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In commercio esistono tantissime varietà di tessuti, dei quali spesso non si conoscono le caratteristiche tecniche, le modalità di produzione e le differenze.
I rivestimenti in pelle, ecopelle e similpelle sono diversi tra loro, sia per quanto riguarda l'origine del materiale sia per quello che concerne le peculiarità tecniche, incluse la resistenza all'usura, alla luce e molto altro ancora.
In questo approfondimento scopriremo quali sono le caratteristiche principali dei rivestimenti in pelle, ecopelle e similpelle, i metodi per la loro pulizia e anche tre proposte di arredi design realizzati con questi materiali.
Come è noto, i rivestimenti in pelle sono tessuti di origine 100% animale, i quali, dopo vari trattamenti e una minuziosa lavorazione, denominata concia, sono pronti per l'utilizzo e la commercializzazione.
Questa tipologia di materiale, utilizzato fin dall'antichità, ha assunto un ruolo fondamentale nell'interior design durante i primi anni dell'Ottocento, grazie alla produzione dei famosi divani in pelle Chesterfield, caratterizzati da un decoro capitonnè.
Nel Novecento, sono stati realizzati complementi in cuoio da designer di fama mondiale, come la classica seduta LC2, disegnata da Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand per Cassina, la poltrona e lo sgabello Barcelona, ideati da Ludwig Mies van der Rohe e Lilly Reich, e la lounge chair di Charles e Ray Eames, progettata per Vitra.
Le caratteristiche principali dei complementi rivestiti in vera pelle sono tre:
Inoltre, gli arredi in cuoio sono molto costosi, poiché di alta qualità, visti i trattamenti e le lavorazioni artigianali a cui sono sottoposti.
Contrariamente a quanto si pensi, il tessuto ecopelle non è artificiale: si tratta, infatti, di un rivestimento di origine animale come il cuoio, ma definito eco poiché trattato con prodotti più sostenibili, in base alla norma UNI 11427:2011.
Tra gli arredi di design più famosi mai realizzati, si inseriscono anche vari complementi in ecopelle, come la Egg Chair, disegnata da Arne Jacobsen per il brand Fritz Hansen e la poltrona Sacco, progettata nel 1968 dai designer Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro e prodotta da Zanotta.
La similpelle, denominata anche finta pelle o vinilpelle, è di origine artificiale e viene realizzata unendo uno strato di materiale plastico (in genere, il PVC) ad un telo di cotone, lino o altre fibre naturali.
La lavorazione di questo rivestimento avviene tramite una pressa, per mezzo della quale viene riprodotto un motivo simile a quello della vera pelle, sulla parte in polivinilcloruro.
Una delle tipologie di tessuto similpelle più apprezzate oggi, è la finta pelle sky, composta appunto, da un telo in tessuto naturale a cui viene sovrapposto uno strato di resina poliuretanica.
I complementi rivestiti in similpelle sono molto diversi da quelli realizzati in cuoio e in ecopelle, per quanto riguarda l'origine, la qualità e l'estetica.
Oltre ad essere più economici, questi arredi presentano colori molto decisi, i quali indicano una provenienza artificiale del materiale di produzione.
I rivestimenti in pelle ed ecopelle sono apprezzati per la loro qualità, morbidezza, durevolezza e resistenza all'usura. Tuttavia, sono di derivazione animale, di conseguenza, non costituiscono una scelta cruelty free.
Questi prodotti, nonostante siano eleganti, anallergici e considerati di gran pregio, non possono essere lavati con metodi tradizionali e non sono traspiranti.
Tra gli altri svantaggi della pelle e dell'ecopelle, c'è anche il prezzo: si tratta infatti di rivestimenti particolarmente costosi, soprattutto per quanto riguarda l'ecopelle, prodotto più difficile da reperire a causa del tipo di trattamento a cui è sottoposto.
La finta pelle o pelle sintetica, ha una qualità decisamente inferiore rispetto al cuoio, poiché viene realizzata con prodotti artificiali. I complementi fabbricati con questo tipo di rivestimento sono poco durevoli nel tempo e possono rovinarsi più facilmente, a causa dell'utilizzo prolungato.
