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Esistono molte soluzioni semplici e immediate per dividere l'ingresso dalla zona living: si può ricorrere a pareti in muratura, librerie inter - parete o a tendaggi. In alternativa, è possibile mettere in atto soluzioni più originali, come la progettazione e la realizzazione di una quinta.
Per quinta, in gergo teatrale, si intende una struttura d'arredo verticale, di solito stretta e alta, costituita da intelaiature di varie fogge, finiture e materiali. La sua principale funzione è quella di delimitare lo spazio scenico.
Quando facciamo riferimento ad un contesto abitativo, per quinta si intende un pannello verticale utilizzato per separare più ambienti in modo dinamico e non vincolante.
Il principale vantaggio offerto dalla quinta è quello di non costituire un intervento di tipo definitivo, come avviene invece realizzando delle pareti vere e proprie. Inoltre, in questo modo è possibile ottenere due ambienti separati e caratterizzati da maggiore privacy, senza dover sacrificare luminosità e volume.
Dalla pianta progettuale illustrata qui sopra si evidenzia chiaramente il problema dell'assenza di privacy nella zona pranzo: tale area risulta immediatamente esposta alla vista di chiunque apra la porta principale e faccia ingresso nell'abitazione.
Quello che a prima vista si presenta come un difetto, può essere trasformato in opportunità: realizzando una quinta che separi il tavolo da pranzo dall'ingresso, è possibile creare un percorso immaginario elastico e dinamico, in grado di offrire alla zona living tutta la privacy desiderata.
La quinta, presentata con segno tratteggiato nella piantina, può essere realizzata in diverse forme architettoniche e costruita con svariate tipologie di materiali, come il cartongesso, il vetromattone, il cristallo, i mattoncini a vista, il legno, il metallo. Diversi elementi non strutturali possono essere sfruttati come quinte, ad esempio tendaggi, librerie interparete, pannelli in policarbonato, formelle di vetro, finte colonne o pannelli radianti. Tutte queste strutture possono creare un'adeguata separazione tra gli ambienti senza stravolgerne le principali caratteristiche.
La soluzione raffigurata nel bozzetto n°1 è costituita da una semplice parete realizzata con uno scatolato in cartongesso. A prima vista, si tratta di un elemento che può risultare banale, ma che può essere valorizzato da pochi elementi ben posizionati: in questo caso, da un quadro e da un'applique che lo illumina, nonché dallo sfondo verniciato con uno smalto a base acrilica effetto ferro vecchio.
Questi elementi accessori permettono di trasformare la quinta in un oggetto d'arredo, per un eccellente effetto scenico con costi di realizzazione estremamente contenuti.
Il bozzetto n°2 presenta una quinta strutturale pensata per dividere l'ingresso dalla zona pranzo. Per mezzo di una mensola aerea tra la cucina ed il salotto, la quinta si trasforma in parte integrante della zona pranzo, completando la prospettiva e scendendo sulla parete frontale per trasformarsi in una originale enoteca da parete.
Sotto la mensola aerea è possibile applicare delle sospensioni per illuminare ulteriormente la zona pranzo.
Sulla facciata della quinta rivolta verso l'ingresso si potrà montare uno specchio quasi a tutta altezza. Esso permetterà di aumentare visivamente la profondità e la luminosità dell'ingresso e del percorso del corridoio immaginario. Ne deriva un ambiente dinamico, da personalizzare con vari giochi cromatici.
L'intera struttura può essere realizzata in cartongesso, oppure in policarbonato compresso: quest'ultima è una tecnica molto in uso per oggettistica d'arredo e costruzioni aeree hi tech.
Il bozzetto n°3 propone una soluzione soft di design e cerca di smaterializzare le classiche strutture in uso (cartongesso, muratura … etc), per valorizzare in modo suggestivo la luminosità e la trasparenza dell'ambiente.
La base della quinta è composta da una vasca - zoccolo. Al suo interno sono stati posizionati dei ciottoli e predisposti tre punti luce a led. Le luci illuminano, dal basso verso l'alto, alcuni rami secchi e delle canne di bambù.
Tutta la struttura è racchiusa da un vetro di sicurezza, che può essere bronzato o trasparente, ispezionabile per tutta altezza. Al soffitto è stato fissato un cappello di contenimento per i vetri.
Sia lo zoccolo a pavimento, sia il cappello a soffitto possono essere in acciaio oppure in lamiera di ferro zincato verniciato.
Questa soluzione, altamente decorativa, è in grado di definire gli spazi giocando con il contrasto tra pieni e vuoti: il vuoto è quello dell'ikebana, mentre il pieno è quello della sospensione luminosa in tessuto, abbinato al rivestimento delle sedie. Il punto luce illumina sia il tavolo sia il soffitto, mentre l'illuminazione che colpisce il piano di lavoro della cucina è ottenuta da un canale longitudinale retroilluminato, ricavato nel controsoffitto e sviluppato per tutta la lunghezza della cucina stessa.
I progetti qui presentati offrono l'opportunità di approfondire alcune delle molteplici possibilità divisorie in grado di caratterizzare gli ambienti e di trasformare anche i punti deboli in un valore aggiunto. Chi desidera valorizzare e personalizzare il proprio immobile con una soluzione studiata su misura, può usufruire del nostro servizio esclusivo di progettazione a mano libera, contattandoci comodamente online e senza impegno.
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