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La parete attrezzata rappresenta la soluzione tutta moderna come concept compositivo per racchiudere in un'unica struttura varie funzioni che normalmente venivano e vengono tuttora assolte da diverse tipologie di mobili.
A prescindere, infatti, dallo stile adottato per l'arredamento di un'abitazione, quindi sia esso classico, minimal o contemporaneo, è sempre possibile decidere se scegliere mobili singoli ciascuno con una propria funzione oppure un'unica struttura che comprenda varie funzioni.
Non si tratta solo di scelte dettate da preferenze di natura estetica, in quanto molto spesso sono proprio gli spazi a disposizione a influenzare in un senso o nell'altro, nella ricerca di un tipo di arredamento il più razionale possibile.
Resta inteso che comunque le due tipologie possono coesistere, senza per questo risultare incoerenti, soprattutto quando l'ambiente giorno è suddiviso in spazi funzionali diversi.
È quello che accade nella soluzione progettuale tema di questo articolo.
Ci troviamo di fronte a una soluzione planimetrica abbastanza comune: in una palazzina di due piani serviti da una scala interna il primo piano, il cosiddetto piano nobile, è diviso equamente nelle due zone, giorno e notte, poste in pianta a sinistra e a destra della linea virtuale definita dal corpo scala.
La distribuzione degli spazi con la conseguente conformazione bloccata in pianta e in alzato è stata dettata soprattutto da alcuni, importanti, vincoli legati all'ubicazione della costruzione in una zona ad alto rischio sismico.
A una prima analisi dell'impianto planimetrico saltava subito all'occhio la difficoltà di stabilire dei percorsi facili tra i vari ambienti. Una volta arrivati all'ultimo pianerottolo, infatti, si poteva scegliere se accedere direttamente dalla cucina oppure dal piccolo disimpegno su cui si affacciavano gli ingressi alla zona notte e all'ambiente soggiorno/pranzo.
La principale incongruenza stava proprio nella mancanza di collegamento diretto tra la cucina e la zona pranzo, anche se le dimensioni della cucina stessa, oltre a permettere di avere un comodo ripostiglio a disposizione, prevedevano la presenza del tavolo, per cui l'autonomia per il momento dei pasti era assicurata.
Troppo elaborato, però, risultava il percorso tra cucina e zona pranzo in caso di pranzi con ospiti. Senza contare l'eccessivo numero di porte a interrompere i percorsi tra un ambiente e l'altro, con conseguente spreco di spazi.
Tenuti fissi alcuni vincoli strutturali, sono state eliminate le pareti che disegnavano in pianta gli spazi dedicati al ripostiglio e al disimpegno, in modo da recuperare l'accesso diretto alla zona pranzo sia dalla cucina sia dall'entrata principale.
Recuperati così percorsi senz'altro più fluidi e funzionali, si è deciso di creare dei filtri leggeri per separare l'ingresso vero e proprio dall'ambiente living più grande. La scelta di una tipologia di parete attrezzata bifacciale, chiusa nella parte inferiore, è sembrata la più razionale e indicata allo scopo.
Su esplicita richiesta dei committenti, lo stile dell'arredamento di tutta l'abitazione è classico, in legno, con qualche inserimento moderno per stemperare un po' l'effetto finale austero che una eccessiva presenza di legno scuro poteva creare. Il legno scelto, infatti, è il noce tinto scuro leggermente anticato nella finitura.
Poiché una delle due pareti, la più grande, è una vera e propria parete divisoria, si è scelto di realizzarla a tutta altezza, tanto che il cappello finale, ovvero l'ultimo mensolone a chiusura della composizione, arriva fino al soffitto e ha uno spessore più accentuato con una cornice decorativa e alcuni faretti incassati a disegnare una sorta di soffitto luminoso.
Per alleggerire ulteriormente l'ambiente, è stato inserito il vetro, nella finitura molata, sia per realizzare le ante degli elementi chiusi, sia per realizzare le mensole della seconda parete, quella più piccola che fa da schermo tra zona pranzo e cucina.
A proposito di quest'ultimo elemento, aggiungo che è stato realizzato con la base chiusa da ante curve con apertura bifacciale e funge da mobile bar.
La linea curva ricorre spesso nel design di tutta la composizione: nel disegno delle ante, delle mensole in vetro del mobile bar, nelle mensole in legno della parete in legno più grande e nelle ante della vetrina singola nella zona pranzo.
L'intero arredamento della zona giorno soddisfa l'impostazione mista di cui si parlava in precedenza: parete attrezzata multifunzione insieme a elementi d'arredo singoli.
Nella zona dell'ambiente dedicata al pranzo, infatti, oltre al tavolo quadrato in legno e vetro, sono stati inseriti degli elementi classici contenitivi, ovvero una vetrina e una credenza.
Il divano ha una linea moderna, così come il camino a parete.
Si tratta, a proposito di quest'ultimo, di una realizzazione del rivestimento in marmo da parte di un artigiano locale su mio disegno, mentre il corpo principale del camino è un monoblocco chiuso in ghisa dell'azienda francese Supra, la prima società che, nel 1974, ha ideato e prodotto il focolare chiuso a combustione controllata.
La parete attrezzata è stata realizzata dall'azienda toscana Bucalossi Nello che fornisce arredi su misura secondo varie linee produttive industriali ma dalla forte connotazione artigianale.
Le diverse linee seguono design diversi a seconda delle esigenze, potendo contare su una gamma di finiture molto varia, sempre su base legno, che rimane il materiale principe utilizzato in azienda.
Tutto il processo produttivo rimane all'interno per una qualità esclusivamente Made in Italy.
Questa impostazione ha permesso di scegliere un prodotto per l'intera composizione della parete attrezzata che, benché realizzata su disegno, ha sfruttato componenti modulari sia per abbattere i costi eccessivi di un lavoro completamente di falegnameria, sia per permettere eventuali completamenti o restyling futuri, senza per questo rinunciare alla qualità e alla caratteristica di un lavoro artigianale.
La profondità degli elementi della parete più grande è di circa 32 cm nella parte appoggiata alla parete del camino e di circa 40 cm nella parte posta ad angolo.
La maggiore profondità è dovuta alla natura bifacciale di questo elemento che ha quindi due ante opposte tra loro che si aprono, permettendo un più comodo utilizzo di questa base contenitiva.
La stessa profondità minima si ha nel mobile più basso con le mensole in vetro poiché, oltre a essere bifacciale, questa base ha anche le ante curve.
I moduli delle ante in vetro della parete attrezzata sono di circa 48 cm di larghezza, con una lavorazione all'inglese che, seppure discreta, arricchisce il design classico senza appesantirne l'effetto finale.
Pareti attrezzate, librerie ed interpareti su misura ecocompatibili anche a Roma e provincia, segnaliamo la ditta Arredi E Mobili che vi seguirà dalla progettazione al montaggio finale.
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