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Il gres è un ottimo materiale per i pavimenti per esterni come marciapiedi, balconi, giardini e lastrici solari. Anche quest'anno abbiamo avuto un'ampia rappresentazione delle possibilità che tale materiale ci dà per le pavimentazioni esterne, al Cersaie di Bologna 2018, dove, le aziende italiane e internazionali più importanti del settore hanno presentato le loro nuove collezioni.
IL grès possiede infatti tutti requisiti prestazionali necessari per rimanere a lungo inalterato anche in un ambiente potenzialmente aggressivo:
Le sue notevoli qualità sono dovute alla sua particolare tecnica di produzione.
Il gres è infatti un materiale ceramico molto particolare, ottenuto cuocendo ad altissime temperature (circa 1150-1250 °C) una miscela di sabbia, argilla, argilla bianca (caolino) e feldspato, finemente macinata e successivamente compressa in appositi stampi con la forma dell'elemento finito. Successivamente avviene la cottura, che dà luogo alla cosiddetta ceramizzazione o greificazione, cioè alla fusione del materiale con conseguente riduzione di dimensioni e drastica riduzione della porosità.
Tutte le piastrelle di gres, compreso il gres porcellanato per esterni, si caratterizzano quindi per una superficie estremamente poco porosa, antigraffio, non geliva e molto resistente alle abrasioni.
Il gres per esterni si riconosce inoltre per il suo maggior spessore, tipicamente di 2 cm.
Dal punto di vista estetico, queste piastrelle rispecchiano pienamente le ultime tendenze in fatto di pavimenti moderni: le collezioni delle migliori aziende si distinguono infatti per il loro grande formato, i colori neutri in tinta unita o la sapiente simulazione di materiali di pregio ma assai più delicati.
Nel catalogo di Panaria Ceramica troviamo ad esempio Glance, una linea di severe piastrelle minimaliste in quattro raffinate sfumature di grigio (Pearl, Smoke, Taupe e Coal) e nove formati diversi: particolarmente notevoli sono le lastre quadrate con lato di novanta centimetri, in grado di evocare un pavimento monolitico in resina o battuto di calcestruzzo.
Anche la collezione Horizon prevede quattro nuance in colori neutri ma la superficie si mostra più rustica e corposa, evocando la pietra naturale da sempre utilizzata come pavimentazione esterna: Sunrise (alba) ricorda l'arenaria gialla, Sunset il grigio macigno toscano, Cloud e Storm ,infine, la cupa lava dell'Etna.
Ispirandosi ad atmosfere post industriali, Context ripropone invece la tipica texture del calcestruzzo con aloni e picchiettature tono su tono: la soluzione perfetta per rivestire e pavimentare il patio interno di un loft ricavato in un capannone dismesso.
Non manca ovviamente il gres a effetto legno declinato in ogni possibile variazione: ampie doghe allungate che simulano i tipici pavimenti per esterni dello stile coloniale, formelle quadrate per soluzioni più raffinate o sottili listelli che ricordano una classica pavimentazione in parquet.
Beat, Soul e Mito, tre collezioni dell'azienda Keope, si caratterizzano proprio per l'estrema versalitità dei vari formati, l'ampia palette dei colori con toni sia caldi che freddi ispirati a essenze autoctone o tropicali e infine per la perfetta riproduzione delle venature, dei nodi e perfino dei difetti del legno. Sono possibili varie pose tra cui quella a correre, a scacchiera o a spina di pesce.
Class e Galaxy di Ceramica Rondine sono invece due linee di piastrelle per esterno in gres effetto pietra. La prima riprende fedelmente le pietre naturalmente striate come calcari o marmi beige ricreando sapientemente la tipica superficie irregolarmente venata, mentre la seconda riscopre la rustica imperfezione della pietra spaccata di cava.
Le Ardesie, chiaramente ispirate alle varietà dell'omonima pietra, presentano infine una superficie vistosamente irregolare dall'effetto tridimensionale, tipica degli antichi tetti di lastre scheggiate dal gelo dell'architettura ligure o valdostana.
