Avviata una fase sperimentale per la nuova procedura di iscrizione in Catasto di immobili di nuova costruzione.
Con la Circolare 1/2009 dell'08/05/09, l'Agenzia del Territorio ha dato l'avvio alla fase sperimentale di una nuova procedura riguardante l'accatastamento di nuove unità immobiliari.
In particolare il provvedimento riguarda la prima iscrizione in Catasto di immobili di nuova costruzione e quindi il cambiamento di stato da terreno a immobile urbano.
Questo metodo rappresenta il primo passo concreto verso l'unificazione dei sistemi da impiegare per l'accatastamento di nuovi immobili.
Infatti, attualmente, sono previste due procedure affiancate: da un lato l'aggiornamento cartografico del nuovo stato al Catasto Terreni, che viene eseguito da un professionista mediante il software Pregeo; dall'altro l'inserimento della nuova particella nel Catasto Edilizio Urbano mediante il software Docfa.
Non essendoci continuità tra le due procedure, il controllo sulle intestazioni avviene ancora manualmente da parte del personale degli uffici provinciali, provocando spesso un disallineamento tra i dati presenti in Catasto Terreni e quelli in Catasto Edilizio Urbano.
Per la gestione di questo disallineamento era già in sperimentazione in 17 uffici provinciali una procedura da gestire con il software Pregeo 10 da estendere, prima facoltativamente e poi obbligatoriamente, nel resto d'Italia.
Dall' 11 maggio scorso, poi, l'introduzione del nuovo iter procedurale, descritto nella Circolare e da attuare mediante il programma già in uso Pregeo 10, è in fase di sperimentazione nelle province di Siena, Como, Rieti, Isernia e Rimini.
Questa prima fase, avviata in accordo con gli Ordini e i Collegi professionali, si è resa necessaria a causa dei complessi procedimenti informatici, al fine di individuare eventuali elementi migliorativi prima di essere estesa e diventare obbligatoria su tutto il territorio nazionale.
Di fatto avverrà che la particella di terreno su cui è stato edificato l'immobile verrà individuata con un nuovo numero e trasferita alla partita speciale 1, Area di enti urbani e promiscui.
La particella verrà poi iscritta con lo stesso numero e lo stesso intestatario al Catasto Edilizio Urbano, indicandola come nuova tipologia immobiliare transitoria e individuandola in categoria F6, fabbricato in attesa di dichiarazione.
Al momento della dichiarazione al Catasto Edilizio Urbano, questo numero verrà soppresso e saranno costituite le diverse unità immobiliari comprese nel fabbricato, ciascuna contraddistinta con il proprio subalterno di particella.
Nel caso si tratti di una sola unità immobiliare, sarà confermato l'identificativo (privo di subalterno) attribuito all'immobile F6.