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I pavimenti di cotto sono apprezzati e diffusi da vari secoli per la loro eleganza, robustezza e praticità.
Ne esistevano due tipologie principali:
Anche oggi il cotto continua a ispirarsi ai modelli tradizionali, senza però tralasciare le ultime tendenze dell'architettura d'interni: si tratta dunque di una finitura versatile e affascinante, adatta alle antiche dimore piene di charme, alle case rurali tradizionali ristrutturate e anche agli ambienti moderni e minimalisti.
Oggi esistono numerose varianti di piastrelle in cotto, che possiamo distinguere in base a diversi fattori:
Facciamo chiarezza con alcuni esempi.
Il cotto toscano, e in particolare il cotto fiorentino, è le varietà generalmente ritenuta più pregiata.
E a ragione, perché i pavimenti in cotto toscano sono un elemento imprescindibile dell'architettura tradizionale di questa splendida regione e si trovano declinati in una sorprendente varietà di forme e di stili.
L'azienda Cotto Pievese ha recuperato questo antico saper fare producendo una vasta gamma di piastrelle per interni ed esterni in stile classico e tradizionale.
Il catalogo comprende infatti le semplici tessiture di pianelle rettangolari e numerosi motivi già attestati nei palazzi gentilizi:
Anche le finiture superficiali dispongono di un ricco repertorio.
Infatti, esaminando la produzione dell'azienda Cotto Stefani, troviamo:
Queste piastrelle sono rigorosamente artigianali, cioè prodotte a partire da argille di prima scelta, sagomate una per una mediante stampi in legno e cotte in un processo controllato.
Per esigenze speciali come il restauro conservativo di pavimenti in cotto antico, Cotto Pievese dispone anche di fedeli riproduzioni delle antiche mattonelle sottoposte a particolari trattamenti:
I colori naturali del cotto dipendono steattamente dalla varietà di argilla: quelli più diffusi sono il giallo, il rosso, il marrone-brunastro e il rosato, ai quali si aggiungono anche alcune sfumature innovative.
La Fornace Brioni dispone infatti di un'intera collezione di piastrelle di cottogrigio in numerose sfumature chiare, medie o quasi nere: il segreto, gelosamente custodito e tramandato a voce, consiste in una particolare tecnica di cottura combinata all'applicazione di prodotti naturali come olii o cere.
Il risultato è una piastrella di aspetto tradizionale ma dai colori di tendenza nell'arredamento più moderno.
Un'altra idea molto originale è il cotto variegato, dall'inedita texture marmorizzata bicolore in varie nuance. Anche in questo caso si tratta della sapiente rilettura di una tecnica tradizionale basata sulla miscelazione intenzionale di argille di diversa varietà per creare venature molto variegate e irripetibili in ciascun pezzo.
Ma la modernità delle nuove collezioniGiardino delle Delizie, Gonzaga e Giardino all'Italiana risiede anche nell'uso del cotto tradizionale come materiale da rivistimento, nell'introduzione di formati inusuali come il cerchio oppure l'ovale allungato e soprattutto nelle composizioni ispirate alla grafica anni '80.
Particolarmente suggestivo è ad esempio il modello Boboli basato su un motivo a cerchi e il contrasto tra cotto grigio e variegato, mentre il rivestimento parietale Labirinto è formato da lastre in cotto grezzo con motivi geometrici incavati e riempiti da campiture a smalto vivacemente colorate.
É purtroppo difficile quantificare con esattezza il prezzo del cotto per pavimenti, perché il costo di un pavimento finito dipende da numerosi fattori tra cui la complessità del disegno, le difficoltà di trasporto in cantiere e naturalmente il prezzo al metro quadro delle piastrelle necessarie.
Tuttavia, i prezziari dei materiali per l'edilizia forniscono utili indicazioni.
Da quello di Modena riferito all'aprile 2017 si ricavano ad esempio i seguenti prezzi unitari calcolati al metro quadro:
Un pavimento in cotto molto basico costa dunque 33,00 €/mq.
Dobbiamo però precisare che a questi prezzi non comprendono l'IVA (generalmente agevolata al 10%) e inoltre costituiscono un riferimento generico da adattare a ciascuna situazione.
Alcuni altri elementi che potrebbero aumentare sensibilmente il prezzo al metro quadro sono, inoltre, le difficoltà di trasporto in zone montane, su un'isola come Ischia o Capri o nel centro storico di Venezia e/o un cantiere poco accessibile, ad esempio, un piano alto senza ascensore o una casa di campagna con una stradina di accesso stretta e tortuosa che impedisce il passaggio di un camion.
La risposta è sì. É possibile infatti acquistare piastrelle di produzione industriale, meno pregiate ma comunque di ottima qualità, gli stock esposti come campionari negli showroom oppure le fine serie, cioè le rimanenze di collezioni fuori produzione.
In quest'ultimo caso si deve però valutare le quantità disponibili per non ritrovarsi con piastrelle insufficienti a completare il pavimento.
Per quel che riguarda invece la manutenzione dei pavimenti esistenti abbiamo i seguenti prezzi unitari:
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