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Arredare una casa comporta la scelta di diversi complementi aventi caratteristiche e funzioni differenti: quadri, scaffali, armadi, librerie, mensole ecc, sono scelti per soddisfare i bisogni più svariati.
Ognuno di tali componenti, in rapporto alla sua collocazione e al tipo di funzione da assolvere viene sottoposto a una serie di sollecitazioni, le quali vengono sopportate sia dalla struttura stessa del componente sia dal tipo di assemblaggio tra le parti.
A molti lettori penso sarà capitato di veder collassare una mensola sovraccaricata da un numero eccessivo di libri, a causa di un ancoraggio inadeguato o di uno spessore insufficiente a garantire la stabilità orizzontale della mensola.
Alla luce di quanto esposto vediamo di esaminare le situazioni più frequenti, al fine di stabilire dei criteri operativi tali da metterci al sicuro da spiacevoli inconvenienti, oltre che dal rischio di pericolosi incidenti domestici.
Le scaffalature, che siano a giorno oppure no, rappresentano il tipico esempio di contenitore soggetto a fenomeni di fatica conseguenti a sovraccarichi non adeguati.
Ciò è dovuto a un insieme di fattori; in molti casi, nelle istruzioni di montaggio del mobile non sempre sono presenti le prescrizioni circa i carichi sopportabili dei singoli elementi.
Inoltre, lo spessore ridotto delle mensole, unitamente al tipo di materiale inadeguato, contribuiscono ad aggravare tale situazione.
Per i contenitori in legno, che rappresentano la maggior parte dei componenti di arredo, impiegando strutture convenzionali, ossia mensole in legno dello spessore massimo di 24 mm, è buona norma non superare la lunghezza di 60 cm di luce libera, per carichi ordinari, come oggetti e qualche libro, il cui peso complessivo non superi i 40 kg.
Rispettando tale criterio, in presenza di appoggi adeguati, si evita la deformazione della mensola e il conseguente rischio di collasso nel tempo.
Quando si ha la necessità di utilizzare tali contenitori per carichi più rilevanti, occorre non solo aumentare lo spessore degli elementi orizzontali, ma è indispensabile realizzare al tempo stesso delle fiancate di spessore maggiorato.
Per intenderci, una libreria che deve contenere volumi di peso notevole, dovrà avere ripiani spessi non meno di 4 cm e fianchi compresi tra 5 e 6 cm.
Nella realizzazione di tali elementi fanno la differenza il tipo di legno impiegato, la sua lavorazione e la tipologia di reggimensola.
Per fissare a parete una mensola, normalmente si ha bisogno di elementi come tasselli e reggimensole; pertanto è buona regola, prima di procedere al posizionamento degli elementi portanti, fare un calcolo approssimativo del carico che si intende affidare a tale struttura.
In base all'entità dello stesso va effettuata la scelta del sistema di ancoraggio più adatto.
Le ditte produttrici di tasselli di qualità, forniscono i valori medi del carico sopportabile da tali elementi, in relazione anche al tipo di supporto a cui lo stesso verrà ancorato.
Normalmente per carichi ordinari, tasselli da 9 o 10 mm di diametro svolgono tranquillamente il loro compito, a condizione di seguire le istruzioni relative al tipo di impiego consigliato riportate nelle istruzioni a corredo della confezione.
Quando invece occorre rimediare a situazioni già compromesse staticamente, ad esempio in presenza di mensole denotanti una flessione eccessiva sotto un carico inadeguato, il primo provvedimento da prendere è ridurre il carico in eccesso.
Successivamente, se a causa della mancanza di spazi adeguati, si ha ancora la necessità di sovraccaricare la suddetta struttura, si provvederà a rinforzarla mediante l'inserimento di squadrette di acciaio nervate, da disporre nella parte centrale inferiore di ciascuna mensola.
Le squadrette dovranno essere fissate a parete se la scaffalatura risulta priva di schienale, oppure sullo stesso schienale, qualora lo spessore di tale elemento assicuri un solido ancoraggio.
In questo modo, riducendo la luce libera di flessione della mensola, si consentirà alla stessa di sopportare un carico oltre quello consentito normalmente.
Attraverso i crititeri sopracitati, è possibile mantenere in efficienza e sicurezza gli elementi descritti, ma non bisogna dimenticare comunque quanto sia importante assicurare la stabilità di tutto l'insieme in rapporto agli ambienti dove essi sono collocati.
A titolo di esempio, possiamo esaminare l'instabilità di una libreria alta 2.40 m, situata su di un solaio costituito da putrelle e tavelloni in laterizio, avente una luce libera di flessione eccessiva o una flessibilità eccessiva, a causa di elementi portanti sottodimensionati.
Su tale supporto, in virtù di eventi normali come possono essere le sollecitazioni del traffico o di altri fattori di maggior rilievo (come eventi sismici anche di modeste entità), il rischio di un ribaltamento della libreria aumenta in rapporto a diversi elementi:
- la disposizione del carico;
- la dimensione della base di appoggio;
- la mancanza di ancoraggio alla parete retrostante.
Per scongiurare il rischio di un pericoloso ribaltamento, è dunque necessario provvedere ad ancorare la sommità del mobile con le squadrette già descritte, le quali verranno avvitate sulla sommità del mobile e fissate alla parete retrostante mediante tasselli adeguati.
L'uso di reggimensole a scomparsa, per sostenere mensole di un certo rilievo può essere altrettanto pericoloso se la loro poswa non avviene in maniera corretta.
Infatti, la deformazione di una mensola di luce superiore a 80 cm, oltre ad avvenire per flessione sotto l'effetto di un carico superiore alla sua portata massima, può avvenire a seguito di una scorretta inclinazione dei reggimensola.
I reggimensole a scomparsa, sono costituiti da un tassello di grosse dimensioni con innestato un elemento metallico, la cui parte esterna al tassello va infilata nell'apposito foro disposto sulla mensola da installare.
Se intendiamo disporre sulla mensola degli oggetti in esposizione, come ceramiche, collezioni di oggetti in vetro ecc., occorrerà tener presente che sotto il carico la mensola oltre a inflettersi, solleciterà anche i due reggimensole i quali, come tutte le mensole incastrate, si comporteranno flettendosi in basso, senza più garantire un piano di posa orizzontale.
Ne conseguirà uno scivolamento degli oggetti disposti sulla mensola.
Per evitare ciò, è buona regola impiegare reggimensole di buona qualità che offrono la possibilità di regolarne la posizione, permettendo così il corretto posizionamento della mensola.
Data la dimensione di tali reggimensole e la necessità di perforare in maniera più profonda del solito la parete per posizionarli, prima di procedere con il montaggio è opportuno verificare la tenuta della parete.
infatti, in una vecchia muratura portante coperta d'intonaco, può capitare di forare in corrispondenza del giunto di malta tra i conci murari, il quale, a causa della perdita di resistenza della malta, non assicura certamente una buona tenuta dei reggimensole.
Pareti in catongesso o altre strutture leggere simili, non sono adatte a inserirvi tali elementi; i supporti più adatti sono rappresentati da pareti in laterizio, murature compatte, pareti in calcestruzzo cellulare di idoneo spessore ecc.
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