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Cambiare il pavimento nella propria abitazione è una di quelle modifiche che ci fanno riflettere mille volte prima di dare il via ai lavori di ristrutturazione.
Anche se il suo aspetto, scolorito, scheggiato, con graffi, non più attuale con i tempi e con l'arredamento, avvisi che è ormai tempo di cambiarlo, in molti ritardano la sostituzione del pavimento della propria dimora, pur consapevoli di quanto questo possa essere uno dei cambi più visibili in una casa.
Tale resistenza è dovuta dal fatto che è un intervento tra i più fastidiosi, per le inevitabli varie fasi lavorative che comporta la sostituzione di un pavimento esistente.
Infatti, sono necessarie lavorazioni di demolizione del materiale esistente, con la formazione della micidiale polvere che raggiunge ogni angolo della casa, la movimentazione di vari metri cubi di pesanti detriti e l'oneroso trasporto a pubblica discarica dei materiali di risulta, oltre il pesante costo degli oneri di discarica.
Oggi, grazie all'avanzamento tecnologico nella produzione dei materiali, è possibile rivestire pavimenti vecchi senza demolire quello esistente.
I produttori di pavimenti, sfruttando particolari macchinari e tecniche di produzione, riescono a produrre pavimenti e rivestimenti di spessore minimo, in modo da poter essere montati sovrapposti a quelli esistenti, eliminando di colpo tutte quelle lavorazioni invasive e necessarie nella posa tradizionale di un pavimento.
La posa in opera pavimenti con piastrelle sottili, avviene tramite l'utilizzo di speciali collanti e, visto il ridotto spessore del materiale, non è necessario alcun intervento di modifica su porte e infissi esistenti.
Ovviamente, evitando la demolizione della vecchia pavimentazione, oltre ad accorciare i tempi di intervento, si avrà anche un bel risparmio sui costi totali dei lavori di ristrutturazione, una economia da destinare magari ad altri interventi di ammodernamento dell'abitazione.
Attualmente, i pavimenti sovrapponibili sono prodotti in vari tipi, in particolare, possiamo trovarli nei seguenti materiali:
- ceramico, materiale molto resistente nel tempo, di natura compatta, antiscivolo e non poroso.
Viene fabbricato rinforzato con una rete in fibra di vetro, disponibile in vari formati, colorazioni e finiture.
Anche se di piccolissimo spessore, è resistente al calpestio, agli urti, graffi e ai prodotti chimici.
Diversi produttori per la sua fabbricazione utilizzano almeno 2/3 di materiali riciclati, rendendolo un prodotto rispettoso dell'ambiente.
I fabbricanti riescono a creare vari tipi di finiture, come il gres porcellanato sottile effetto legno o l'effetto marmo;
- vinilico, un materiale plastico molto resistente all'usura, all'acqua, elastico, che non si deforma e con un ottimo isolamento acustico. Il vinilico permette di imitare tranquillamente il marmo, parquet, ceramica ed è disponibile in tantissime colorazioni.
Il vinile è facilissimo da posare, ha un basso costo, non ha bisogno di molti interventi di manutenzione ed è un prodotto riciclabile al 100%;
- laminato, formato da un pannello in fibra di legno e ricoperto da pellicole che lo proteggono da urti accidentali, macchie, graffi, dall'umidità, etc.
È una pavimentazione elegante, dove la sua composizione lo rende resistente nel tempo, non scolorisce ed è addirittura antistatico, resistente al fuoco e non necessita di particolare manutenzione.
Fa parte di quei pavimenti economici, specialmente se paragonato al costo di un pavimento in parquet.- cemento spatolato, composto da una miscela di cemento fine, granulati minerali, cellulosa, ossidi coloranti naturali e un legante liquido. Si adatta a qualsiasi tipo di ambiente, può essere personalizzato in tutti i modi, dal colore alla finitura.
Tale pavimentazione è priva di fughe, particolarmente impermeabile e resistente ai prodotti chimici utilizzati per la pulizia;
- resina, realizzati mediante l'impiego di miscele di silicati inorganici naturali, l'aggiunta di inerti speciali di diversa durezza, granulometria e altri elementi che variano a seconda del campo di applicazione e della finitura che si vuole ottenere.
Come per il microtopping, anche la resina è priva di fughe, resistente, impermeabile e di facile pulizia.
Può essere personalizzata con decorazioni uniche, realizzabile in molti colori e dalle finiture di vario tipo.
Il pavimento realizzato in resina ha il vantaggio di poter essere riportato allo stato iniziale eseguendo pochi e semplici passaggi.
In genere, la posa pavimenti in sovrapposizione non richiede un grosso impegno da parte dei posatori, anzi, in alcuni casi può essere realizzato un pavimento fai da te da chiunque abbia un po' di dimestichezza con quel tipo di lavorazione e tanta buona volontà.
