Pavimenti in legno decorati e colorati

Tecnica della marmorizzazione su legno

Il legno è uno dei materiali più utilizzati nell'edilizia, dalla sua funzione strutturale a quella decorativa, infatti, viene utilizzato sia per realizzare elementi decorativi come pavimenti e rivestimenti, sia elementi d'arredo dalle forme e dalle funzioni più svariate. Il legno oltre a vantare caratteristiche di bellezza ed eco-sostenibilità, al livello fisico e meccanico è un materiale molto elastico e flessibile, e questo comporta una facilità di lavorazione unica.

Il legno nell'edilizia e nell'architettura dalla più tradizionale alla più moderna si presta e si è sempre prestato a subire modifiche per quanto riguarda il suo aspetto.

Infatti ci sono soluzioni architettoniche e di design che prevedono l'utilizzo del materiale legno allo stato naturale, altre invece che adoperano i colori dipingendo gli elementi di legno e donandogli un aspetto fuori dal comune.

La tecnica della marmorizzazione è una tecnica di pittura molto antica, che è stata utilizzata dall'artista danese Pernille Snedker Hansen, di Snedkerstudio, per lavorare il legno.

Questa tecnica ha origini scandinave e prevede l'utilizzo del legno di pino per la realizzazione di rivestimenti. Le origine della marmorizzazione sono Giapponesi, letteralmente il termine giapponese si traduce con l'arte dell'inchiostro fluttuante.

Anche se il termine porta a pensare esattamente al contrario, in realtà la tecnica della marmorizzazione è molto semplice: per realizzarla bisogna procurarsi un contenitore largo e piatto che verrà riempito d'acqua.

Sul filo dell'acqua dovranno essere posate delle gocce di inchiostro, precedentemente miscelate con una sostanza oleosa che permette la dilatazione della goccia di colore fino a formare una macchia casuale. Per realizzate gli effetti più diversi con le venature più strane e originali, si possono utilizzare differenti colori che intrecciandosi tra loro, creano delle sfumature molto particolari.

L'effetto finale proprio per la presenza di colori differenti e di venature ricorda quello naturale del marmo. Dopo aver fatto tutto questo si posa sulla superficie dell'acqua un foglio di carta, automaticamente il disegno che appare sullo specchio d'acqua si trasferisce al foglio diventando un vero e proprio dipinto.

L'artista Pernille usa la medesima tecnica utilizzando però non un foglio di carta ma un foglio di legno, questi pannelli poi vengono utilizzati come elementi decorativi. La particolarità di questi disegni è che ognuno è differente dall'altro e unico, poiché l'andamento dell'inchiostro misto a questa sostanza oleosa, assume di volta in volta un andamento sempre differente.

Sui pannelli di legno questa cosa si evidenzia, poiché il pannello o l'elemento di legno non è liscio, ma è caratterizzato da numerosi elementi in rilievo che ne caratterizzano la superficie, come le venature o le onde concentriche che sono di tipo naturale e che vengono messe in risalto proprio con l'utilizzo di questi colori. Utilizzando questa tecnica è possibile ottenere superfici esclusive, da utilizzare sia per pavimenti che per pareti.

Ecco come da una semplice pianta di pino si possono ottenere risultati sempre differenti trasformando qualunque interno in un arcobaleno di colori.

I pavimenti e le pannellature sono costituiti da assi di legno che sono realizzate a mano, una per una, e le combinazioni che si possono ottenere, accostandole tra loro, sono infinite.

Il parquet arcobaleno, questo è il nome che gli è stato dato, è stato nominato nel 2011 per il Premio Biennale alla Biennale danese per l'artigianato e il design.

Il legno, un materiale atossico, ecologico resistente e creativo

L'architettura moderna però ci offre anche altre possibilità per realizzare parquet e pavimenti in legno colorati capaci di donare quel tocco di unicità agli ambienti. Un'azienda leader nel settore è la TABU, che si differenzia dalle altre per la realizzazione di pavimenti in parquet originali e unici, che vengono realizzati utilizzando il legno multilaminare che è appunto ecologico, atossico, resistente, tinto in tutto lo spessore.

I parquet TABU uniscono le caratteristiche di un parquet tradizionale ai vantaggi del legno multi laminare, ovvero una migliore esecuzione in tempi brevi, poiché semplici da posare in opera, ma allo stesso tempo una maggiore densità e resistenza e manutenzione molto semplice.

Questo tipo di pavimento è carteggiabile e riverniciabile, si può posare su nuove solette, vecchi pavimenti o moquette preesistenti. Il legno multilaminare si chiama così perché appunto è costituito da molte lamine sottili di varie specie legnose che, dopo essere state colorate singolarmente, vengono impaginate ed assemblate, in questo modo è possibile ottenere infinite texture differenti.

Per realizzare queste lamine, il legno viene trattato in modo da eliminare tutte le sostanze nocive e rendere il legno non attaccabile dai parassiti. I coloranti impiegati per la tintura del legno sono reperiti da produttori selezionati che operano nel rispetto sia dell'ambiente, sia delle leggi vigenti in materia di tossicità.

La possibilità quindi di colorare i listelli in legno che costituiscono il parquet, permette di ottenere le soluzioni più stravaganti in termini di rivestimenti, parliamo quindi talvolta di disegni già prefissati dall'azienda o disegni anche ideati e proposti dallo stesso committente che in questo modo potrà lasciare ampio spazio alla sua fantasia.

Il parquet multilaminare differente dal parquet classico per tutte le sue caratteristiche in realtà è soggetto alle stesse tecniche di manutenzione.
Lo strato verniciante, pur avendo caratteristiche di durezza e resistenza ottimali è sensibile all'azione sia di agenti chimici come ad esempio gli acidi, sia di agenti fisici come sassolini sotto le scarpe, oggetti appuntiti, mobili trascinati.

Le tinte scure di parquet tenderanno a rendere più evidenti questi segni rispetto a tinte chiare. Per proteggerlo da tutti questi agenti almeno in parte è consigliabile applicare sulla superficie del pavimenti uno strato di cera. Le cere da usare possono essere di due tipi.
La cera idrosolubile metallizzata dovrà essere stesa una prima volta con uno straccio non eccessivamente bagnato, quindi diluita in una percentuale di acqua pari circa al 60-70%.
In seguito, secondo necessità, si dovrà pulire il parquet con straccio umido di una soluzione acqua 90% e cera idrosolubile 10%.
L'altra tipologia è la cera non siliconica.
Questa è molto più densa della precedente e va stesa a parquet asciutto, con uno straccio di lana o attraverso l'uso della lucidatrice.