Permesso di costruire e proroghe dei termini di scadenza

Per gli interventi edilizi, sottoposti a Permesso di Costruire, la Legge regolamenta i tempi di inizio e fine lavori, e eventuali proroghe sui termini di scadenza.
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fase di progettazione di un intervento edilizio2013-03-13Con il DPR. 380/01 (Testo Unico Edilizia) si sono sanciti alcuni aspetti specifici del settore Urbanistico, tra cui quello del Permesso di Costruire (capo II), che ha sostituito la precedente Concessione Edilizia (legge Bucalossi n.10/77) e la più vecchia Licenza Edilizia (legge n. 1150/42).

Oltre al Permesso di Costruire, in questi ultimi anni sono stati associati nuovi indirizzi procedurali come la DIA e la SCIA, aventi lo scopo di razionalizzare i tempi burocratici e quindi di offrire, al cittadino, un migliore servizio.


Dal momento in cui è rilasciato il Permesso di Costruire (articolo 15), il Titolare del provvedimento, ha tempo un anno per iniziare i lavori e tre anni per portarli a compimento.

Questa regola diventa di fondamentale importanza se, nel corso dell'esecuzione dei lavori, intervengono cause che determinano un rallentamento o interruzione dell'attività edilizia.

Per questi casi la legge stabilisce la possibilità di una proroga (art. 15, comma due, Testo Unico Edilizia) dei termini di scadenza, purché la richiesta sia giustamente motivata e per fatti estranei alla volontà del Titolare del provvedimento.

A questa definizione ne è seguita una vasta interpretazione giuridica a seguito di Sentenze della Corte di Cassazione o dei TAR Regionali che si sono espressi su casi distinti.


Tra questi, si pone l'accento su una delle cause più comuni, riguardante l'interruzione o il rallentamento dei lavori per mancanza di risorse finanziarie, aspetto tra l'altro molto comune in un periodo di recessione economica come quella che si sta vivendo.

intervento edilizioLeggendo i vari provvedimenti si tende a escludere questa motivazione interpretando la dinamica come un episodio che rientra nella sfera personale e quindi non imputabile a fattori esterni.
Un altro motivo di diniego, nella concessione della proroga, si ha nel caso di variazione degli strumenti urbanistici che si pongono in netto in contrasto con quelli precedenti, che hanno comportato il rilascio del Permesso di Costruire.

Su questa motivazione si è espressa la Sentenza della Corte di Cassazione n°19101 del 12 maggio 2008, che ha determinato l'inapplicabilità di questo procedimento.

cantiere edileAnche la presentazione di eventuali varianti in corso d'opera, non interrompe la scadenza dei termini, costringendo il Titolare del vecchio provvedimento a presentare un altro progetto di completamento delle opere.

È evidente che su quest'argomento, in assenza di un adeguato ordinamento urbanistico, vi saranno nuovi pronunciamenti che verteranno su varie interpretazioni di natura giuridica.

Tuttavia, rimane da considerare, che spetta alle Amministrazioni Comunali il compito di valutare le varie motivazioni e di concedere il tempo necessario che, a rigor di logica, dovrebbe limitarsi a qualche mese.