Innanzitutto, va verificato il piano di posa che deve risultare piano, senza vuoti, perfettamente stabile e senza parti ammalorate.
Può essere applicato un idoneo autolivellante nel caso il piano non risulti abbastanza regolare, seguendo le istruzioni su come livellare un pavimento, fornite dalla casa madre. il pavimento esistente va pulito accuratamente e sgrassato, se necessario, con speciali prodotti esistenti in commercio.
Alcuni fabbricanti di piastrelle consigliano l'uso di un primer per piastrelle aggrappante da posare sul piano esistente prima di incollare piastrelle su piastrelle. Questo, al fine di migliorarne l'adesione
Prima di passare alle operazioni di posa, è necessario simulare la posa mattonelle sul pavimento per decidere la disposizione, per rendersi conto di come sarà la posa una volta finito il lavoro.
Prendere visione di tutte le schede tecniche dei materiali occorrenti per le lavorazioni di posa, per conoscere esattamente tutte le procedure di lavorazioni e sfruttare tutti i consigli forniti per una posa perfetta.
A questo punto, si passa a stendere il collante su piccoli tratti, mediante spatola a denti, avendo la cura di stendere il materiale nella stessa direzione, sia sulla piastrella che sul piano, per evitare la formazione di aria sottostante.
Posare la mattonella battendo leggermente per farla aderire bene, procedendo con l'inserimento dei distanziatori per ottenere delle fughe lineari e perfette.
A pavimento posato, si procederà con la stuccatura delle fughe con il prodotto adatto al tipo di pavimento posato.
Un esempio di pavimentazione in piastrelle di gres laminato è dato dalla linea SLIMTECH RE-VOLUTION di Lea Ceramiche dello spessore di 3 mm.
La lastra di ceramica è ottenuta tramite una fusione di impasti con vetri colorati cotti a 1200°C, con il risultato di una superficie perfettamente piana.
Disponibile in 6 colori, dalle dimensioni di 50x50 cm, 50x100 cm, 100x100 cm, 100x300 cm, e 4,9x100 cm.
Verificare il piano di posa, eseguire la pulizia della superficie e simulare la posa come descritto al punto precedente.La pavimentazione in vinile può essere eseguita con pavimento autoincollante; tale pavimento non va usato se ci si trova in presenza di umidità perché si stacca con il passare del tempo. In questi casi, bisogna optare per un pavimento flottante.
Altro metodo di posa è quello classico con colla.
Il pavimento vinilico va tolto dalle confezioni e lasciato libero per almeno 48 ore nei locali di posa per farlo acclimatare alla temperatura ambiente.
- pavimento sovrapponibile vinilico autoadesivo: la sua posa è semplicissima, basta seguire attentamente le istruzioni e i consigli forniti dal produttore sulle varie fasi di posa.
Iniziando sempre dal centro della stanza, rimuovere la carta adesiva e posizionare il materiale facendo pressione partendo dal centro verso i bordi.
Flexxfloors è un pavimento vinilico autoadesivo di Kimono SpA con le lame autoadesive progettate per essere incollate, grazie a uno strato adesivo che garantisce un perfetto incollaggio, su superfici lisce, uniformi e piane.
Ha uno spessore di soli 2 mm, riesce a riprodurre i motivi del legno e della pietra ed è adatto anche per locali con riscaldamento a pavimento.
- pavimento vinilico a colla:
Iniziando dal centro della stanza, stendere la colla con l'aiuto di una spatola dentata; dopo i tempi indicati nella scheda tecnica, posare le piastrelle facendo pressione affinché aderisca perfettamente.
- pavimento vinilico flottante: la posa va iniziata partendo dall'angolo sinistro, incastrandolo senza usare il martello o altri oggetti, avendo la cura di lasciare uno spazio di circa 5 mm dalla parete, aiutandosi con un distanziatore, per la successiva posa del battiscopa.
A posa pavimento ultimata, si passa a montare il battiscopa alla parete mediante l'uso di collante adatto al tipo di lavorazione.
Verificare il piano di posa, eseguire la pulizia della superficie e simulare la posa come descritto ai punti precedenti.
In caso di necessità, può essere usato un idoneo materassino isolante, in materiale plastico o similare, che ha lo scopo di bloccare l'eventuale umidità, insonorizzare e rendere il fondo piano.
La sua posa è eseguita mediante l'incastro tra i listelli, chiamata tecnica flottante, partendo dall'angolo sinistro, lasciando uno spazio di circa 1 cm dalla parete, aiutandosi sempre con un distanziatore, per la successiva posa del battiscopa e anche per assorbire le dilatazioni del materiale.
