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Aggiornamenti sul piano casa nel 2019

Tutti gli aggiornamenti sul Piano Casa, ormai attivo da nove anni, che in alcune Regioni è tuttora vigente o prorogato, mentre in altre è stato ormai abrogato.
Pubblicato il

Il Piano Casa nazionale per l'ampliamento degli edifici esistenti


Per rilanciare l'edilizia ormai profondamente in crisi, con il Decretvo Legge 112/2008 il Governo varò il cosiddetto Piano Casa, che divenne operativo il 1 aprile 2009.

Il Piano Casa è in realtà formato da una serie di leggi regionali indipendenti
I provvedimenti principali erano quattro:

  • ingenti stanziamenti per la costruzione di alloggi di edilizia popolare da concedere in affitto con diritto di riscatto;

  • l'aumento una tantum pari al 20% del volume totale degli edifici esistenti a destinazione abitativa anche in deroga agli strumenti di pianificazione urbanistica (regolamenti edilizi, piani regolatori generali e piani particolareggiati o attuativi);

  • la possibilità ricostruire gli edifici non vincolati realizzati prima del 1989 con un aumento di cubatura indicativamente del 30% in via ordinaria o del 35% in caso di adozione di sistemi costruttivi di bioedilizia o con uso di fonti energetiche rinnovabili;

  • la riduzione del contributo di costruzione, un onere da corrispondere al Comune in caso di nuova costruzione o aumento di volumetria di edifici, fino al 60% in caso di ampliamento della prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.

Il Piano Casa è stato varato anche come incentivo per le giovani coppie
Il Piano aveva inizialmente una durata pari a un anno e mezzo.
La concreta applicazione venne inoltre delegata alle singole Regioni tramite l'emanazione di proprie leggi regionali per la definizione dettagliata dei criteri di ampliamento, gli effettivi coefficienti (che potevano subire anche alcuni adattamenti alla realtà locale) e gli edifici ammessi o esclusi.

Si verificò perciò una situazione molto eterogenea, che permane ancora oggi a dieci anni di distanza perché molte Regioni hanno prorogato varie volte i termini di scadenza.
Alcune volte la legge Piano Casa risulta perciò tuttora vigente e operativa, mentre in altri casi è stata abrogata già da qualche tempo.


Il Piano Casa: novità per il 2019


Come funziona il Piano Casa e quali novità presenta il 2019?
Vediamo di scoprirlo Regione per Regione.

In Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Lazio la scadenza Piano Casa si è già verificata e le agevolazioni previste sono state a volte parzialmente recepite dalle rispettive normative in materia di edilizia, urbanistica e uso del territorio.

Con il Piano Casa è possibile studiare nuove soluzioni abitative
Negli altri casi la situazione è invece assai più variegata.
Le tendenze principali sono due: ulteriore proroga dei termini e trasformazione (con eventuali modifiche) in legge regionale permanente.

Piano Casa della provincia autonoma di Bolzano


In Trentino Alto Adige il Piano Casa è regolato a livello provinciale.
Nella provincia autonoma di Bolzano le prescrizioni, diventate strutturali e dunque prive di scadenza, sono particolarmente restrittive. Sono infatti ammessi gli ampliamenti solo negli edifici già esistenti alla data del 12 gennaio 2005 con destinazione d'uso prevalentemente residenziale e un volume fuori terra di almeno 300 metri cubi.
L'aumento massimo consentito è pari a 160 metri quadri e 200 metri cubi fuori terra.

Con il Piano Casa è possibile ingrandire molte abitazioni unifamiliari
La demolizione con ricostruzione è invece riservata agli edifici in zona agricola e prevede un ampliamento fino al 35% del volume preesistente, con un incremento al 45% se l'intervento viene effettuato nell'ambito di strumenti di riqualificazione come piani urbanistici di dettaglio, piani di recupero o piani particolareggiati.


Piano Casa Abruzzo

Il Piano Casa dell'Abruzzo è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019.
Restano perciò vigenti le attuali disposizioni che consentono l'ampliamento coi seguenti coefficienti:

  • 20% del volume degli edifici residenziali, con un ulteriore bonus del 10% in caso di raggiungimento della classe energetica A;

  • 35% del volume degli edifici residenziali in caso di demolizione e ricostruzione con i criteri della bioedilizia;

  • 20% del volume degli edifici non residenziali.


Piano Casa Basilicata

Con la legge regionale 11/2018 la Basilicata ha reso strutturale il proprio Piano Casa, che diventa dunque permanente.

