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In inverno il problema degli odori di cucina diventa molto più evidente rispetto alle altre stagioni.
I fattori determinanti sono: finestre chiuse per proteggersi dal freddo esterno, ricambi d'aria ridotti e ambienti riscaldati.
Questo mix di condizioni fa sì che i vapori, i fumi e i profumi persistano più a lungo nell'ambiente.
Ventilazione cucina per odori persistenti in inverno - FABER
Quando cuciniamo, soprattutto piatti particolarmente aromatici come fritti, soffritti, pesce o carne alla griglia, le particelle odorose si diffondono rapidamente e si depositano su tessuti, superfici e ambienti adiacenti.
In estate aprire la finestra risolve quasi tutto in pochi minuti, ma in inverno non è così semplice.
Il freddo scoraggia l'aerazione spontanea e spesso le cucine non sono isolate dal resto della casa, soprattutto negli open space moderni.
Senza controllare il flusso dell'aria, i cattivi odori della cucina finiscono facilmente in soggiorno, corridoio e perfino nelle camere da letto.
Tutto ciò è facilmente risolvibile adottando alcuni accorgimenti mirati che riescono a ridurre drasticamente la diffusione degli odori senza dover aprire continuamente le finestre o installare apparecchiature costose in cucina.
La ventilazione della cucina resta fondamentale, ma in inverno deve essere fatta in modo intelligente.
Ad esempio, aprire la finestra della cucina mentre le pentole sono sul fuoco non è la soluzione migliore.
Infatti, i vapori caldi tendono comunque a salire e diffondersi negli altri ambienti.
Aprire le finestre nel momento giusto per la fuoriuscita degli odori di cucina - Filtrocappa.it
Pertanto, risulta molto più efficace aerare subito dopo la cottura, perché in questa fase la maggior parte degli odori è stata prodotta.
Como mostra l'immagine sopra di Filtrocappa.it, una finestra completamente aperta durante 3–5 minuti, è più utile di una finestra mantenuta socchiusa per mezz'ora.
L'aria fredda esterna entra velocemente, spinge verso l'alto i vapori residui e li elimina in pochissimo tempo.
Il ricambio è rapido e la temperatura della casa non scende in modo significativo.
La cappa aspirante è lo strumento più potente per gestire gli odori, ma molti la usano in modo non corretto.
Per essere veramente efficace, la cappa deve essere accesa almeno due minuti prima di iniziare a cucinare.
In questo modo, crea già il flusso d'aria necessario per catturare vapori e particelle oleose.
L'azienda Faber SpA propone la cappa aspirante modello VRT BK A60 2LS con finitura in vetro e classe energetica A.
Usare adeguatamente la cappa aspirante è il must have per eliminare gli odori - FABER
Un errore frequente è spegnerla appena il piatto è pronto, infatti, la cappa dovrebbe restare accesa almeno cinque minuti dopo la fine della cottura, per consentire l'aspirazione degli odori residui.
Anche la manutenzione fa la differenza: un filtro sporco riduce notevolmente l'efficienza, mentre un filtro carbone saturo non assorbe più gli odori.
Avere una cappa accesa ma non performante equivale quasi a non averla affatto.
Può sembrare banale, ma chiudere la porta della cucina (ove presente) è uno dei modi più efficaci per contenere i vapori.
Contemporaneamente, lasciare socchiusa la porta del corridoio o della zona notte impedisce all'aria calda e aromatica di raggiungere le camere da letto.
Pannelli divisori sospesi - Amazon
Negli open space, dove le porte non ci sono, è utile creare piccole barriere temporanee: tende leggere, pannelli mobili, schermature sono utili quando si cucina in modalità intensa.
Gli odori si diffondono più facilmente negli ambienti umidi.
Un'umidità elevata intrappola le particelle odorose e le fa depositare su tessuti, tende e imbottiti molto più rapidamente.
Ridurre l'umidità durante la cottura significa ridurre l'adesione degli odori alle superfici.
Condensa e umidità nell'ambiente favoriscono il propagarsi degli odori di cucina - Getty Images
Azionare la cappa è il primo passo, ma anche coprire le pentole, asciugare rapidamente eventuale condensa e aerare dopo aver cucinato contribuisce a mantenere un microclima più favorevole.
I tessuti sono i primi a catturare e trattenere gli odori: tende, cuscini del divano, copridivani, tovaglie e tappeti.
In inverno, quando si cucinano cibi più ricchi e aromatici, è utile adottare le seguenti precauzioni:
Sono piccole accortezze, ma evitano che gli odori si depositino nei materiali più assorbenti.
Alcune tipologie di cottura generano più odori di altre: fritture, soffritti intensi, cotture alla griglia o arrosti in padella producono molti vapori.
Quando possibile, è consigliabile optare per metodi di cottura più asciutti.
Cucinare al forno genera meno odori nell'ambiente - Getty Images
La cottura al forno, per esempio, tende a rilasciare meno odori nell'ambiente.
La cottura a vapore genera vapore acqueo ma pochissimi residui aromatici.
Ovviamente non si può cambiare metodo per ogni ricetta, ma alternare cotture più leggere nelle settimane più fredde aiuta a contenere gli odori in modo naturale.
Evitare che gli odori di cucina si diffondano nel resto dell'abitazione in inverno, è possibile senza dover tenere le finestre aperte per ore o ricorrere a deumidificatori.
Basta seguire questi semplici accorgimenti:
Ridurre il persistere in casa degli odori di cucina, è possibile anche in inverno - FABER
In questo modo, sarà possibile mantenere cucina e soggiorno più freschi e accoglienti, anche durante le preparazioni più intense.
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