Il chiudiporta permette di limitare le dispersioni termiche e di tenere sotto controllo ingresso e uscita degli animali domestici anche nei passaggi usati di frequente.
Montare un chiudiporta
L'esigenza di montare un chiudiporta nasce dalla necessità di tenere chiusa una porta di ingresso, anche se vi è un passaggio di persone piuttosto frequente. In questo modo si impedisce al freddo di entrare in un androne o in una stanza. Un chiudiporta, tuttavia, può essere utile anche per impedire agli animali domestici di uscire o entrare.
1) I chiudiporta che si acquistano sono sempre dotati di una guida di foratura. Posizionate la guida in modo che la traccia che vi è stampata coincida col bordo superiore della porta. Posizionate la punta del trapano sui punti indicati dalla guida e praticate i fori necessari all'installazione del chiudiporta.
2) Avvitate il chiudiporta nei fori appena praticati e controllate che la testa del meccanismo sporga dalla porta e sia perfettamente orizzontale.
3) Dopo aver fissato il braccio allungabile alla cornice superiore, regolatene la lunghezza agendo sulla vite della parte mobile.
4) Quando il braccio è fissato, tirate la molla con l'apposita chiave. La molla entra in compressione ed è in grado di ruotare la porta.
5) Regolate la velocità di chiusura agendo sull'apposita vite posta su un lato del corpo. Fate delle prove fino al risultato ottimale.
6) Il chiudiporta può essere montato sia sui cardini a destra, sia sui cardini a sinistra, a seconda delle esigenze.
7) Per rendere ottimale il funzionamento del chiudiporta mantenete lubrificate le parti in movimento per ridurre l'attrito.
8) Per le porte leggere (o per gli sportelli) poste in luoghi di notevole passaggio, può essere installata un'asta di richiamo a molla.
9) L'asta di richiamo a molla comprende una parte con il meccanismo di richiamo da montare sullo stipite e l'astina da avvitare alla porta.
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Manutenzione dei cardini della porta
I cardini sono una delle parti più importanti della porta e ne permette il corretto funzionamento, eppure spesso ce ne si dimentica e, quando si tratta di verificare problemi di chiusura, si può pensare che la causa risieda nel rigonfiamento del legno. Non in tutti i casi, però, il problema risiede in questo: talvolta può essere necessario intervenire sui cardini o sostituirli del tutto.
Il primo segnale di un malfunzionamento dei cardini è di tipo rumoroso: durante il movimento della porta, essi emettono un tipico cigolio che denota difficoltà nell'accompagnare la porta lungo tutto il suo arco. In questi casi, si dovrà intervenire sui cardini per pulirli e lubrificarli.
Il rumore è causato da un attrito che si crea durante il movimento tra la parte maschile e la parte femminile, dovuto magari alla presenza di polvere e microscopici corpi estranei che con il tempo si sono depositati. Per una pulizia profonda e completa si dovrà rimuovere la porta dai cardini, passando poi alla pulizia vera e propria tramite appositi strumenti.
Ciò che serve è un pennellino, olio lubrificante e apposito contenitore con beccuccio allungato. Con il pennellino si provvederà a rimuovere tutta la polvere depositata tra le varie parti dei cardini, mentre con l'apposito strumento si olieranno i cardini stessi avendo cura di raggiungere anche le parti meno esposte. Solitamente, questo tipo di intervento è sufficiente per rendere la porta più agile negli spostamenti e per eliminare ogni rumore fastidioso.
Anche quando il problema non è legato semplicemente allo scricchiolio ma la porta striscia sul pavimento o non si chiude bene, prima di intervenire sul legno è bene analizzare i cardini: in alcuni casi, per risolvere il problema è sufficiente aggiungere una rondella sul perno superiore per creare sufficiente distacco tra la porta e il pavimento.
Questa soluzione può essere adottata se sono i cardini stessi ad essere oggetto di usura, oppure se il sollevamento della porta non comporta una ulteriore difficoltà nella chiusura o il contatto con lo stipite superiore.
Se invece è evidente che i cardini ballano nella loro sede e dunque non sono più saldamente fissati, è possibile porre rimedio con un po' di mastice, che darà loro un nuovo sostegno. In questo caso i cardini andranno rimossi e, su tutta la superficie da essi occupata, andrà distribuito il mastice. Fatta questa operazione si potranno semplicemente rimontare i cardini, che troveranno nuova solidità e potranno garantire la perfetta adesione alla propria sede.
Se nessuna di queste soluzioni dovesse rivelarsi efficace, invece, probabilmente si rivelerà necessario intervenire direttamente con la sostituzione dei cardini: quelli nuovi dovranno essere scelti con attenzione, valutando la direzione e il tipo di apertura della porta, per non avere problemi di incompatibilità.