Ultimata la posa del pavimento, si passa all'installazione del battiscopa alla parete mediante l'uso di collante adatto allo scopo.
Se necessario, va preparato il fondo rendendolo regolare ed eliminando tutte le eventuali imperfezioni esistenti, magari usando un prodotto autolivellante come base.
Sistemato il fondo, si passa alla preparazione dell'impasto, seguendo attentamente tutte le indicazioni fornite dal produttore del cemento.
Bagnare la superficie di intervento in modo che l'asciugatura del cemento spatolato sia costante, per evitare formazione di microfessurazioni dovute a una rapida asciugatura.
Versare l'impasto autolivellante gradualmente sulla superficie, stendendolo, evitando la formazione di bolle. In caso di imperfezioni, a prodotto essiccato, si dovrà procedere con una seconda mano.
HDsurface realizza prodotti per la creazione di pavimenti con pasta di cemento e resine, un materiale versatile, elastico, durevole e che si distingue per l'estetica e il design.
Cemento Wabi® è un particolare rivestimento cementizio colorato con uno spessore massimo di 2-3 mm, composto da un prodotto premiscelato di finissimi granulati di marmo, ossidi e terre coloranti naturali e cemento con additivo di cellulose di origine vegetali.
Può essere trattato con uno strato di resina trasparente per aumentare la durabilità.
Bisogna preparare il sottofondo, pulendo ed eliminando le eventuali parti ammalorate, togliendo la polvere e assicurarsi che non vi sia umidità.
Con stucco adatto si va a preparare la base per rendere la superficie regolare, oppure se il fondo è di nuova realizzazione, si può applicare direttamente un primer sul massetto perfettamente livellato per facilitare l'adesione della resina.
Per la posa su piastrelle esistenti, è consigliabile usare speciali materiali abrasivi che tolgono la patina di lucidatura delle mattonelle migliorando la presa del prodotto.
A sottofondo pronto e asciutto, si procede alla posa in opera della resina mediante un rullo o una spatola:
il rullo si utilizza quando bisogna realizzare una pellicola sottile di resina;
invece, per spessori maggiori si adopera la spatola, ma bisogna avere una certa dimestichezza nel suo uso.
L'essiccazione può variare in base allo spessore del pavimento e alle condizioni climatiche presenti nel momento di posa, che va dalle 48-36 ore per spessori sottili ai 6-7 giorni per uno spessori più grandi.
A pavimento finito e asciutto, si procede con la carteggiatura della superficie in resina per eliminare le eventuali imperfezioni.
L'azienda Colledani, produce particolari resine per pavimenti autolivellanti, spatolati e artistici, con grande resistenza meccanica e al calpestio, impiegate sia per uso civile che commerciale, disponibili in diversi colori e con finitura opaca o lucida, a bassissimo ingiallimento.
I prezzi dei pavimenti sovrapponibili variano in base al materiale usato, i metri quadri da realizzare, la finitura, etc.
Sul mercato italiano sono presenti diverse marche produttrici di pavimenti, ad esempio: Iperceramica, Kerlite Cotto d'este, Lea Ceramiche, Colledani, HDsurface, Kimono, etc.
Attualmente, i costi dei vari tipi di pavimenti sovrapponibili sono:
- pavimento ceramico: il costo può variare dai 20,00 ai 40,00 euro al mq;
- pavimento vinilico dai 8,00 ai 15,00 Euro al mq;
- pavimento vinilico autoadesivo dai 15,00 ai 20,00 Euro al mq;
- pavimento vinilico flottante dai 20,00 ai 40,00 Euro al mq;
- pavimento laminato dai 7,00 ai 20,00 Euro al mq.
I costi si riferiscono al solo prezzo del materiale, al quale bisogna aggiungere il trasporto, movimentazione, i materiali occorrenti per la posa, l'eventuale preparazione del fondo e la manodopera totale.
Per quanto riguarda i costi dei pavimenti in cemento spatolato e resina, non è semplice stabilire un prezzo abbastanza attendibile poiché entrano in gioco vari fattori, come:
- i mq di intervento;
- il tipo di cemento o resina, se autolivellante;
- il grado di finitura;
- l'eventuale rifacimento del sottofondo, etc.
Ad ogni modo, per un pavimento con finitura standard in microtopping su un fondo regolare, il suo costo si aggira intorno a 80,00 euro/mq, mentre, per un pavimento in resina spatolato con finitura semplice circa 70,00 euro/mq, in resina autolivellante 110,00 euro/mq, manodopera inclusa.
I prezzi sono da considerarsi di listino e non tengono conto di eventuali sconti applicabili in fase di contrattazione con fornitori o imprese.
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