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Fascino del sottotetto: l'ambiente mansarda esprime la dimensione più intima e avvolgente dell'abitare. La sua particolare conformazione ad altezze sfalsate e volumi tagliati in diagonale rende lo spazio abitativo unico e personale, da reinventare su misura per sfruttare al meglio le differenti quote.
Anche se la mansarda è inserita in un contesto cittadino, si ha la magica sensazione di trovarsi in un luogo privilegiato e riservato, quasi in un rifugio di montagna o in una isolata località rurale, dove poter godere la luce naturale nella sua totalità.
Nel presente articolo vi illustro il restyling di una zona giorno mansardata in cui, attraverso pochi interventi non invasivi di falegnameria, ho ridisegnato una nuova configurazione per il living.
Dal grafico dello stato dei luoghi vediamo una zona giorno mansardata, alla quale si accede direttamente dall'ingresso dell'abitazione. Il tetto si presenta a due falde, la cui linea di colmo, cioè l'apice della copertura, è a 3,30 metri di altezza, com'è evidenziato dalla linea verticale tratteggiata in pianta.
Le due pareti di gronda del sottotetto, ovvero i due lati più bassi, misurano soltanto un metro di altezza utile interna.
Sulla sinistra, il quadrato tratteggiato sta a rappresentare il lucernario che permette l'ampio ingresso della luce naturale dall'alto. La zona di destra è connotata da un caratteristico abbaino, ossia la tipica costruzione sporgente sopra il tetto.
In questo caso, tale struttura è dotata di un'ampia portafinestra a due ante per consentire l'accesso al terrazzo.
Le due controfalde dell'abbaino si innalzano fino a un'altezza di circa 2,80 metri, per cui nella progettazione ho pensato di sfruttare al meglio proprio tale elevazione sopra il tetto, per creare il volume di maggiore abitabilità della zona giorno, come vi illustrerò nei prossimi paragrafi.
Nella foto a lato, un esempio del classico abbaino dotato di finestra, che più frequentemente siamo abituati a vedere soprattutto sui tetti delle località di montagna.
Nel caso della nostra zona giorno mansardata, un ulteriore vincolo è rappresentato da un pilastro portante, evidenziato con un piccolo riquadro rosso in pianta.
Quest'elemento strutturale si raccorda alla trave di colmo del tetto, quasi a dividere virtualmente in due parti tutta la zona giorno mansardata.
Di conseguenza, ho immaginato una soluzione che potesse celare il pilastro rendendolo parte integrante e funzionale della nuova ambientazione.
Scopriamo insieme come.
Ecco la mia proposta progettuale per questa zona giorno in mansarda.
Per dissimulare il pilastro strutturale, ho pensato di vestirlo con due strutture in legno realizzate su misura.
Un primo armadio con sezione a L si sviluppa a tutta altezza assumendo il ruolo di cappottiera per la zona d'ingresso e fungendo al contempo da storage nella sua parte alta.
Sull'altro lato del pilastro è collocato un mobile dispensa a due ante, comodamente accessibile dalla zona pranzo. Tale credenza presenta un'altezza ribassata, riscontrabile nel successivo disegno prospettico.
Dall'osservazione della pianta notiamo anche un mobile porta TV, evidenziato in giallo, posto frontalmente alla zona salotto, sulla parete a sinistra dell'ingresso.
Nel mio disegno a mano libera illustro la prospettiva globale della zona giorno mansardata, in visione dal terrazzo, attraverso l'ampia apertura dell'abbaino.
La zona cottura si sviluppa sulla parete di sinistra secondo strutture pensili posizionate ad altezze via via crescenti. Notiamo un pensile-vetrinetta e più in alto è montata una cappa camino aspirante in acciaio con bordo in legno.
Una colonna frigo con sopralzo si trova a ridosso della struttura creata per integrare il pilastro portante di cui sopra.
Un pannello in legno laccato bianco riveste lateralmente il pilastro e le armadiature che lo inglobano, in modo da formare una quinta, ossia un setto divisorio.
Questa interparete ha una sagoma verticale a L, poiché rappresenta il profilo dell'armadio a tutta altezza e del mobile dispensa ribassato.
In questa maniera nell'ambiente open space viene comunque assicurata la giusta privacy per la zona cucina che risulta così schermata alla vista di chi accede nell'appartamento.
Sullo sfondo, il sottotetto acquista un effetto scenografico grazie a un rivestimento in assi di abete rosso, essenza prescelta per le sue notorie peculiarità di resistenza alla compressione e agli sbalzi di temperatura.
Il lucernario extralarge con apertura a bilico e telaio in legno-alluminio conferisce ampia luminosità naturale a tutta la zona adibita a salotto - ingresso.
Alle pareti, un perlinato in abete sbiancato, fino a un'altezza di circa 1,80 metri, avvolge come un caldo abbraccio tutto l'open space.
Tale boiserie a parete fa da passepartout alla pavimentazione, composta anch'essa di listoni in abete a disposizione diagonale.
L'area pranzo, visibile in primo piano, si trova in posizione ideale nella zona abbaino, che possiede tipicamente una maggiore altezza, consentendo così una comoda vivibilità quotidiana. A parete, una madia contromobile assume la duplice funzione di credenza e libreria, completando l'arredo del tinello.
Risulta evidente come si possano delineare e personalizzare persino i volumi sfalsati del sottotetto con interventi discreti che rispettino ed esaltino l'atmosfera dell'ambiente.
Il nostro servizio online di progettazione a mano libera consente di reinterpretare gli interni, attraverso soluzioni intelligenti, capaci di risolvere molteplici esigenze allo scopo di valorizzare gli spazi abitativi in maniera sempre razionale e funzionale.
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