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Numerosi edifici esistenti, soprattutto se storici, manifestano lesioni e dissesti murari di varia gravità, spesso dovuti ai cedimenti differenziali del terreno.
Si tratta infatti delle tipiche crepe a taglio diagonale, con andamento prevalentemente inclinato e localizzate soprattutto negli spigoli opposti di porte e finestre.
Un fessurimetro analogico momtato, by DRC Italia
Sono dissesti generalmente assai meno gravi e pericolosi di quelli a schiacciamento, ma che richiedono un attento monitoraggio, necessario e propedeutico all'esecuzione degli opportuni interventi di consolidamento.
Montaggio di un fessurimetro a cavallo della lesione. Foto arch. Matteuzzi
Inoltre, poiché questi dissesti manifestano un caratteristico andamento stagionale (con un minimo in autunno-inverno e un massimo nei mesi estivi), il monitoraggio va prolungato per almeno un anno, lasciando in opera gli strumenti o i capisaldi di misura.
Probabile monitoraggio strutturale con lastrina di metallo. Foto arch. Matteuzzi
Uno degli strumenti più semplici, economici ed efficienti ideati a tale scopo sono i fessurimetri analogici.
Monitoraggio di una lesione con vetrino. Foto arch. Matteuzzi
Si tratta di una scelta ottimale per i monitoraggi più semplici, ad esempio nelle villette o abitazioni unifamiliari.
I fessurimetri a piastra costituiscono l'evoluzione dei vetrini usati fino a qualche anno fa.
Tipico fessurimetro analogico, by DRC Italia
Ciascuno di essi, come quelli proposti ad esempio da Drc S.r.l., si compone di due parti:
All'inizio del monitoraggio, le due piastrine vengono collocate sui lembi opposti della lesione, facendo combaciare perfettamente gli assi cartesiani di quella inferiore con la crocetta della piastrina superiore, e successivamente fissando le due parti con gesso a presa rapida, viti o specifici collanti.
Sistema di riferimento dei fessurimetri di Avongard
Quando la lesione si allarga o si restringe, le piastrine si muovono con essa, causando il disallineamento tra la crocetta rossa e gli assi cartesiani della piastrina sottostante.
Lo spostamento relativo, chiaramente percepibile a occhio nudo, viene letto direttamente grazie al reticolo millimetrato.
Il fessurimetro misura quindi il movimento relativo dei margini della lesione in direzione sia orizzontale (asse X o delle ascisse) che verticale (asse Y o delle ordinate) con una precisione di mezzo millimetro.
Corretto montaggio di un fessurimetro analogico. Foto Arch. Matteuzzi
Questo strumento è perciò molto efficace nel rilevare i movimenti del piano (cioè la parete) in cui è posto, ma non gli eventuali fuori-piombo o ribaltamenti in direzione perpendicolare.
Oltre al modello base, adatto per le lesioni complanari, esistono alcuni fessurimetri specifici per le lesioni vicine o negli spigoli tra due pareti perpendicolari.
In questo caso, la piastrina inferiore risulta infatti sagomata ad L, con un andamento convesso, come si nota nel modello di DRC Italia, oppure concavo.
Fessurimetro per pareti perpendicolari, by DRC Italia
L'azienda inglese Avongard ha invece creato una prolunga regolabile compatibile con i fessurimetri standard della medesima serie, in grado di adattarsi perfettamente anche alle pareti non perpendicolari con un angolo compreso tra 70° e 180°.
Si compone di tre parti: una piccola base non calibrata, la piastra superiore calibrata e un righello graduato in millimetri, necessario per misurare il movimento reciproco tra questi due elementi.
I fessurimetri possono essere utilizzati anche dai non addetti ai lavori; ma un monitoraggio efficace è fondamentale rivolgersi a un professionista qualificato, ingegnere o architetto.
Spesso in caso di cedimenti del terreno la risposta risulta affermativa; mentre un dissesto a schicciamento richiede maggiore attenzione e indagini diagnostiche mirate.
Successivamente, dopo aver rilevato e fotografato le lesioni, il professionista identificherà i punti migliori per installare i fessurimentri, marcandoli con un segno di riconoscimento come un puntino o una crocetta.
I punti idonei devono possedere alcuni requisiti ben precisi: essere perfettamente planari, facilmente ispezionabili e appartenere alla lesione principale del quadro fessurativo.
Installazione di fessurimetri sopra lo spigolo di una finestra. Foto arch. Matteuzzi
I punti adatti sono posti ad altezza d'uomo o subito sopra agli spigoli di porte e finestre, comunque accessibili con una scala.
Il tecnico incaricato o il proprietario dell'immobile procederanno quindi all'acquisto dei dispositivi necessari.
Monitoraggio di una lesione con l'uso simultaneo di due fessurimetri, by Avongard
La loro installazione può essere eseguita dallo stesso proprietario, dal professionista o da un muratore.
In tutti i casi, il tecnico incaricato dovrà verificarne il corretto montaggio, fondamentale per non invalidare i risultati del monitoraggio.
I fattori da considerare sono soprattutto due:
In entrambi i casi, l'esito del monitoraggio sarebbe infatti inaffidabile e fuorviante.
Fessurimetro siglato e datato. Foto arch. Matteuzzi
Ciascun fessurimetro viene inoltre corredato di un numero, una lettera o sigla identificativa, e dalla relativa data di apposizione, che indica l'inizio effettivo del monitoraggio.
Righello per misurare le lesioni di Avongard
Per eseguire la misura, è sufficiente cercare tra le linee disponibili quella con il medesimo spessore della lesione da monitorare.
Subito dopo l'installazione dei fessurimetri, il professionista redige un apposito verbale contenente la posizione approssimativa di ciascun dispositivo con il relativo codice identificativo e la misura iniziale della lesione rilevata.
Si raccoglie anche una documentazione fotografica generale e di dettaglio.
Ispezione dei fessurimetri per dissesto murario, by Avongard
Successivamente, a cadenza prefissata (ad esempio una volta al mese) si esegue il controllo visivo dei fessurimetri.
Di ciascun sopralluogo si redige anche uno specifico verbale, aggiornando l'apposito quaderno o il file del monitoraggio.
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