Nel caso in cui il materiale del rivestimento sia esclusivamente il polivinilcloruro (e quindi non la similpelle vera e propria), il prodotto risulta più resistente all'usura, ma inevitabilmente, meno pregiato.
I vantaggi della similpelle sono numerosi: si tratta di un materiale resistente al calore e alla luce, in quanto non altera il suo aspetto anche con una lunga esposizione ai raggi solari, idrorepellente (e quindi, facilmente lavabile) e molto più economico.
Resta il problema principale della poca resistenza all'usura: a un certo punto della sua vita, su un arredo in simil pelle andrà a formarsi un piccolo taglio nella stoffa e da quel momento in poi il complemento sarà destinato a squamare del tutto.
Qui di seguito, vi presentiamo una piccola selezione di complementi d'arredo di design realizzati in pelle, ecopelle e similpelle, perfetti per un ambiente in stile classico, moderno o urbano.
Il divano in pelle Gast 210, ideato dal designer Luis Alberto Arrivillaga per Frag Srl, è composto da una struttura in legno multistrato con imbottiture in poliuretano espanso e memory foam, e da piedini a scomparsa in materiale plastico.
Lo stile del complemento, ispirato al mood vintage dei volumi anni '60 e al look tradizionale tipico del ‘900, è contemporaneo.
Moderno ed elegante, il letto matrimoniale Tasca Ring 60 di Tomasella è un complemento adatto a tutti gli ambienti e caratterizzato da uno stile fresco e ricercato.
La struttura è realizzata in Rovere, Frassino, Nodato chiaro e scuro o laccati a poro aperto, mentre il rivestimento e gli inserti portaoggetti della testiera possono essere fabbricati in ecopelle, econabuk o pelle.
La sedia Margot, disegnata da RiflessiLab, ha una struttura in Frassino tinto a poro chiuso e può essere acquistata nelle versioni con o senza braccioli. La seduta con imbottitura ad alta densità è disponibile con rivestimento in similpelle.
La combinazione di questi due materiali rende il complemento glamour, ma al contempo essenziale e perfetto per ogni spazio. Il tessuto in similpelle Urban può essere scelto in vari colori, tra cui i toni neutri del grigio e del tortora e le nuance più accese, come il rosso e il giallo intenso.
Per effettuare una corretta manutenzione degli arredi rivestiti in pelle ed ecopelle è necessario spolverarli regolarmente, utilizzando un semplice panno asciutto o in alternativa un'aspirapolvere.
Questa operazione può essere eseguita anche tutti i giorni, facendo attenzione a non rovinare la superficie con accessori che possono rigarla o graffiarla.
Nel caso si debba rimuovere uno strato superficiale di sporco, causato da umidità, fumo ed eventuali macchie, è possibile passare un panno umido e ben strizzato (purché sia morbido) sul rivestimento.
Detergere i divani in pelle è un'operazione piuttosto complessa, poiché sono molto delicati.
È bene evitare l'utilizzo di detergenti aggressivi e preferire invece i saponi neutri.
Dopo la fase di pulizia, occorre asciugare con cura la superficie.
In commercio esistono detergenti specifici per la pulizia del cuoio: generalmente, si tratta di prodotti con una consistenza cremosa, che non rovinano il rivestimento, bensì lo idratano.
Occhio alle soluzioni fatte in casa: non sempre sono adatte!
Per evitare di commettere errori e causare danni al rivestimento in pelle o ecopelle, è meglio affidarsi a professionisti del settore, specializzati nel trattare questa tipologia di superfici.
Pulire i complementi foderati in similpelle è un procedimento più semplice, in quanto lo strato superficiale del prodotto, essendo composto da materiale plastico artificiale, è meno delicato.
Anche in questo caso, occorre spolverare le superfici con un panno asciutto, e procedere in seguito ad un lavaggio più accurato, utilizzando una spugna non abrasiva.
È inoltre possibile impiegare prodotti specifici per la pulizia degli arredi rivestiti con questo materiale.
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