Il Piano Casa consente ampliamenti volumetrici delle abitazioni unifamiliari
Gli aumenti previsti sono molto articolati:

  • 20% del volume esistente per le abitazioni unifamiliari isolate con superficie fino a 200 metri quadri e bifamiliari o plurifamiliari isolate con superficie fino a 400 mq, o 25% se viene anche realizzato uno degli interventi per il risparmio energetico previsti dalla legge regionale 28/2007;

  • 15% della superficie coperta per gli edifici residenziali condonati e gli edifici non residenziali con superficie non maggiore di 250 metri quadri;

  • 30% della superficie totale in caso di demolizione con ricostruzione di edifici residenziali e non residenziali, che sale al 35% con esecuzione di interventi finalizzati al risparmio energetico e al 40% con l'uso di tecniche costruttive della bioedilizia e l'installazione di pannelli fotovoltaici.


Piano Casa Calabria


Anche la Calabria ha prorogato il proprio Piano Casa portando la scadenza al 31 dicembre 2020.

Gli ampliamenti sono:

  • 15% del volume di edifici residenziali e non residenziali;

  • 30% del volume in caso di adeguamento sismico;

  • un ulteriore bonus del 10% con interventi per l'aumento della sostenibilità ambientale;

  • 30% in caso di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e non residenziali;

  • 40% in caso di ricostruzione con aumento della sostenibilità ambientale.

Con il Piano Casa si possono progettare abitazioni più grandi

Piano Casa Campania


In Campania il Piano casa è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019.

Restano perciò in vigore le attuali prescrizioni che stabiliscono l'ampliamento del 20% per gli edifici residenziali di volume non superiore a 1500 m3 e del 35% in caso di ricostruzione.

Piano Casa Liguria

In Liguria il Piano Casa è invece diventato strutturale, con prescrizioni molto articolate per scoraggiare l'abbandono delle zone più marginali, soprattutto in montagna.

Possono dunque essere ampliati gli edifici residenziali con volume:

  • fino a 200 metri cubi per un massimo di 60 metri cubi;

  • tra 200 e 500 metri cubi fino al 20% della parte eccedente i 200 metri cubi;

  • tra 500 e 1000 metri cubi fino al 10% della parte eccedente i 500 metri cubi;

  • tra 1000 e 1500 metri cubi per un massimo di 200 metri cubi.

Il Piano Casa consente le famiglie ad adeguare la propria casa alle nuove esigenze
Sono inoltre stabiliti ulteriori bonus in caso di miglioramento sismico, di interventi per l'aumento dell'efficienza energetica, dell'impiego di materiali e tecniche tradizionali o del recupero di edifici con altitudine maggiore a 500 metri.
Non è invece previsto alcun ampliamento per gli edifici non residenziali.

In caso di demolizione e ricostruzione si possono invece eseguire i seguenti ampliamenti:

  • 35% su edifici residenziali con volume non superiore a 2500 metri cubi e non residenziali con volume non superiore a 1000 metri cubi;

  • 40% su edifici residenziali e non residenziali dei comuni montani;

  • 50% in caso di delocalizzazione di edifici residenziali e non residenziali, con aumento al 60% se l'edificio viene spostato in un comune montano.


Piano Casa Marche


La scadenza del Piano Casa Marche è stata rinviata al 31 dicembre 2020.

Continuano quindi ad applicarsi le attuali prescrizioni, che prevedono l'ampliamento del volume degli edifici residenziali e non residenziali:

Il Piano Casa prevedeva ampliamenti straordinari della cubatura degli edifici esistenti

  • fino al 20% in via ordinaria;

  • fino al 35% in caso di ampliamento con adeguamento sismico dell'intero fabbricato e di demolizione con ricostruzione;

  • fino al 50% per la ricostruzione con metodi antisismici.

Piano Casa Molise


Anche in Molise la nuova scadenza del Piano Casa è prevista per il 31 dicembre 2020.

Ancora per due anni si potranno perciò ampliare gli edifici residenziali e non residenziali con struttura portante completata entro il 31 dicembre 2014 fino al 20% del volume esistente e al 30% se l'intervento consegue la diminuzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento.
Sono previsti ulteriori bonus pari al 10% per gli interventi con materiali e tecniche costruttive tradizionali e da calcolare secondo alcuni coefficienti in caso di bonifica di manufatti in amianto.

La ricostruzione è invece incentivata mediante l'ampliamento:

  • del 35% del volume degli edifici residenziali e non residenziali;

  • del 40% se l'intervento consegue un aumento del numero di alberi nel lotto;

  • del 50% se al nuovo edificio viene assegnata la classe energetica C o superiore e il 60% dell'acqua calda sanitaria è prodotta con fonti rinnovabili.


Piano Casa Piemonte


In Piemonte la situazione è ancora incerta. Il Piano Casa era stato infatti prorogato fino al 31 dicembre 2018 per consentire l'approvazione della leggeregionale 16/2018 sul riuso, la riqualificazione dell'edificato e la rigenerazione urbana che lo avrebbe di fatto reso permanente.
Erano incentivati il recupero di rustici e sottotetti, la demolizione degli edifici rurali abbandonati con trasferimento in altra zona del volume risultante e l'istituzione di alcune premialitàa determinate condizioni.

