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Il rumore domestico costituisce una delle criticità più rilevanti riscontrate nelle unità abitative, in particolare nei condomìni, dove la presenza di strutture condivise facilita la propagazione dei suoni tra gli ambienti.
Pavimento flottante antivibrazione in legno - Unsplash
I rumori da calpestio, gli urti e le vibrazioni che si propagano attraverso le solette e le pareti possono infatti compromettere la qualità della vita quotidiana, creando stress, insonnia e, non di rado, anche conflitti tra vicini.
Per prevenire questo problema, è possibile scegliere di posare i pavimenti flottanti antivibrazione, dotati di una tecnologia progettata per interrompere la trasmissione diretta delle onde sonore e garantire così, ambienti più silenziosi e confortevoli.
Questi sistemi si basano su un principio molto semplice: separare fisicamente il pavimento dalla struttura portante, in modo da creare uno strato elastico che assorbe vibrazioni e rumori da impatto.
Il risultato è un isolamento acustico efficace, adatto sia a nuove costruzioni che a interventi di ristrutturazione.
Il funzionamento del pavimento flottante antivibrazione si basa sul disaccoppiamento meccanico tra la soletta e il massetto, ottenuto grazie a strati elastici e materiali antivibranti.
Pavimento flottante antivibrazione in gres - Unsplash
In pratica, il sistema si compone di più livelli, ciascuno con una funzione specifica:
Questo metodo di posa crea una camera di disaccoppiamento acustico, ossia, una sorta di cuscinetto isolante che impedisce al rumore da impatto di propagarsi nella struttura.
Le vibrazioni generate dal calpestio vengono assorbite e dissipate dallo strato elastico, evitando che si trasmettano ai piani sottostanti o alle pareti adiacenti.
Installare un pavimento flottante antivibrazione comporta una serie di vantaggi concreti, sia per quanto riguarda le prestazioni acustiche complessive, sia per ciò che concerne il comfort abitativo.
Pavimento flottante in gres porcellanato - Unsplash
Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche più rilevanti di questa tipologia di pavimentazione.
Il primo e più evidente beneficio dei pavimenti flottanti antivibrazione è l’abbattimento delle trasmissioni acustiche per via strutturale, cioè, dei rumori generati da passi, urti o trascinamenti di oggetti.
Gli interventi ben progettati possono ridurre il livello di rumore fino a 20-25 dB, rendendo gli ambienti notevolmente più silenziosi.
Un ambiente isolato acusticamente favorisce il benessere psicofisico delle persone che lo abitano, migliorando la concentrazione e la qualità del sonno.
I pavimenti flottanti non impongono vincoli di design: è possibile installare qualsiasi tipo di finitura, dal parquet alle piastrelle in gres porcellanato, senza limitazioni estetiche.
Uno dei più grandi vantaggi di questa tipologia di pavimentazione è la compatibilità con i sistemi di riscaldamento o raffrescamento a pavimento.
Lo spazio tra massetto e struttura, infatti, consente di alloggiare le serpentine, mantenendo al tempo stesso ottime prestazioni acustiche.
I materiali antivibranti di qualità, come le gomme riciclate o le fibre minerali, offrono prestazioni costanti nel tempo.
Spesso, derivano da processi di recupero sostenibili, pertanto sono ideali anche per chi cerca soluzioni che promuovano la sostenibilità ambientale.
I pavimenti flottanti antivibrazione trovano impiego in una vasta gamma di contesti, sia residenziali che professionali.
Pavimento flottante antivibrazione con finitura in pietra - Unsplash
Ecco quali sono alcuni dei luoghi in cui è più conveniente posare questi supporti:
In linea generale, il pavimento flottante rappresenta una soluzione tecnica versatile che eleva gli standard qualitativi degli edifici e riduce il rischio di contenziosi legati al rumore.
In Italia, i requisiti acustici passivi degli edifici sono stabiliti dal DPCM 5 dicembre 1997, che definisce i limiti di rumorosità per ciascuna categoria di edificio.
Per le abitazioni civili, il valore limite del livello di rumore da calpestio normalizzato deve essere pari o inferiore a 63 dB.
I pavimenti flottanti rientrano tra le soluzioni più efficaci per raggiungere questi obiettivi.
I prodotti in commercio devono essere certificati secondo la norma UNI EN ISO 10140, che stabilisce le modalità di prova per la misurazione dell’isolamento acustico in laboratorio.
Inoltre, il D.Lgs. 42/2017 e il Decreto CAM Edilizia 2022 promuovono l’impiego di materiali isolanti ecocompatibili, incentivando l’uso di prodotti a basso impatto ambientale anche in ambito acustico.
Il costo totale di un pavimento flottante antivibrazione dipende da vari fattori, tra cui la tipologia dei materiali di fabbricazione, lo spessore del pacchetto isolante, la complessità dell’intervento e la finitura superficiale scelta.
Indicativamente:
Considerando i benefici in termini di comfort acustico, durabilità e valore immobiliare, si tratta di un investimento conveniente.
Una volta realizzato correttamente, il pavimento flottante non richiede interventi di manutenzione straordinaria.
Pavimentazione flottante antirumore in PVC - Unsplash
L’efficacia del sistema dipende soprattutto da due fattori chiave:
Durante la realizzazione, è fondamentale:
Per questo motivo, per la posa in opera di tali supporti, è essenziale rivolgersi a professionisti specializzati in acustica edilizia, capaci di garantire un’esecuzione a regola d’arte.
Come ogni tecnologia edilizia, anche i pavimenti flottanti antivibrazione presentano alcuni aspetti critici da valutare attentamente, come ad esempio:
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