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Il legno lamellare fu brevettato nel 1906 da Karl Friederich Otto Hetzer, un carpentiere tedesco che superò i limiti delle strutture di legno massiccio con un nuovo materiale.
Infatti, nonostante le sue ottime caratteristiche strutturali, l'uso del legno massiccio ai grandi edifici come padiglioni espositivi o stazioni ferroviarie risultava fortemente ostacolato dalla scarsità dei tronchi lunghi, dritti e con un diametro sufficiente a ricoprire grandi luci; dalla presenza di difetti (nodi, fessurazioni, fibre deviate o cipollature) che ne compromettevano la resistenza meccanica, e infine dalle difficoltà e costi di trasporto.
Grande struttura con travi curve in legno lamellare, by Binderholz
Era inoltre molto difficile creare strutture non standardizzate come le travi reticolari o gli elementi curvi e arcuati tipici dello stile liberty.
Il legno lamellare fu la risposta a questi problemi: si tratta infatti di un materiale composito ottenuto incollando sottili assicelle lignee (dette appunto lamelle, da cui il nome) con adesivi ad alta resistenza.
Attualmente prevalgono le travi in abete lamellare ma sono diffusi anche il legno lamellare di faggio, rovere, castagno e diverse essenze esotiche.
Elemento per solaio in legno lamellare, by Binderholz
Naturalmente, nel corso degli anni il processo di lavorazione venne costantemente migliorato ed oggi i metodi di produzione, le materie prime e i requisiti prestazionali delle travi lamellari sono disciplinati dalla norma UNI EN 14080:2005.
Le travi legno lamellare moderne si compongono quindi di una fitta serie di lamelle, ciascuna delle quali costituita da una singola tavola di legno con dimensioni variabili in base alla destinazione d'uso: più piccole nei pannelli lamellari per arredamento, maggiori nelle membrature strutturali.
Struttura di una trave di legno lamellare, by Costantini
In queste ultime, ciascuna tavola di legno ha una larghezza normalmente compresa fra 8 e 24 cm, per uno spessore legno di 3-4 cm.
Il legno grezzo, idoneo per usi strutturali e adeguatamente stagionato, per prima cosa viene scortecciato, selezionato e ridotto in tavole con dimensioni prefissate e munite di appositi intagli a forma di pettine su entrambi i lati corti, necessari a garantire una giunzione ottimale tra le lamelle contigue.
Le zone con piccoli difetti come i nodi, sono invece eliminate con tagli selettivi.
Lavorazione delle lamelle del legno lamellare, by Costantini
Successivamente, si cospargono gli intagli di ciascuna asse legno con il collante, normalmente un adesivo poliuretanico oppure a base di resine melaminiche (MUF) e resorciniche (RF).
In questo modo, unendo le lamelle fino alla lunghezza desiderata, si ottiene il primo strato della trave lamellare, che viene completata sovrapponendo tutti gli strati necessari a ottenere le sezioni travi lamellare di altezza predeterminata.
Si devono però adottare due precisi accorgimenti:
Elemento strutturale in legno lamellare completato, by Emma Industrie
Le travi in lamellare finite sono quindi dotate dei fori e incavi necessari ad alloggiare i fazzoletti o le piastre metalliche bullonate per la giunzione di più elementi strutturali, trattate con prodotti protettivi, biocidi eventualmente ignifughi, trasportate in cantiere e quindi assemblate.
L'applicazione più comune del legno lamellare sono le grandi strutture con luci anche di 30 o 40 metri per la copertura di palestre, capannoni, teatri, impianti sportivi o padiglioni espositivi.
Capriata palladiana di legno lamellare
Tuttavia è comune anche l'uso nell'edilizia corrente.
Numerose aziende del settore, tra cui ad esempio Costantini Case In Legno - L.a. Cost Srl o Binderholz, producono infatti una vasta gamma di travetti in legno lamellare per solai e coperture, oltre a travi con profilo rettilineo, curvo oppure a S, anche con forma, dimensioni e disegno su misura, consentendo la massima personalizzazione e libertà progettuale.
Emma Industrie S.r.l. propone inoltre due sistemi per la costruzione di edifici con struttura in legno lamellare.
Il primo è il cosiddetto platform frame, un sistema in uso già nel XIX secolo che in questo caso viene semplicemente aggiornato sostituendo ai tradizionali montanti verticali e traversi orizzontali di legno massiccio degli elementi lamellari a sezione quadrata o rettangolare, fissati mediante chiodi e viti.
Il telaio viene quindi dotato di uno strato di coibentazione termica e tamponato con un pannello lamellare, in compensato oppure OSB.
Pannelli XLAM per cosrtuzione pareti portanti in legno lamellare, by Emma Industrie
ll secondo è l'XLam, basato su vere e proprie pareti portanti di pannelli in legno lamellare, ciascuno dei quali formato da vari strati di legno lamellare posti ortogonalmente tra di loro e poi incollati con un collante strutturale.
Le caratteristiche del legno lamellare lo rendono un materiale conveniente perché esso associa i vantaggi del legno a quelli della prefabbricazione tipica di sistemi industrializzati dell'edilizia moderna.
Le travi lamellari in legno sono infatti elastiche, leggere e dotate di un'ottima resistenza meccanica a flessione, trazione e compressione in relazione al proprio peso.
Tuttavia, questi valori sono molto più standardizzati grazie alla pressoché totale assenza dei difetti naturali delle travi di legno massiccio, semplificando nettamente la modellazione strutturale.
Inoltre, grazie alla particolare tecnica di produzione, si può ottenere una sezione legno lamellare di qualsiasi forma (rettangolare, rotonda, quadrata, ovale, ad H) e dimensione, superando agevolmente i limiti degli elementi strutturali di legno massiccio.
Del resto, anche le tolleranze costruttive risultano assai più contenute, semplificando notevolmente anche l'assemblaggio delle strutture.
Hanno infine una bassa trasmittanza termica, comportandosi dunque come un vero e proprio isolante naturale e, poiché sono composte da numerose tavole di piccole dimensioni, ottimizzano l'uso del materiale riducendo lo sfrido di legname.
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