Edilizia prefabbricata abitativa

Emergenza abitativa e nuovi sistemi costruttivi

Già da alcuni anni, le vicende tragiche del terremoto in Abruzzo e soprattutto il modo in cui si è affrontata l'emergenza abitativa delle popolazioni colpite dal sisma, hanno posto all'attenzione dell'opinione pubblica i nuovi sistemi costruttivi prefabbricati.

Negli anni passati, in particolare nel periodo post terremoto dell'Irpinia del 1980, era consuetudine associare il concetto di prefabbricazione a uso abitativo all'alienazione e al disagio sociale, ben tenendo presente la pessima qualità progettuale e realizzativa di tanti quartieri costruiti con i vecchi sistemi edilizi, caratterizzati ancora dalla mediocrità tipologica ereditata dalle teorie sulla prefabbricazione dei paesi che componevano il blocco sovietico.Questi, facevano ricorso alla cosiddetta prefabbricazione pesante per la realizzazione di tanti quartieri abitativi costruiti nel dopoguerra.

Edilizia prefabbricata per le abitazioni

Con una corretta e ben studiata progettazione architettonica di base, anche gli edifici multipiano prefabbricati possono essere piacevoli e accoglienti, aggiungendo questa indubbia qualità alla velocità di realizzazione e all'economicità delle realizzazioni, se comparate all'edilizia corrente.

In particolare, si è posta l'attenzione sul fatto che la prefabbricazione può essere realizzata con sistemi edilizi differenti, separando l'aspetto strutturale puro (dove vengono utilizzati tanto sistemi in CLS quanto in carpenteria metallica o carpenteria lignea) da quello delle partizioni interne e delle finiture, dove la quantità e qualità di prodotti disponibili permette ottimi risultati finali, sotto tanti punti di vista non inferiori a quanto ottenibile con i sistemi realizzati in corso d'opera.

Con ll'utilizzo delle strutture portanti in carpenteria lignea, si è realizzato probabilmente il primo vero intervento di grandi dimensioni nel nostro paese, vista la ritrosia culturale italiana verso questo sistema costruttivo che invece ha larghissima diffusione e consenso nei paesi del Nord Europa.

Soprattutto in Scandinavia, nonché nei paesi anglosassoni e negli U.S.A., dove tuttora, sebbene non necessariamente per edifici multipiano, i grossi insediamenti di villette a schiera tipiche dei sobborghi residenziali delle grandi città, ancora si realizzano completamente in legno, con la tecnica cosiddetta del balloon frame.

Edilizia prefabbricata: le offerte sul mercato

Del resto anche in Italia, fino a oggi, l'offerta commerciale relativa ad abitazioni prefabbricate è stata maggiormente concentrata sui manufatti, mediamente a uno o due livelli, spesso destinati a una clientela certamente non assimilabile a quella che necessita del cosiddetto housing sociale. Da questo punto di vista, ad esempio, possiamo citare la ditta WolfHaus, finora con un catalogo di soluzioni abitative principalmente di edifici in legno per residenze mono o bifamiliari e a schiera.

La Wolfhaus ha ampliato le proprie competenze produttive realizzando un edificio per un condominio, costruito a Vipiteno, con un massimo di tre livelli fuoriterra, competenza riversata e perfezionata con la propria partecipazione alla ricostruzione in Abruzzo.

È evidente che questa esperienza può avere importanti implicazioni sul futuro delle costruzioni nel nostro Paese perché, nonostante la crisi galoppante di tutta l'economia e l'esplosione della bolla speculativa del mercato immobiliare, non si è fermata la fame di abitazioni in tutto il territorio nazionale.

Questa istanza è stata raccolta, a quanto pare, da una delle principali imprese costruttrici di prefabbricati, la RDB.L'azienda ha lanciato un nuovo sistema industrializzato integrato per l'edilizia abitativa, denominato Rdb Casa.Il sistema è caratterizzato da flessibilità di utilizzo e organizzazione degli spazi, accoppiata a qualità architettonica generale, grazie a un interessante progetto tipologico-costruttivo dello studio Caputo Partnership di Milano che permetterà di realizzare edifici fino a 10 livelli fuoriterra.

L'obiettivo di RDB Casa, per lo sviluppo e la commercializzazione del quale è stata creata una apposita società omonima, è quello di inserirsi con decisione in un nuovo segmento di mercato, quello creato dalla sempre più ampia emergenza abitativa:

Questa richiede risposte brevi, anche e soprattutto in materia di realizzazione degli interventi, con un prodotto che permetterà di creare appartamenti ad alto risparmio energetico (in classe A), in 5 tipologie di dimensioni varianti da un minimo di 40 mq fino a un massimo di 120 mq di superficie.

I costi di realizzazione sono decisamente più bassi di quelli dell'edilizia corrente e i tempi di realizzazione sono fino al 40% inferiori a quelli di esecuzione tradizionali.

Sarà interessante vedere come le altre imprese del settore dei prefabbricati raccoglieranno questa nuova e interessante sfida commerciale e produttiva, generando un confronto da cui può trarre giovamento la qualità architettonica generale dei prodotti nonché il mercato delle abitazioni.