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In maniera simile ai pavimenti radianti caldi, in grado di soddisfare le esigenze di riscaldamento e la sempre piu' pressante esigenza di riduzione della spesa energetica degli edifici, si stanno diffondendo nei nuovi edifici, che contemplano la casa ideale a spesa energetica zero, i pavimenti radianti freddi.
Perfettamente integrati sotto ad ogni tipo di pavimento, compresi quelli in parquet, offrono gli stessi vantaggi e comfort dei pannelli radianti caldi a pavimento, tra essi: impatto estetico nullo sull'arredamento delle case; ingombro zero, che massimizza lo spazio utilizzabile in casa; sensazione di benessere diffusa dovuta alla distribuzione uniforme dell'energia termica; assenza di ventilazione negli ambienti con conseguente assenza di movimento di pulviscolo fastidioso per molte persone; elevata silenziosità anche durante le fasi di accensione e di spegnimento, fasi spesso critiche per altri tipi di impianti.
L'incremento dei costi delle materie prime negli ultimi anni ha contribuito alla diffusione dei pannelli radianti, costituti da tubazioni generalmente in multistrato formato da alluminio e polietilene, binomio che coniuga le caratteristiche di resistenza meccanica ed isolamento termico.
Le tubazioni generalmente distribuite a spirale o serpentine su dei pannelli di materiale isolante, sono fissate con particolari tasselli appartenenti ai pannelli, con quest'ultimi che si sistemano al di sopra del massetto che ricopre le tubazioni idriche e quelle elettriche a servizio dell'appartamento, senza dimenticare che un opportuno strato di isolante sottostante i pannelli evita le dispersioni termiche verso il basso.
Le serpentine sono distribuite a circuiti nei vari ambienti e fanno capo ad uno o più collettori dai quali le stesse si diramano, con l'accortezza di prevedere, per gli ambienti che hanno superfici che raggiungono circa trenta metri quadri, la presenza di almeno due circuiti.
Se l'edificio da climatizzare ha una superficie particolarmente estesa, oltre i cento metri quadri, è opportuno prevedere più collettori secondari dai quali partono i circuiti a serpentine per i vari ambienti, collettori facenti capo ad un collettore principale posto in prossimità del generatore termico, generalmente un chiller.
Il vero elemento radiante è costituito dal massetto realizzato al di sopra del pannelli che contengono le tubazioni, massetto realizzato in cemento al quale sono aggiunti degli additivi finalizzati a migliorarne le caratteristiche di irraggiamento.
Per salvaguardare l'integrità del massetto radiante, in corrispondenza delle porte che separano i vari ambienti devono essere posati, nello stesso massetto, dei separatori o setti che suddividono il massetto radiante in più massetti.
All'interno delle tubazioni fluisce l'acqua fredda, con una temperatura in mandata di circa 18 °C, compatibilmente con le esigenze ed i vincoli termici dell'edificio, degli occupanti e della regione geografica nella quale si trova l'edificio; far circolare acqua a temperature troppo fredde potrebbe creare problemi di condensa, dovuti alla temperatura del massetto inferiore o uguale a quella di rugiada dell'acqua.
Infatti, nella pratica l'aspetto più delicato degli impianti a pannelli radianti freddi è proprio la probabile formazione di condensa in prossimità del pavimento, fatto che costituisce anche un limite per questo tipo di impianti; tale limite può essere superato con l'utilizzo di un altro impianto che può accompagnare l'impianto a pannelli radianti freddi: l'impianto deumidificatore.
Un impianto deumidificatore, con un sistema di canali generalmente in poliuretano, di diffusori di immissione aria e con delle bocchette di ripresa aria nei vari ambienti della casa, può contribuire significativamente a ridurre l'umidità presente nell'aria, soprattutto quando l'umidità raggiunge valori particolarmente elevati durante la stagione estiva.
La realizzazione di un impianto deumidificatore costituisce un ulteriore costo per ottenere il freddo dal pavimento e spesso incontra difficoltà di realizzazione, come l'impossibilità di utilizzare il controsoffitto per l'allocazione degli stessi canali o l'assenza del controsoffitto, con il conseguente impatto estetico dei canali sull'arredo della casa.
Il costo dell'impianto di deumidificazione deve essere valutato in fase di stima dei costi degli impianti confrontandolo con i vantaggi economici di un impianto a pannelli radianti quali: la possibilità di utilizzare macchine particolarmente prestanti in termini di consumi e basate su tecnologie ecosostenibili, una manutenzione pressoché nulla e la naturale inerzia termica delle superfici radianti che consentono di ridurre le spese di consumo del generatore termico.
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