Come effettuare una manutenzione ordinaria dei manti di copertura impermeabili

Effettuare una corretta manutenzione dei manti impermeabili di copertura, attraverso dei controlli e verifiche che si avvalgono dei nuovi sistemi di rilevamento
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Coperture diverse e problematiche comuni


La copertura degli edifici destinati ad abitazioni presenta caratteristiche geometriche e costruttive differenti in relazione alla località geografica in cui l'edificio ricade.

I materiali che costituiscono il manto di copertura a protezione delle parti sottostanti dell'edificio, pur essendo realizzati con sostanze e tecnologie diverse, devono comunque assicurare la protezione dalle infiltrazioni di acqua, conseguenti a eventi atmosferici anche di notevole intensità.

Tetti e coperture di edifici
Fenomeni atmosferici come vento, pioggia, neve, grandine, sottopongono a dura prova la tenuta delle coperture, per cui con il trascorrere del tempo, inevitabilmente possono manifestarsi delle criticità di vario tipo che in concomitanza con eventi particolarmente violenti, come quelli verificatisi negli ultimi tempi, possono creare delle situazioni di grave rischio per la privata e pubblica incolumità.

Le conseguenze più diffuse sono:
- sollevamento di parti del manto di asfalto, con conseguente caduta dello stesso sulla sede stradale:
- spaccature nei rivestimenti impermeabili;
- rigonfiamenti dei rivestimenti, con sollevamento di parti della copertura;
- infiltrazioni nelle parti strutturali non più protette dall'azione impermeabilizzante, con successivo distacco dell'intonaco e di parti in calcestruzzo.

La tempistica con cui gli episodi sopra descritti si susseguono, non ha una consequenzialità precisa: spesso, una lesione apparentemente insignificante, può impiegare anni prima di provocare danni notevoli.


Manutenzione delle coperture e prevenzione


Per evitare che tali episodi possano compromettere la sicurezza dell'edificio e conseguentemente quella dei suoi abitanti, è necessario predisporre un periodico controllo della copertura, effettuando un sopralluogo con da persona qualificata, allo scopo di verificare le condizioni di tenuta ed efficienza del manto di copertura.

intasamernto bocchettone scarico pluviale
In questo articolo, metterò in risalto gli aspetti più frequenti delle criticità riguardanti le coperture impermeabili costituite da guaine bituminose di vario genere, essendo tali materiali ampiamente utilizzati, specie nelle costruzioni più datate e pertanto più esposte ai danni del tempo.

L'esame a vista dello stato dei luoghi, se effettuato con attenzione e insieme con un tecnico esperto in materia, può mettere subito in evidenza le criticità più rilevanti, come spaccature del manto, rigonfiamenti, distacchi, intasamenti di bocchettoni di scolo, ostruzioni di canali, ecc.

Per questo tipo di situazioni è possibile intervenire con operazioni localizzate, quando si ha la certezza della causa che le ha generate, tuttavia, la certezza, specialmente in materia di infiltrazioni di liquidi, non sempre può essere acquisita in seguito a un semplice esame visivo, sia pur suffragato da considerazioni legate a esperienze pregresse in merito.

Anni di lavoro sul campo mi hanno dato modo di rilevare più volte come sia difficoltoso nei casi più complessi, individuare con precisione i punti deboli di un manto impermeabile, per poter predisporre un intervento di riparazione efficiente e durevole.

La prassi normale dedicata alla ricerca delle criticità descritte, comporta molte volte un danno più rilevante di quello che si intende accertare e ciò a causa dei sistemi di indagine invasivi impiegati.


Coperture e criticità frequenti


Restando nell'ambito delle criticità facilmente rilevabili in seguito a un'ispezione più accurata, particolare attenzione va posta in corrispondenza di episodi di discontinuità planimetrica del manto impermeabile. Ciò ricorre spesso in presenza di scalini, poggioli e altri elementi architettonici che fuoriescono dal piano di appoggio principale.

Rottura coprimuro
In questi casi, si riscontrano di frequente insufficienti accavallature delle membrane di rivestimento e fessurazioni in corrispondenza dell'angolo di giunzione, con conseguenti infiltrazioni sottostanti.

Il coprimuro in materiale laterizio, disposto a coronamento del parapetto di copertura, può essere danneggiato a causa di diversi fattori, tipo rigonfiamenti, azione del vento, scuotimenti, ecc.

Tale situazione favorisce l'infiltrazione nelle parti murarie sottostanti fino allo strato sotto il manto impermeabilizzante, specie se quest'ultimo non è stato posato con le dovute accortezze, risvoltandolo sul muro in questione.

