Un nuovo concetto di libreria: caratteristiche e tendenze
Le librerie sono mobili speciali per la custodia e conservazione, inizialmente erano simili ad armadi pesanti e massicci con ante vetrate, sportelli e serrature.
Successivamente, con l'introduzione della stampa e l'invenzione delle edizioni economiche, i libri si diffusero maggiormente e le librerie assunsero un aspetto assai più dimesso, diventando semplici scaffalature a giorno realizzate in vario stile e materiale.
Negli anni '60 e '70, in seguito all'introduzione ormai capillare di radio, giradischi e televisore si assiste a una prima fondamentale evoluzione: compaiono infatti le librerie a ponte, destinate a separare il soggiorno dallo studio o dalla zona pranzo, e le pareti attrezzate, sistemi componibili a parete formati da scaffali e librerie, vetrine e credenze per riporre ed esporre piatti e soprammobili, cassetti e una base appositamente studiata per l'impianto stereo o la tv. Sono proprio di questi anni alcuni classici del design come la libreria Nuvola Rossa di Vico Magistretti (1977) o lo scaffale Congresso di Lips Vago (1969).
Oggi, con la dematerializzazione dell'oggetto libro grazie alla diffusione di ebook e tablet, la libreria sta vivendo una nuova fase di riscoperta, diventando un elemento di arredo dalle forme semplici e minimaliste, versatile e multiuso: soluzioni praticamente invisibili per separare gli ambienti di open space, loft e monolocali; strutture a traliccio per l'esposizione di piante, libri e soprammobili o perfino sistemi con diversi mobili fusi e integrati sono infatti soltanto alcune tra le moltissime soluzioni salvaspazio offerte dalle aziende del settore.
Librerie di design, o arte contemporanea rivisitata
La linea CityLife di Doimo, pur non rivoluzionando completamente il concetto di libreria, si ispira ad esempio all'arte contemporanea e in particolare alle opere del pittore olandese Piet Mondrian, reinterpretando in forme semplici, rigorose ed essenziali le usuali pareti attrezzate.
Il modello Random sembra infatti riproporre le famose Composizioni degli anni '20, caratterizzate da uno sfondo bianco su cui campeggia un reticolo di linee nere e grandi quadrati o rettangoli gialli, rossi o azzurri, che nel mobile diventano ampie mensole, nicchie o sportelli con ante chiuse. Le tre versioni disponibili, con sfondo bianco e grigio antracite e inserti arancioni, azzurri o verdini, sono utilizzabili da sole o accostate in una combinazione modulare.
Molto essenziale anche CityLife 43, un'austera composizione di rettangoli allungati nei tre toni fondamentali del bianco, del nero e del rosso.
CityLife 51, una libreria pensile da parete generata dall'intreccio di alcuni rettangoli e quadrati che formano nicchie e scomparti di varia misura, ricorda invece la produzione del giovane Mondrian, caratterizzata da alberi che diventano insiemi astratti di linee perpendicolari nei freddi toni del grigio, nero, azzurro e marrone.
CityLife 22 è invece una libreria passante da pavimento decisamente ampia e capiente, ottima per dividere un open space in zona pranzo, soggiorno e studio: completamente bianca, si compone di un reticolo modulare con nicchie di varia misura e alcuni sportelli con ante chiuse. Osservabile da qualsiasi angolazione, ha una buona leggerezza visiva e mette in risalto il colore e le caratteristiche degli oggetti esposti.
Librerie multifunzione per soluzioni versatili e minimaliste
Completamente diverso è invece IPot dell'azienda Supercake, studiato come soluzione ottimale per chi coltiva hobby o passioni.
Il sistema, ispirato a celebri giochi come il Meccano e versatile come un notissimo tablet (che ricorda anche nel nome), è infatti una struttura modularetridimensionale di maglie cubiche con lato di 20,5 cm, venduta in un comodo kit di montaggio composto da bacchette di alluminio e nodi di nylon che l'acquirente deve assemblare personalmente.
Le combinazioni sono quindi illimitate, perché in base al numero di bacchette e alla loro disposizione si ottengono mobili come pareti attrezzate, scaffali o librerie, piccoli portariviste, tavolini da salotto o perfino strutture complesse come una parete attrezzata con sedute integrate.
L'aspetto, la forma e dimensioni della struttura finale sono infatti quindi dall'utente, e possono variare da singoli cubi a piccole strutture orizzontali o verticali, fino ad ampie ed elaborate composizioni angolari o a tutta parete, bidimensionali o protese nello spazio con aggetti di vario tipo.
Anche le destinazioni d'uso sono molto numerose, perché IPot può essere utilizzato come:
- libreria o porta cd e dvd nel soggiorno o nello studio;
- parete attrezzata con sedute integrate;
- tavolino da salotto o sedute aggiuntive;
- comodino;
- scaffalatura o cantinetta in cucina o nella zona pranzo;
- struttura per piante da appartamento o piccola serra da sistemare nella zona giorno, in camera da letto o perfino in terrazza;
- mensole porta abiti per la cabina armadio o lo spogliatoio;
- parete divisoria e sostegno per poster e quadri.
IPot è disponibile in bianco o nero, si appendeal muro o si appoggia al pavimento, resiste alle intemperie e può essere completato con diversi accessori appositamente studiati come ripiani, scatole o contenitori in legno, vasi per le piante o sacchetti di stoffa per riporre gli oggetti.
As if from nowhere (che in italiano significa letteralmente Come se dal nulla) della designer Orla Reynolds è infine un vero e proprio set completo di mobili per il soggiorno formato da alcuni contenitori componibili, un tavolo con prolunga e quattro coloratissime sedie.
É dunque la soluzione ideale per una giovane coppia amante dei libri con la casa piccola e molti amici spesso a cena, o un freelance con troppi faldoni da archiviare, i clienti da ricevere e uno spazio di lavoro ristretto.
L'insieme consiste di sei elementi modulari, due quadrati (a loro volta divisi in quattro quadrati più piccoli) e due rettangolari: due pezzi rettangolari accostati danno un elemento quadrato. I mobili, a scomparsa, si inseriscono nei contenitori, offrendo il loro profilo alla vista come un'inedita e ironica texture.
Al bisogno si estraggono facilmente con un semplice gesto: le sedie, in metallo, sono molto sottili, leggere e già pronte per l'uso, mentre il tavolo quadrato si ottiene accostando due elementi rettangolari più piccoli e dotati di prolunga.
I colori sono pieni e molto vivaci: bianchi i contenitori modulari; viola i due tavolini; gialle, rosse, verdi e azzurre le quattro sedie.
Ogni pezzo può essere usato singolarmente, ad esempio in camera da letto in funzione di comodino con annessa seggiola per appoggiare i vestiti, o come porta televisione con relativo tavolino-consolle; o accostato agli altri per comporre un mobile unico: impilando i vari pezzi si ottiene infatti una libreria quadrata assai rigorosa, mentre accostandoli semplicemente si ottiene una struttura più lunga e articolata, praticabile come soppalco o divano da lettura.
Allestire e utilizzare As If From Nowhere ricorda quindi una partita a tetris, non solo per l'aspetto dei porta-oggetti molto simili ai blocchi del celebre videogioco, ma anche per la sua libertà compositiva e la vera e propria costruzione di un set da pranzo completo del necessario.