Il Piano casa si applica sopratutto alle abitazioni unifamiliari
A novembre il Governo ha però riscontrato alcuni problemi di costituzionalità legati sopratutto all'intepretazione del concetto di distanze tra edifici e al collegamento con il Piano paesaggistico.

L'impasse sembra superata grazie alla decisione del Governo di non impugnare la legge regionale e alla volontà della Regione di introdurre alcune modifiche sui punti controversi.


Piano Casa Puglia


La legge regionale 14/2009 è stata prorogata ancora per un anno: la scadenza è perciò prevista per il prossimo 31 dicembre.

Le norme vigenti prevedono l'ampliamento degli edifici residenziali e non residenziali con aumento della cubatura fino al 20%, estendibile al 35% in caso di demolizione con ricostruzione e al 45% in caso di riqualificazione edilizia con delocalizzazione nell'ambito di un programma integrato di rigenerazione urbana.

Sono stati inoltre recepiti alcuni emendamenti, che ad esempio estendono la possibilità di ampliare, sempre fino al 20% e con un massimo di 300 metri cubi, anche gli edifici residenziali con un volume superiore a 1000 metri cubi.


Piano Casa Sardegna

La proroga Piano Casa della Sardegna è fino al 30 giugno 2019.

Con il Piano Casa puoi costruire una casa a tua misura
Il quadro normativo risulta molto articolato:

  • nella zona urbanistica A (centri storici): ampliamento degli edifici privi di valore storico fino al 20% del volume esistente con un massimo di 70 metri cubi;

  • nelle zone urbanistiche B e C: ampliamento degli edifici esistenti fino al 20% o 30% del volume totale con un massimo rispettivamente di 90 o 10 metri cubi e un ulteriore bonus del 5% in caso di miglioramento energetico;

  • nella zona D: ampliamento degli edifici con destinazione d'uso compatibile con quella dell'area fino al 25% del volume totale;

  • nella zona E (territorio rurale): ampliamento della volumetria degli edifici residenziali con un massimo del 20% o 30%.

Piano Casa Sicilia


Il Piano Casa in Sicilia è stato prorogato fino al 31 dicembre 2020.

Dal Piano Casa sono quasi sempre esclusi gli edifici in centro storico
Rimane dunque operativa l'attuale legge, che consente:

  • l'ampliamento degli edifici residenziali con un bonus volumetrico del 20%, esteso al 25% in caso di demolizione con ricostruzione e al 35%, se la ricostruzione avviene con fonti energetiche rinnovabili;

  • l'ampliamento degli edifici non residenziali con un bonus volumetrico del 15%;

  • la demolizione e ricostruzione di edifici non residenziali con le stesse percentuali degli edifici ad uso abitativo, generalmente assai più favorevoli.

Piano Casa Toscana


Anche la Toscana ha propogato il proprio Piano Casa fino al 31 dicembre 2020.
Restano perciò in vigore le attuali norme, che consentono incrementi di superficie utile lorda pari al 20% in edifici residenziali e non residenziali, con un massimo di 70 metri quadri in caso di semplice ampliamento e del 35% della superficie utile lorda in caso di demolizione con ricostruzione.

Piano Casa Umbria


Anche in Umbria la situazione appare decisamente favorevole.

Infatti la legge regionale 1/2015 (Testo Unico sul governo del territorio e le materie correlate) istituisce, senza alcuna scadenza temporale, la possibilità di ampliare fino al 25% e con un massimo di 80 metri quadri la Superficie Utile Coperta:

  • delle abitazioni unifamiliari e bifamiliari, con un ampliamento minimo concesso pari a 30 metri quadri;

  • degli edifici residenziali plurifamiliari con Superficie Utile Coperta non superiore a 500 mq, indipendentemente dal numero di unità immobiliari.

Piano Casa Valle d'Aosta


Anche le condizioni della Valle d'Aosta sono particolarmente vantaggiose, perché il Piano Casa venne reso strutturale fin da subito. Sono previsti due tipi di interventi:

  • ampliamento degli edifici residenziali e non residenziali fino a un massimo del 20% del volume esistente;

  • demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e non residenziali con aumento di cubatura del 35% in via ordinaria o del 45% in presenza di programmi integrati.

Con il Piano Casa sono possibili aumenti una tantum del volume delle abitazioni unifamiliari

Piano Casa Veneto


La situazione del Veneto è in evoluzione. L'attuale Piano Casa è stato infatti prorogato fino al 31 marzo, ma dovrebbe essere sostituito (e probabilmente reso permanente) da una nuova legge regionale sulla riqualificazione urbana e la naturalizzazione attualmente in fase di definizione.

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Piano casa 2019: quali novità?
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