Rigonfiamenti guaina
Canne fumarie, serbatoi, altri elementi in fibrocemento o eternit spesso contenenti amianto, possono risultare danneggiati in vario modo, rendendo la loro stabilità a rischio, oltre a favorire infiltrazioni di ogni tipo.

In questi casi particolari, al problema principale, se ne aggiunge un altro di non poco conto, ossia la messa in sicurezza di una struttura costituita da materiale inquinante e cancerogeno.

In presenza di situazioni simili, occorre valutare se sia il caso o meno di rimuovere tali elementi, valutando con attenzione i relativi oneri per lo smaltimento a norma di legge, oppure ripararli in sito, mediante fasciature e sigillature resistenti.

Elementi di discontinuità del manto impermeabile
Altri punti, di frequente responsabili di infiltrazioni, sono rappresentati dai bocchettoni di scarico delle acque piovane. Le cause di queste infiltrazioni sono diverse e vanno da una errata posa in opera delle parti tra loro, alla presenza di apparati radicali di piante cresciute in sito, stante la mancanza di una adeguata opera di pulizia e manutenzione ordinaria.

In caso di intense precipitazioni atmosferiche, accompagnate da forti venti, il manto impermeabile può risultare danneggiato in più punti, in seguito all'impatto su di esso di parti di materiali da costruzione crollati o divelti

Un frammento tagliente di una lastra di marmo divelta può senz'altro perforare la guaina più resistente, favorendo di conseguenza le infiltrazioni.

Da quanto sopra esposto, appare evidente come sia necessario effettuare periodicamente, specialmente prima dell'inizio della stagione invernale, una verifica delle condizioni di tenuta del manto impermeabile, al fine di evitare aggravamenti di danni in atto.

La maggior parte delle criticità fin qui descritte possono essere riparate impiegando utilmente le guaine bituminose, sotto forma di rappezzi, fasciature, raccordature, ecc.
Quando invece la geometria del tetto è abbastanza articolata ed estesa, l'individuazione del danno può rappresentare non poche difficoltà.


Manutenzione delle coperture e verifiche con mezzi all'avanguardia


In questi ultimi casi può essere necessario ricorrere a strumenti di indagine molto più professionali e precisi con i quali individuare i punti critici senza dover smantellare mezzo tetto.

Esistono infatti dei mezzi d'indagine non invasivi, capaci di localizzare con grande precisione i difetti del manto impermeabile, anche se quest'ultimo è coperto da una pavimentazione.

Riparazione coronamento perimetrale
Uno di questi è rappresentato dal sistema elettronico Microimpulse, della ditta Diemme Arte Casa Srl, che sfrutta la presenza dell'acqua infiltrata sotto il manto impermeabilizzante, permettendo di localizzare i punti di infiltrazione d'acqua nei solai, anche se la guaina non è a vista ed è sovrapposta con piastrelle, terreno, ghiaia, asfalto, cemento, in modo non invasivo e non distruttivo.

Il momento ideale per effettuare tale ispezione è rappresentato dalla fase immediatamente successiva a una pioggia copiosa, in seguito alla quale il fenomeno infiltrativo nelle strutture sottostanti, con conseguente goccciolamento, appare più evidente.

Grazie al sistema elettronico brevettato, l'operatore viene guidato verso il punto critico permettendo così di localizzare il problema sia su piccole superfici di pochi metri quadrati che su grandi aree di migliaia di metri quadrati, il tutto in unica soluzione.

In alternativa al sistema elettronico descritto, può essere impiegato il metodo del gas tracciante della Serteca: questo consiste nella ricerca dei punti di perdita della guaina attraverso l'impiego di gas.

Posizionamento Flangia Ditta Sorteca
Il sistema prevede l'insufflaggio del gas al di sotto della guaina, operazione che necessita prima della demolizione del massetto e della pavimentazione al di sopra della guaina, al fine di realizzare una serie di aree di campionamento in cui applicare delle flange della dimensione 20x20 cm, il cui numero è in proporzione alla superficie da esaminare (in media una flangia per ogni 30 mq).

Le flange, una volta posizionate, verranno saldate alla guaina circostante procedendo in seguito all'insufflaggio del gas, il quale si concentrerà nei punti critici rilevabili attraverso una strumentazione apposita.

Entrambi i sistemi descritti riescono a effettuare una diagnosi delle perdite molto precisa, eliminando o riducendo al minimo operazioni invasive. Così, si riducono i tempi di intervento e i costi consequenziali, con il vantaggio di mettere in evidenza prima che il danno possa assumere dimensioni rilevanti, anche le più piccole perdite.

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Manutenzione dei manti di copertura
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