianta tollera piuttosto bene il sole e cresce a temperature che variano da 12 °C a 35 °C.
È possibile coltivare anche piante pendenti perenni e fiorite, come l'Aubrezia (Aubrieta Adans.) e la Petunia ricadente (o surfinia), due varietà ideali per ornare terrazze e piccoli balconi.
L'Aubrezia (genere appartenente alla famiglia delle Brassicaceae) è caratterizzata da fiori multicolore e viene usata soprattutto per realizzare bordure e giardini rocciosi.
Fiori da balcone ricadenti, Aubrezia - Foto: Pixabay
Per ottenere fioriture abbondanti, occorre esporla alla luce solare diretta, mantenendo le radici in ombra.
Tra le varietà più conosciute vi sono l'Aubrezia deltoidea, l'Aubrezia Cascade Blue e l'Aubrieta Cascade Royal Violet.
Piante da balcone perenni ricadenti con fiori: surfinia - Foto: Pixabay
La Surfinia, parte del genere Petunia, è una pianta pendente ibrida che produce fiori colorati a forma di campanella.
Per garantirne un corretto sviluppo è opportuno collocarla in aree bene illuminate e irrigarla spesso, facendo però attenzione ad evitare il ristagno idrico.
Uno dei metodi migliori per avere surfinie rigogliose è la potatura, da eseguire verso la metà dell'estate.
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