Orto verticale a Milano

La passione per gli orti, si sa, ha contagiato tantissime persone che abitano nelle grandi metropoli e che, non avendo un pezzetto di terreno da adibire
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La passione per gli orti, si sa, ha contagiato tantissime persone che abitano nelle grandi metropoli e che, non avendo un pezzetto di terreno da adibire a questo scopo, si servono di quel poco spazio che può offrire un terrazzo o un balcone.

Non è immune da questo trend Milano, dove si calcola che i mini-orti diffusi in città siano circa 470.000. Una passione che ha contagiato non solo anziani e pensionati, ma anche persone molto giovani.


Del resto si tratta di un'attività che fa bene alla salute, perché invita a consumare prodotti coltivati biologicamente, al portafogli, perché permette di risparmiare, e alla socialità, se è un'attività che si svolge con altre persone.

Il Comune di Milano ha voluto ancor più assecondare questa passione, grazie ad una collaborazione con Peugeot Italia, Fondazione Aem, e con un progetto realizzato dallo Studio De Ponte con l'azienda Verde Profilo, che ha portato alla creazione, nel centralissimo Largo dei Bersaglieri, del primo orto verticale, lanciato con lo slogan Milano semina il futuro.


L'orto verticale di Peugeot, che ha legato l'iniziativa al lancio di iOn, la prima auto elettrica al 100% della Casa del Leone, è una sorta di green box dove i cittadini potranno veder crescere l'insalata, i pomodori, i peperoni, le bietole, e tutti gli altri ortaggi di stagione.

All'interno di una struttura in legno sono contenuti dei telai in acciaio imbullonati a terra con una serie di pioli dove vengono posizionati i vasi con le piante.

Le vaschette, in lamiera metallica verniciata di verde, si trovano a 10 cm di distanza l'una dall'altro, in modo da formare una parete uniforme.

Ogni telaio ha un proprio impianto di irrigazione programmabile, secondo le necessità d'acqua della specie piantumata.

La disposizione delle piante segue le loro esigenze: così nella parte alta verranno disposte le piante che prediligono un clima caldo e secco, al centro e in basso, quelle che hanno bisogno di acqua e di umidità.

Quindi nella parte alta si possono osservare insalata, cicoria, basilico, pomodoro, fragole e peperoni, mentre alla base, invece, crescono piantine di ribes, mirtilli, more.

Il resto dell'installazione ospita piante da frutto come il ciliegio, il pesco, il melo e il pero.

La produzione dell'orto di iOn è tutta destinata ad alimentare le mense scolastiche della città e gran parte delle attività programmate sono rivolte ai bambini.

Ma tutto il progetto è pensato in un'ottica ecosostenibile: i materiali utilizzati sono in grado di trattenere le polveri sottili presenti in atmosfera, fornendo un importante assorbimento di CO2 e la struttura stessa diventa un elemento di arredo green nel panorama urbano.
Le pareti sono poi composte da un substrato in grado di assorbire una quantità d'acqua fino a 20 volte il loro peso, permettendone quindi un grande risparmio.

Poiché l'installazione è di carattere mobile, nel corso dell'estate verrà spostata nei Giardini Montanelli di via Palestro.

Così l'Orto verticale di Milano si andrà ad aggiungere alle oltre 400 esperienze di Urban Gardening diffuse, secondo Coldiretti, in giro per la Penisola e che coprono, complessivamente, una superficie di 28 ettari di terreno.

La casa automobilistica transalpina ha però riservato altre iniziative verdi per il capoluogo lombardo: a pochi giorni dall'orto verticale, infatti, sono stati presentati due Muri Verdi, in Corso di Porta Ticinese e in via San Marco, in grado di sviluppare l'efficienza energetica degli edifici su cui si sviluppano.

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