Governo: misure a sostegno della casa

Licenziati nel Consiglio dei Ministri del 28 Agosto i nuovi provvedimenti di sostegno al mercato immobiliare incentrati sul rilancio di mutui e locazioni.
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Come anticipato nel precedente articolo pubblicato su Lavorincasa.it, nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 Agosto scorso il Governo Letta ha licenziato il nuovo Piano Casa, quello le cui azioni sono particolarmente indirizzate a rianimare il mercato immobiliare attraverso misure di sostegno al settore dei mutui bancari, principalmente, nonché a quello degli affitti.

Acquisto prima casa giovani coppieRese operative inserendole nel Decreto Legge 102/2013, in vigore da Sabato 31 Agosto, quello nel quale sono trattate anche le misure di revisione generale dell'Imu, le azioni del cosiddetto nuovo Piano Casa si spera daranno una scossa ad un mercato asfittico e boccheggiante, duramente provato dall'esplosione della bolla immobiliare dei primi anni 2000 e dello strettissimo legame tra questo fenomeno e quello dei derivati finanziari, che hanno prodotto la crisi globale che tutti sperimentiamo.

Vediamo in maniera puntuale il contenuto delle suddette misure, suddivise nei tre principali capitoli d'azione in cui sono raggruppate.


Sostegno acquisto prima casa


Questa misura, quella a cui è destinata la fetta di fondi più consistente, vedrà la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) mettere a disposizione delle banche ben 2 miliardi di Euro, che serviranno a garantire la liquidità necessaria agli Istituti di Credito per il finanziamento di nuovi mutui destinati all'acquisto della Prima casa, nonché alle ristrutturazioni ed alla riqualificazione energetica delle abitazioni esistenti.

Questa azione è mirata esplicitamente a riattivare il ciclo virtuoso dei mutui, i quali, secondo alcune analisi, sono scesi del 50% negli ultimi due anni proprio perché la crisi finanziaria globale aveva sottratto risorse importanti a questo tipo di attività creditizia, di fatto determinando la quasi totale chiusura dei rubinetti bancari.

In sostanza, le modalità di acquisizione della liquidità necessaria da parte delle banche consisterà in prestiti diretti della CDP oppure con la CDP che acquista obbligazioni bancarie garantite emesse a fronte di portafogli di mutui garantiti da ipoteca su immobili residenziali.

Per quanto riguarda i criteri di ammissione ai mutui, bisogna aspettare che la CDP e l'Associazione Bancaria Italiana ABI redigano una convenzione congiunta che stabilisca i requisiti per accedere al beneficio di tali misure di sostegno, criteri che, si immagina, dovranno comunque creare dei paletti e dei limiti che scontenteranno quelle fasce di popolazione che non potranno beneficiarne.

Per quanto riguarda il Fondo di garanzia per i mutui a favore dei giovani la dotazione dello stesso viene ampliata di 60 milioni di Euro, per il biennio 2014-2015, aumentando, si spera, la base di fruitori di questo strumento a favore degli Under 35 con contratto di lavoro atipico per contrarre mutui per l'acquisto della prima casa, oltre che alle già nominate giovani coppie e alle famiglie monogenitoriali e/o monoreddito con figli minori.

Determinanti, in questo caso, i criteri di ammissione al beneficio della misura in oggetto: i richiedenti dovranno dimostrare, attraverso la certificazione Isee, di avere un reddito complessivo uguale o inferiore a 35 mila Euro, per poter ottenere un mutuo per una somma che non superi i 200 mila Euro, garantito per quota capitale pari al 50% e che riguardi immobili non di lusso. Attenzione, però, perché il fondo rimborserà esclusivamente gli oneri finanziari corrispondenti alla quota interessi delle rate sospese.


Sostegno mutui esistenti


Sostegno acquisti e locazioni immobiliariIn parallelo, viene incrementato anche il Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa, destinato a chi non riesce ad onorare gli obblighi di un mutuo già in essere. In questo caso la somma stabilita è pari a 40 milioni di Euro complessivi per il biennio 2014-2015. Questa misura è destinata, in particolare, a coloro che, in possesso di reddito Isee non superiore a 30 mila Euro, a causa della perdita del lavoro o per sopraggiunte gravi condizioni di salute tali da determinare perdita di autosufficienza o un handicap siano costretti a richiedere la sospensione fino a 18 mesi del pagamento delle rate del mutuo, purché quest'ultimo non superi l'importo di 250 mila Euro.


Garanzia locazioni abitative


Relativamente al sostegno per gli affitti, sono stanziati 30 milioni di Euro per l'anno 2014 ed altrettanti per il 2015 per il Fondo di sostegno per l'accesso alle abitazioni in locazione, destinato a coloro che sostengono un affitto secondo le condizioni di mercato pur se in possesso di requisiti per poter accedere alle abitazioni di edilizia residenziale pubblica.

Infine, una somma complessiva pari a 40 milioni di Euro da distribuirsi nel biennio 2014-2015 va a copertura del Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, ossia coloro che per perdita del lavoro o difficoltà sul lavoro stesso (mobilità o cassa integrazione) oppure per gravi problemi di salute non siano in grado di pagare regolarmente l'affitto.

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