System L2 di Lea Ceramiche riassume tutte le caratteristiche sopra descritte: si tratta infatti di una linea di mattonelle per esterno appositamente ideate per questa funzione.
Sono disponibili in tre grandi formati (doghe di 30x120 cm, piastrelle rettangolari di 45x90 cm o quadrate col lato di 60 cm) e varie texture: tinta unita con superficie lievemente rugosa nei classici colori neutri sui toni del grigio, con effetto legno o pietra di cava spaccata.
Naturalmente non è possibile trascurare il gres porcellanato carrabile, appositamente studiato come pavimento per garage, rampe di accesso o vere e proprie strade private.
Sebbene non in grado di sopportare il traffico intenso della viabilità urbana, si tratta comunque di un materiale ad altissime prestazioni dalla superficie antiscivolo e un'ottima resistenza ai carichi concentrati e alle vibrazioni prodotte dal passaggio delle automobili.
Anche in questo caso possiamo identificare due trend ben distinti:
Nel primo caso si tratta di una pavimentazione esterna carrabile in lastre di grande formato: la collezione Mystone Gris Fleury20mm di Marazzi ne è un ottimo esempio.
Anche in questo caso il formato è il classico quadrato di 60 cm, disponibile in sei sfumature: biango, beige, grigio, nero e taupe.
Lastricato di Ragno Ceramiche ripropone invece le tipiche pavimentazioni urbane dei centri storici in cubetti di porfido o piccoli blocchi di pietra: sei varianti di colore impreziosite da lievi contrasti di tonalità e una gamma di formati con dimensioni comprese tra 9,5x9,5 e 30x45 cm costituiscono infatti la soluzione perfetta per piste ciclabili o spazi residenziali e commerciali ad alto traffico.
I pavimenti per esterni in gres sono però molto versatili anche nelle modalità di posa e utilizzo.
Ciascuna di queste ha le sue peculiarità e richiede alcune accortezze.
La posa a colla su massetto non pone ovviamente particolari problemi, essendo molto simile all'esecuzione di una comune pavimentazione da interni.
Bisogna però prestare attenzione all'impermeabilizzazione del sostrato e sigillare accuratamente le fughe con uno stucco resistente all'umidità.
Il tipico pacchetto di copertura di un lastrico solare è ad esempio formato da:
La pavimentazione di un marciapiede, di un patio o delle piastrelle da giardino per il bordo di una piscina è molto simile, ma con alcune lievi differenze.
La successione degli strati è la seguente:
In presenza di dislivelli, bordure o piscine, oltre alle normali piastrelle si usano anche pezzi speciali come zoccolini battiscopa, gradini completi di pedata, alzata e gocciolatoio o piccoli tombini e lastre traforate per il deflusso delle acque.
I pavimenti per esterni su ghiaia, erba o sabbia sono del tutto simili tra loro e presentano gli indiscutibili pregi di consentire una posa estremamente veloce e di riposizionare i vari elementi secondo le necessità contingenti: non è infatti previsto l'uso di stucco, colla o cemento.
Per prima cosa occorre segnare con precisione la posizione di ogni lastra: per consentire una corretta permeabilità del terreno e un buon drenaggio delle acque si deve infatti prevedere una fuga di alcuni centimetri tra gli elementi.
Successivamente, si prepara il piano di posa rimuovendo l'erba in corrispondenza di ciascuna lastra, asportando lo strato più superficiale del terreno e predisponendo un adeguato fondo drenante in ghiaia. Ogni pezzo viene quindi semplicemente appoggiato e pressato lievemente per mantenerlo in posizione.
Per l'esecuzione di una pavimentazione giardino sollevata o galleggiante sono stati ideati sistemi di posizionamento e fissaggio come K2 di Ceramiche Keope, che prevede numerosi accessori:
Numerose collezioni dell'azienda sono compatibili con questo sistema, è inoltre possibile scegliere lastre quadrate, rettangolari o di entrambi i formati.
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