Conoscere e curare le piante carnivore

Coltivare le piante carnivore e prendersene cura è più semplice di quanto si creda! Ecco alcuni consigli utili per ottenere esemplari sani e belli da vedere.
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Piante carnivore: coltivazione, generi e specie


Le piante carnivore, originarie dell'America del Nord e delle aree tropicali, sono esseri viventi capaci di trarre nutrimento dai piccoli insetti anziché assorbirlo dal terreno.

Ciò avviene perché questi vegetali nascono e prosperano nelle paludi, pertanto, le radici che possiedono sono completamente immerse nell'acqua.

Attualmente, uno degli hobby più diffusi tra gli amanti del giardinaggio, consiste proprio nel coltivare e collezionare le varie piante carnivore.

Scopriamo insieme quali sono le piante insettivore più belle e come mantenerle al meglio.


Come coltivare le piante carnivore


Al contrario di quanto si pensi, molte piante carnivore sono piuttosto semplici da coltivare. L'importante, è rispettare poche regole base relative all'irrigazione e alla concimazione.

Drosera, pianta mangia insetti - Foto: PixabayDrosera, pianta mangia insetti - Foto: Pixabay

È bene ricordare che, per una buona crescita delle insettivore, bisogna irrigarle impiegando esclusivamente acqua di ottima qualità che sia priva di cloro e sali minerali (come ad esempio quella distillata).

Le piante carnivore, dato che vivono nelle paludi, non temono il ristagno idrico (tranne poche eccezioni). Per tale motivo, quando si ha a che fare con gli esemplari posti in vaso, è consigliabile utilizzare i sottovasi, i quali aiutano a mantenere costante l'umidità del terreno.

In estate, il livello dell'acqua presente nei sottovasi deve superare la metà dei contenitori, mentre durante i mesi invernali, è opportuno inserirne una quantità minore.

Dato che le piante carnivore si nutrono di piccoli insetti come formiche, zanzare e mosche, non occorre concimarle con alcun tipo di fertilizzante.

Se si decide comunque di concimare una pianta insettivora, è necessario prestare attenzione a non esagerare con le quantità di prodotto (in particolare, se non si ha sufficiente esperienza). In questo caso, è possibile usare una dose minima di fertilizzanti specifici.

Le indicazioni sopraindicate sono di carattere generale, in quanto ogni specie di pianta carnivora ha esigenze estremamente diverse (scelta del terreno, temperatura etc.).

Una buona soluzione valida per tutte le carnivore, è quella di ricoprirne le radici con lo sfagno vivo (un tipo di muschio).


Piante carnivore: le varietà più diffuse


Al mondo, esistono oltre seicento specie di piante carnivore e ognuna di esse, oltre ad avere un fascino particolare, richiede cure specifiche.

Ecco quali sono le varietà più diffuse e quelle più rare.

Piante carnivore comuni: Dionea e Nepenthes


La Dionea (Dionaea muscipula) è una pianta carnivora molto apprezzata per la sua estetica: gli esemplari di questo genere, infatti, sono dotati di foglie simili a piccole bocche, grazie alle quali possono catturare gli insetti.

Piantine carnivore comuni: Dionea - Foto: PixabayPiantine carnivore comuni: Dionea - Foto: Pixabay

Si tratta di una varietà abbastanza facile da coltivare, persino per chi non è un esperto.

Solitamente, però, un errore comune che si fa con la Dionea, è quello di credere che sia appassita quando le foglie divengono nere. Durante l'inverno, la pianta carnivora in questione entra in riposo vegetativo e non muore.

Tra le piante insettivore maggiormente richieste, vi sono le Nepenthes, e in particolare, la Nepenthes alata.

Pianta carnivora da interno: Nepenthes - Foto: UnsplashPianta carnivora da interno: Nepenthes - Foto: Unsplash

Questo vegetale, che mantiene il fogliame anche nei mesi freddi, è caratterizzato da lunghi steli e da sacche (denominate ascidi) le quali costituiscono delle vere e proprie trappole per insetti.

Le Nepenthes devono essere esposte in posizioni luminose e, dato che provengono dai paesi tropicali, nella stagione fredda vanno conservate in casa o all'interno di una serra da giardino.

Una delle le specie più belle è la Nepenthes Rajah, formata da ascidi di grandi dimensioni di colore rosso.

Uguali e diverse: Heliamphora, Darlingtonia e Sarracenia


Le piante carnivore appartenenti alla famiglia delle Sarraceniaceae sono semplici da gestire, ma per svilupparsi in modo ottimale, hanno bisogno di cure diverse.

Inclusi nella famiglia delle Sarraceniaceae, vi sono tre generi: l'Heliamphora, la Darlingtonia californica e la Sarracenia.

Coltivare piante carnivore: Heliamphora - Foto: PixabayColtivare piante carnivore: Heliamphora - Foto: Pixabay

Il clima ideale per l'Heliamphora è quello primaverile.
Una delle difficoltà maggiori riguardanti la manutenzione di tale pianta è il controllo delle temperature: per questo motivo, sia nei mesi caldi che in quelli freddi, occorre proteggere adeguatamente il vegetale, collocandolo in una serra.


