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Per mantenere in efficienza un camino, occorrono una serie di operazioni mirate a preservare ogni parte di esso da malfunzionamenti e da danneggiamenti causati da un uso scorretto.
Con il finire della stagione fredda, è necessario effettuare l'ispezione e la pulizia di tutte le parti del camino, analizzando con attenzione, eventuali crepe createsi sul rivestimento interno, l'efficienza e funzionalità del foro di aereazione disposto alle spalle del camino se addossato a parete esterna.
Va inoltre verificata, l'integrità delle parti preposte alla regolazione del flusso di aria (valvola a farfalla o altro), le condizioni di efficienza del comignolo relativamente alla sua struttura o al funzionamento dell'eventuale motorino di aspirazione per quei comignoli che devono aspirare forzatamente il fumo a causa di un condotto fumario non lineare.
Tutte le operazioni sopradescritte, possono essere effettuate con una certa facilità, grazie al fatto che le parti interessate alla ispezione e successiva eventuale riparazione, sono fondamentalmente a vista o meglio a portata di mano.
La cosa si complica, quando occorre verificare lo stato di conservazione ed efficienza delle parti interne come la canna fumaria.
L'ispezione della canna fumaria, che molti anni fa era di competenza del romantico spazzacamino, oggi è affiancata da metodi d'indagine più complessi, come la videoscopia che si rivela di grande aiuto, quando il percorso della canna non è proprio lineare e presenta qualche curva più stretta.
L'esame dello stato di conservazione delle pareti interne della canna fumaria, è fondamentale sia per consentire al camino di funzionare correttamente, sia per evitare anche pericolosi incendi innescati dall'improvvsa e rapida combustione della fuliggine depositata sulle pareti interne.
La fuliggine causata dal fumo caldo che salendo lungo la canna fumaria, si deposita sulle sue pareti fredde poste più in alto, può raggiungere se non eliminata anche i 2-3 centimetri di spessore.
Quando il camino è acceso, se si verifica una fiammata più alta del solito, o se c'è vento asciutto e freddo che risucchia le faville, lo strato di fuliggine depositato sulla superficie interna può incendiarsi.
A causa delle elevate temperature che si producono all'interno della canna fumaria, facilmente possono verificarsi crepe in essa e addirittura nei muri confinanti, con conseguente fuoriuscita di fumo addirittura dall'impianto elettrico.
Ciò può accadere perché, la rottura di un laterizio nel quale transita un tubo corugato, può permettere al fumo di incanalarsi e fuoriuscire lateralmente dalle placchette dell'impianto elettrico, producendo dei baffi caratteristici di colore nero.
I vigili del fuoco sconsigliano di immettere acqua, all'interno di una canna fumaria durante l'incendio al fine di evitare che lo shock termico, provochi la rottura di essa e delle pareti adiacenti.
Pertanto allo scopo di evitare simili incidenti, è opportuno seguire alcune regole sia durante l'esercizio che dopo la fase di riposo del camino.
Durante l'esercizio, conviene non bruciare mai materiali capaci di creare rapidamente fiammate come cartoni, materiali fortemente infiammabili ecc., limitandosi ad impiegare legna asciutta possibilmente non resinosa.
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