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  • Mirella
    Mirella
    Sabato 27 Agosto 2022, alle ore 18:28
    Ho iniziato la costruzione di una casa da zero.
    Il permesso a costruire è del 2019 e ho dichiarato l'inizio lavori nel 2020.
    Nel corso del 2021 ho chiesto una SCIA.
    Ora mi chiedo...devo rinnovare il permesso a costruire calcolando l'inizio lavori del 2020 ( quindi scadenza 2023) o devo partire dalla scia (scadenza quindi 2024)?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Mirella
      Lunedì 29 Agosto 2022, alle ore 14:58
      Se la Scia racchiude gli interventi di completamento previsti dal permesso a costruire, il termine valido è 2024.  Se invece la Scia si riferisce ad una variante di portata limitata al solo intervento per cui è stata richiesta, va rinnovato il permesso a costruire per ultimare le opere rimanenti. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Maraburigo
    Maraburigo
    Sabato 29 Giugno 2019, alle ore 14:52
    Buon giorno vorrei chiedere un parere a un esperto, i miei genitori stavano iniziando a far avviare i lavori per la costruzione di una loro casa, ma causa non rispetto proroga al comune per termine scadenza costruzione, hanno fatto bloccare i lavori ora il cantiere e fermo, chiedeo se fosse possibile pur pagando una multa imposta dal comune poter poi far riprendere i lavori di costruzione, per cortesia non c è nessuno che mi può rispondere in merito 
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Maraburigo
      Sabato 29 Giugno 2019, alle ore 22:43
      Segue la risposta precedente. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Maraburigo
    Maraburigo
    Sabato 29 Giugno 2019, alle ore 14:37
    Buon giorno vorrei chiedere un parere a un esperto, i miei genitori stavano iniziando a far avviare i lavori per la costruzione di una loro casa, ma causa non rispetto proroga al comune per termine scadenza costruzione, hanno fatto bloccare i lavori ora il cantiere e fermo, chiedo se fosse possibile pur pagando una multa imposta dal comune poter poi far riprendere i lavori di costruzione 
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Maraburigo
      Sabato 29 Giugno 2019, alle ore 22:41
      Il termine di scadenza della concessione edilizia e del permesso a costruire è di tre anni dalla data di inizio lavori. Se la costruzione non viene ultimata 4/6 mesi prima va richiesta una proroga al comune che, di solito, non pone vincoli. Diversamente va rinnovato il provvedimento come se fosse exnovo con i tempi tecnici e secondo l'iter burocratico. In questa fase non ha nessun'altra alternativa né condoni che possano accelerare la riapertura del cantiere. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Manuciao1
    Manuciao1
    Sabato 2 Febbraio 2019, alle ore 14:18
    Nel 2013 ho ttenuto concessione edilizia piano casa per demolizione e ricostruzione.
    Dopo un anno inizio lavori.
    Quindi in data 30 ottobre 2014 inizio i lavori e realizzo il fabbricato completando la volumetria ovvero cemento armato, intonaci, impermeabilizzazioni, soglie isolamento ecc.
    Dopo l'alluvione del 2013 la zona viene sottoposta a vincolo idrogeoloIco,  chiedo autorizzazione per montare infissi, fare impianto elettrico e idraulico e mi viene negato perché in zona hi4
    Mi dicono che la concessione e’ scaduta e non può essere rinnovata in quanto avrei dovuto completare l'opera entro i 3 anni
    Cosa si intende completamento?
    Cosa posso fare?
    Non posso ultimarla, non posso demolirla, come dovrei muovermi?
    Potrei fare gli impianti con una SCIA?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Manuciao1
      Lunedì 11 Febbraio 2019, alle ore 18:09
      La validità di una concessione edilizia o un permesso a costruire è di tre anni dalla data di inizio lavori. Se per cause di forza maggiore si va oltre, poco prima della scadenza va richiesto una proroga che, solitamente, viene concessa. Nel caso specifico ci sono stati più fattori che hanno "pesato" non poco: l'alluvione che ha ristretto le maglie della burocrazia e la tempistica scaduta. Va detto, però, che se la parte strutturale e stata completata e mancano solo le opere di finitura, può completarLe con una Cila, salvo ulteriori vincoli imposti ma che, comunque, non possono essere retroattivi. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Manuciao1
        Manuciao1 Pasquale
        Martedì 12 Febbraio 2019, alle ore 09:57
        La ringrazio per la pregiata informazione e complimenti per la preparazione Cordiali saluti
        rispondi al commento
      • Manuciao1
        Manuciao1 Pasquale
        Martedì 12 Febbraio 2019, alle ore 15:59
        Potrei avere un Suo indirizzo Mail ? Le jnitro due foto e un comunicato della regione sardegna
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Manuciao1
          Lunedì 18 Febbraio 2019, alle ore 11:26
          Per le consulenze di carattere privato, può consultare la pagina https://www.lavorincasa.it/consulenza-legale-fiscale-e-condominiale-sulla-casa/ in cui potrà allegare la Sua documentazione. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Geom. Filice Luigi
    Geom. Filice Luigi
    Venerdì 24 Marzo 2017, alle ore 16:44
    Ho presentato una D.I.A il 24 giugno 2011 con inizio dei lavori comunicato il 05 febbraio 2014.