La Sarracenia sopravvive nelle zone fredde, quindi può essere posta all'esterno da novembre a marzo. Nella stagione invernale il suo apparato fogliare sparisce interamente (a differenza di quanto avviene per l'Heliamphora), per poi rinascere in primavera.

Due delle specie più amate di Sarracenia sono la Sarracenia purpurea e la Sarracenia leucophylla.

Al pari della Sarracenia, anche la Darlingtonia predilige le basse temperature, tuttavia, necessita di un terreno più umido rispetto alla prima.

Piante carnivore con trappole a colla: Drosera


Il genere Drosera (parte della famiglia delle Droseraceae) include 150 specie, ben distinte l'una dall'altra, ma con un tratto comune: i tentacoli colorati.

Queste piante carnivore sono originarie delle aree tropicali e temperate.

Piante carnivore da interno: Drosera - Foto: PixabayPiante carnivore da interno: Drosera - Foto: Pixabay

Il sistema di cattura degli insetti viene definito a colla, proprio perché le ghiandole poste sulle foglie producono una sorta di liquido denso e viscoso, che serve anche per attirare le prede.

Tra le varietà rare vi è la Drosera tuberosa, proveniente dall'Australia, mentre fra quelle più comuni, si trovano la Drosera capensis, la Drosera rotundifolia e la Drosera aliciae.

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Le Drosere dei climi temperati sopportano le basse temperature (fino a 0 °C) e crescono bene negli ambienti umidi. Una delle soluzioni migliori per coltivarle è inserirle in un terrario.

Le piante che nascono nelle zone dal clima tropicale, invece, sono un po' difficili da mantenere: richiedono meno umidità, un'esposizione in pieno sole e temperature elevate (a volte, maggiori di 30 °C).

Come la Dionea, anche la Drosera fiorisce in primavera e in estate.

Piante carnivore verdi con fiori: Pinguicola


Le piante insettivore appartenenti al genere Pinguicula sono diffuse in quasi tutto il mondo, anche in Italia. Ne esistono circa 80 specie, di cui quattro, sono annuali.

Piante mangia insetti: Pinguicola - Foto: PixabayPiante mangia insetti: Pinguicola - Foto: Pixabay

Si tratta di vegetali costituiti da foglie di colore verde chiaro o rosato, che compongono delle piccole rosette.

Sul fogliame delle Pinguicole si forma una sostanza appiccicosa che è in grado di intrappolare gli insetti.

Dato che le piante di Pinguicola vivono in località caratterizzate da climi differenti, non esiste un metodo preciso per coltivarle. Per farlo al meglio, si devono considerare le peculiarità degli esemplari che si possiedono.

Le specie presenti nei luoghi con clima temperato finiscono il ciclo vegetativo in inverno entrando in riposo, mentre quelle originarie delle aree tropicali e subtropicali, durano tutto l'anno.

Per il corretto sviluppo delle prime, è necessario mantenere una temperatura bassa (mai sotto i 10 °C) e un'umidità elevata (che superi il 70%); al contrario, per quanto concerne le ultime, è fondamentale evitare il marciume radicale nei mesi freddi ed esporle in pieno sole.

Piante carnivore rare a rischio estinzione: Cephalotus


Le piante del genere Cephalotus risultano difficili da curare, in quanto, diversamente da tante altre insettivore, sono sensibili all'umidità e non tollerano i ristagni idrici.

Inoltre, non devono mai essere esposte all'esterno se le temperature non superano i 5 °C.

Piante carnivore rare: Cephalotus - Foto: PixabayPiante carnivore rare: Cephalotus - Foto: Pixabay

Tra le specie più rare vi è il Cephalotus follicularis, una pianta carnivora composta da ascidi che toccano il terreno. Questa varietà si sviluppa in larghezza, per tale motivo, bisogna sistemarla in vasi di medie dimensioni.

Oggi, purtroppo, il Cephalotus follicularis è a rischio estinzione in natura, a causa delle attività dell'uomo che modificano l'ambiente in cui nasce e cresce.


Piante carnivore da appartamento


Come già accennato in precedenza, le carnivore si cibano di piccoli animali, pertanto, tenerle in appartamento potrebbe essere un problema, a meno che, non si provveda a dargli da mangiare artificialmente in modo sporadico.

Darlingtonia - Foto: Pixabay
Tuttavia, è opportuno ricordare che la maggior parte di queste piante non ha bisogno di alimentarsi di frequente: numerose specie infatti, necessitano di pochi pasti all'anno e riescono a sopravvivere anche senza cibo.

Gli esemplari posti all'esterno risultano quindi più facili da gestire, poiché sono in grado di nutrirsi autonomamente con gli insetti che si posano su di essi.

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Piante carnivore
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  • Antonio.parma
    Antonio.parma
    Domenica 16 Giugno 2013, alle ore 09:13
    Vorrei gentilmente sapere dove riesco a comprare questi divoratori di carne macinata.
    Grazie.
    rispondi al commento
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