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Sono sempre più tecnologici e sempre più versatili, sia per le composizioni in cucina che quelle nel bagno. I piani di lavoro di ultima generazione sono ormai ampiamente impiegati in tutti i contesti, dall'ambiente classico a quello moderno.
I piani di lavoro non sono, però, tutti uguali. A differenze di natura estetica corrispondono caratteristiche tecniche diverse, così come diversa sarà anche la loro manutenzione.
Tra i produttori di superfici in quarzo, Silestone® è sicuramente una delle aziende leader. Tra le principali caratteristiche di un piano di lavoro in Silestone® ci sono sicuramente:
• l'alta durabilità
• la consistenza e la compattezza del colore
• la protezione antibatterica attiva incorporata
• il basso livello di manutenzione richiesto
Per quanto riguarda l'ultima caratteristica, questa è dovuta al processo produttivo che permette di avere una superficie con porosità bassissima, senza nessun uso di sostanze sigillanti e ciò impedisce l'assorbimento di qualsiasi liquido.
Alle ottime caratteristiche fisiche e meccaniche si affianca il trattamento di protezione antibatterica Microban®, per una garanzia altrettanto ottimale di igiene. Ecco perché questo materiale è tra i preferiti per la realizzazione di top da lavoro in ambienti così delicati, dal punto di vista dell'igiene da rispettare, quali sono il bagno e la cucina.
Questa protezione antibatterica viene incorporata durante il processo produttivo, dura quindi fino a fine ciclo vita del prodotto e non può essere eliminata dall'azione dei normali detergenti.
Per quanto riguarda la pulizia quotidiana, basta utilizzare un panno morbido e acqua calda e sapone, con cui è sufficiente pulire le macchie comuni, comprese quelle di olio, vino e caffè, ad esempio.
Per le macchie più consistenti, pulire tutta l'area con un detergente tipo Cif, avendo cura di risciacquare bene. Per le zone macchiate, poi, l'azienda consiglia i due prodotti del marchio, Q-Action o Q-Force, da applicare sulla macchia lasciando agire per 2 minuti.
Un comune anticalcare è sufficiente per togliere tracce di acqua e calcare, appunto, ma attenzione ai componenti del detergente: vietato l'uso di prodotti con candeggina. Altre sostanze chimiche da evitare sono l'acetone, la soda caustica, i diluenti per pitture, tutti i composti con diclorometano (conosciuto anche come cloruro di metilene o DCM), oppure i detergenti per forno e grill, con alto contenuto di alcalini e PH.
Silestone® è molto resistente al calore, sopportando temperature elevate, anche se per brevi periodi. È da evitare, comunque, qualsiasi shock termico improvviso, soprattutto in prossimità dei bordi, per cui si raccomanda l'utilizzo di sottopentole.
Altra raccomandazione riguarda l'uso di lame e coltelli: mai direttamente sulla superficie, anche se parliamo di un materiale estremamente resistente. Servirsi di taglieri.
Il piano di lavoro in laminato è in assoluto il più diffuso, grazie al fattore economico e alla estrema facilità di pulizia e manutenzione, soprattutto nelle composizioni delle cucine, molto meno negli arredi dei bagni.
È normalmente costituito da un pannello di particelle di legno in classe E1, di spessore 38 mm, idrorepellente (V 100), rivestito da un foglio di laminato ad alta pressione HPL.
Il laminato (grazie per le immagini all'azienda Lube) è costituito, a sua volta, da fogli di carta e resine, nello specifico resina melaminica e resina fenolica, a seconda se usata per lo strato decorativo o quello di supporto inferiore.
Il piano in laminato resiste abbastanza bene all'abrasione e agli urti, è antigraffio e resiste bene al calore e alla maggior parte degli agenti chimici.
Nonostante queste caratteristiche, però, è bene fare molta attenzione ad appoggiarvi direttamente pentole appena tolte dal fuoco, è preferibile usare sempre un poggiapentola. Evitare di tagliare direttamente sul piano, per non rischiare che lame di coltelli o arnesi simili vadano ad intaccare il foglio di laminato.
Per una pulizia quotidiana, basta utilizzare un qualsiasi detergente sgrassante in commercio, diluito con acqua oppure un semplice panno con acqua calda, purché si abbia l'accortezza di asciugare bene. Il laminato, infatti, per sua stessa natura, anche essendo idrorepellente, non ama particolarmente situazioni con presenza di liquidi per troppo tempo.
Nel caso, soprattutto, di superfici laminate lucide, evitare l'uso di pagliette metalliche o spugnette abrasive ed evitare, nel caso di uso di detergenti non neutri, quali i comuni prodotti anticalcare, di spruzzarli direttamente sul piano, o, comunque, sciacquare subito, per evitare di procurare opacità nella finitura lucida.
Nella famiglia dei piani in laminato maggiori garanzie di tenuta sono offerte dal piano laminato stratificato, che, grazie al tipo di materiale adottato e alla lavorazione particolare, è in grado di dare migliori prestazioni a parità di uso, con minore manutenzione.
Questo tipo di piano è particolarmente resistente a livello meccanico, non teme il calore né la presenza di acqua, e queste caratteristiche lo fanno preferire al piano in laminato classico, nel caso di piani lavoro ad angolo, con il lavello angolare, dove c'è più probabilità di infiltrazioni nei punti di giuntura.
È, quindi, più facile da pulire, anche con normali detergenti, ed è molto più resistente all'aggressione di questi. Anche la pentola calda poggiata direttamente, anche se per breve tempo, non dà problemi, così come non danno problemi gli sbalzi termici, la luce, il gelo il fuoco in classe 1, la brace di sigaretta.
È disponibile, oggi, anche nella versione Stratificato Solid, (vedi Aurora Cucine) di spessore totale 6 cm, cioè laminato compatto da 1,2 cm monocromatico all'interno, in 5 variazioni di colore all'esterno.
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