    In pratica avrei dovuto richiedere la proroga dei lavori entro il 05 febbraio 2017.
    Oggi 24 marzo 2017 sarebbe possibile chiedere il rinnovo a fronte di motivi gravi che giustificano i ritardi, senza dover necessariamente ripresentare il progetto?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Geom. Filice Luigi
      Lunedì 27 Marzo 2017, alle ore 12:17
      A rigore di logica andava rinnovata la DIA del 24 giugno 2011, già dopo trascorso un anno dalla preesentazione. Per legge la comunicazione di inizio lavori andava fatta entro il 23/06/2012.  Fermo restando tale premessa, è possibile richiedere una proroga ma prima della scadenza naturale della DIA, in corso d'opera. Nel Suo caso è certa la ripresentazione del progetto di completamento. Cordiali saluti. 
      rispondi al commento
  • Mara
    Mara
    Lunedì 20 Febbraio 2017, alle ore 18:54
    Ho presentato in data 19 settembre 2015 la domanda di variante al PGC di una casa ereditata e accatastata nonché presentato insieme il nuovo progetto di ristrutturazione.
    In sede non ho avuto esito positivo ,questa doveva essere inoltrata in commissione edilizia.
    In data 20 febbraio 2017 non ho ancora avuto esito di risposta di tale domanda,gradirei sapere come dovrei comportarmi.
    Nel frattempo io continuo pagare IMU seconda casa.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Mara
      Mercoledì 22 Febbraio 2017, alle ore 10:18
      L'unico consiglio pratico che Le posso dare è di recarsi all'Ufficio tecnico del Suo comune, nei giorni di ricevimento, e chiedere del tecnico incaricato del procedimento e lo stato di avanzamento della richiesta. Se le risposte sono evasive o non finalizzate, Le consiglio di scrivere una lettera indirizzata al Sindaco sul mancato rispetto dei tempi previsti dalla legge. Cordiali saluti. 
      rispondi al commento
  • Annaricci
    Annaricci
    Giovedì 26 Gennaio 2017, alle ore 14:18
    Salve vorrei un'informazione. Abbiamo presentato un pdc che purtroppo è scaduto nel 2015. In questo tempo abbiamo fatto solo lavori di carpenteria senza murature. Ad ottobre 2016 ci siamo rivolti al nostro tecnico per riprendere i lavori e ad oggi non siamo ancora riusciti ad avere il permesso. Ora la mia domanda è quanto tempo passa per avere una nuova concessione? Crede che dipenda da una negligenza del tecnico il quale devo dire non è riuscito a darci un a risposta e non ha per nulla il comportamento del buon padre di famiglia. Purtroppo io ho necessità che i lavori inizino al più presto! Come posso comportarmi? Grazie infinite
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Annaricci
      Venerdì 27 Gennaio 2017, alle ore 10:35
      Il rinnovo di un pdc a volte può diventare più difficoltoso del primo rilascio. Le motivazioni possono essere di duplice aspetto: tecnico se nel frattempo sono entrate in vigure nuove norme più restrittive e politiche con un cambio della guida amministrativa della città,  più rigoroso e meno permissivo. Le consiglio di incontrarsi con il Suo tecnico e farsi spiegare il motivo del ritardo e di mostrarsi pronta a sollecitare il comune,  anche personalmente, con visite periodiche presso l'Utc. Cordiali saluti. 
      rispondi al commento
  • Maria Costanza
    Maria Costanza
    Venerdì 3 Giugno 2016, alle ore 10:21
    Maria costanza Graziano_g7 sec. faSalve, ho presentato il permesso di costruire in comune e ho avuto parere favorevole,ora è da più di un mese che aspetto facciano il calcolo degli oneri ,dato che mi hanno detto che nel mio caso gli oneri dovevano calcolarli loro,per poi poter fare l'inizio lavoro.Come devo comportarmi se continuo a non ricevere risposte da parte del comune?Grazie
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Maria costanza
      Venerdì 3 Giugno 2016, alle ore 12:44
      Avere a che fare con la pubblica amministrazione, nonostante quel che si voglia far pensare, non è facile. Per legge è stato nominato un responsabile del procedimento, a cui Lei deve far capo. Se nella notifica del parere favorevole Le vengono dettati dei tempi (obbligatori), deve attenersi, trascorso i quali Lei è tenuta a scrivere al Dirigente dell'UTC, e chiedere il rispetto delle norme, intimando la richiesta di danni arrecati , da quantificare. ? Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Graziano_g
    Graziano_g
    Mercoledì 16 Settembre 2015, alle ore 12:36
    Nel gennaio 2011 ho presentato presso il mio comune un CIL per ristrutturazione casa. in questo periodo per i lavori svolti (inferiori a ? 50.000) non ho richiesto le agevolazioni per le ristrutturazioni.Adesso per i mobili dei bagni, l'allarme, gli elettrodomestici e la ringhiera esterna ho intenzione di richiedere la agevolazione. Vorrei sapere se devo chiudere il vecchio CIL perché scaduto e riaprirne uno nuovo o posso utilizzare lo stesso?
    rispondi al commento
    • Maria Costanza
      Maria Costanza Graziano_g
      Venerdì 3 Giugno 2016, alle ore 10:19
      Salve, ho presentato il permesso di costruire in comune e ho avuto parere favorevole,ora è da più di un mese che aspetto facciano il calcolo degli oneri ,dato che mi hanno detto che nel mio caso gli oneri dovevano calcolarli loro,per poi poter fare l'inizio lavoro.Come devo comportarmi se continuo a non ricevere risposte da parte del comune?Grazie
      rispondi al commento
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