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L'Home Staging è una tecnica di marketing immobiliare finalizzata alla vendita o locazione di un immobile nel modo migliore.
Questa tecnica è stata inventata dall'americana Barb Schwarz, che nel 1972 iniziava la sua carriera come agente immobiliare e che, svolgendo questa professione, ebbe l'intuizione che ha portato poi all'ideazione della disciplina.
La Schwarz partiva dalla considerazione che gli immobili con un'immagine curata acquisivano un valore maggiore agli occhi dei clienti i quali concludevano l'operazione immobiliare più rapidamente e con margini di trattativa ridotti.
Home Staging letteralmente sta per mettere in scena la casa, una rappresentazione quasi teatrale della vita che potrebbe aversi all'interno di essa.
Negli Stati Uniti e poi in Canada l'Home Staging ha portato a grandi risultati tanto da diffondersi molto rapidamente e ampiamente.
In tempi relativamente più recenti il concetto ha iniziato a diffondersi anche in Europa, in modo particolare nei Paesi del Nord Europa.
In Italia questa tecnica di valorizzazione immobiliare è arrivata dal 2008, ha fatto un po' fatica a diffondersi, ma attualmente si sta facendo strada, grazie anche alle associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale, come l'Associazione Nazionale Home Staging Lovers e l'Associazione Professionisti Home StagingItalia.
Spesso la professione di Home Stager viene confusa con quella dell'interior designer e invece sono due cose vicine ma diverse, in quanto cambia innanzitutto l'obiettivo dei due interventi.
La perfetta sintesi di questa differenza è in una frase di Barb Schwarz:
“Il modo in cui vivi in una casa e quello in cui commercializzi e vendi una casa è diverso”.
Con l'interior design si lavora per caratterizzare ambienti con uno stile proprio e soddisfare il cliente che quella casa dovrà viverla.
In un intervento di homestaging, invece, l'obiettivo fondamentale è vendere o affittare l'immobile.
L'Home Stager deve possedere, per questo, tutta una serie di competenze, dall'interior design, alla psicologia ambientale, al marketing immobiliare con una buona conoscenza del mercato di riferimento, alla comunicazione e alle basi della fotografia, oltre a tutte le conoscenze che normalmente un free lance deve possedere per la propria attività.
Tornando a Barb Schwarz, è lei che ha individuato le 7 “C” per un perfetto Home Staging.
Vediamo insieme quali sono:
Iniziamo dalla fine delle 7 “C” di Barb, perché al primo posto per un buon intervento di Home Staging c'è la pulizia.
Spesso le case in vendita o in affitto, soprattutto se disabitate, vengono abbandonate a se stesse.
Ciò crea una cattiva prima impressione, sia dal vivo che se si guardano delle foto sul web dove compaiono magari delle pareti sporche e delle stanze in disordine.
Come può un potenziale acquirente essere invogliato a visitare quella casa?
Quindi, la prima cosa da fare è pulire!
E se necessario, rinfrescare anche le pareti. Basta anche solo il bianco, per ridare un senso di pulito, di nuovo e di luminosità ad una stanza.
Al secondo posto, come diretta conseguenza del primo, io metto il decluttering, ossia ridurre.
Questo verbo si riferisce a tutto quanto c'è di superfluo all'interno dell'appartamento e che può solo creare distrazioni nella vista del potenziale cliente.
Dobbiamo, invece, eliminare oggetti, mobili e tutto quanto disturba e crea un impatto negativo, per lasciare spazio e/o creare solo delle ancore visive positive, che rendano piacevole l'esperienza dell'immobile.
La regina del decluttering è Marie Kondo, che con il suo metodo, descritto nel libro “Il magico potere del riordino”, ha insegnato a mezzo mondo come fare ordine.
Alla base della valorizzazione dell'immobile sul mercato c'è uno studio sapiente del target di riferimento, il cliente che potenzialmente acquisterebbe quell'immobile.
Da questo studio discenderà la scelta dello stile e dei colori che genereranno l'armonia di cui il cliente ha bisogno per innamorarsi a prima vista della sua futura casa.
Uno studio del CCI Color Institute, infatti, sostiene che l'84% delle persone decide di acquistare in soli 90 secondi, quindi è bene sfruttare al meglio questi primi attimi di contatto tra il visitatore/acquirente e l'immobile.
Come scegliere allora la migliore palette colori? Da quanto fin qui detto, si comprende che dipende da caso a caso, ma ci sarà sicuramente sempre una base neutra, cui si andranno a sovrapporre un colore dominante e un colore secondario, con alcuni colori accento, proporzionati correttamente.
I colori saranno declinati in arredi e complementi o anche in una tinteggiatura di alcune porzioni di pareti.
La palette colori, così come lo stile, andranno rispettati poi per tutto l'immobile, in modo da restare coerenti.
Un esempio? Il giallo di questi arredi e complementi di Maisons du Monde è particolarmente adatto per un target giovane.
Il giallo è un colore che apporta energia e facilita gli scambi e la comunicazione, come quella necessaria in un'operazione di compravendita.
Nella creatività può intervenire l'anima da interior designer che c'è nell'Home Stager, ma deve essere sempre tenuta a bada, perché ogni scelta fatta deve essere sempre finalizzata a vendere e a far tornare l'investimento, quindi economicamente vantaggiosa.
Da ciò discende che arredare un immobile in vendita o in affitto non vuol dire arredarlo completamente, ma allestirlo, perché lo stiamo mettendo in scena, stiamo simulando scene di vita al suo interno e, per questo, le soluzioni trovate potrebbero sembrare un po' insolite.
Si parla, infatti, spesso, di mobili di cartone ad esempio, molto realistici, funzionali allo scopo e relativamente economici.
CUBIQZ realizza diversi mobili in cartone, cucine e divani dalle linee più classiche o contemporanee, secondo le esigenze. Si può scegliere di lasciare i divani a vista o di coprirli appositamente per equilibrare il tutto.
Un altro produttore di mobili in cartone per l'Home Staging è RE.DA , con la possibilità anche di noleggiare per un certo periodo gli elementi scelti.
Se si va su mobili reali, si possono scegliere soluzioni low cost, attingendo dal catalogo IKEA , o anche dal sito di Sklum , il quale propone vari arredi di design, che non guastano soprattutto per attrarre target più sofisticati.
Se si sale un po' di prezzo si può andare sulle soluzioni proposte da Maisons Du Monde, che ha anche una vasta gamma di complementi utili, cuscini, tessuti, vasi, candele e quant'altro per rendere attraente un ambiente.
In alternativa molti complementi eleganti e di effetto li possiamo ritrovare su Zara Home .
Arredi e complementi sono per lo più di proprietà dell'Home Stager che li concede in comodato d'uso, sempre che il cliente non decida di acquistarli.
La comunicazione e il feeling che deve crearsi tra l'Home Stager e il venditore è fondamentale, in quanto entrambi hanno lo stesso obiettivo che è quello di far sì che l'operazione immobiliare vada a buon fine.
Ma con questa regola ci si riferisce anche e soprattutto ad una corretta ed efficace comunicazione dell'immobile in sé.
A tale scopo interviene il servizio fotografico, in alcuni casi video immobiliari, che deve essere professionale e sempre finalizzato alla vendita.
La fotografia per l'Home Staging deve emozionare e proprio per questo viene creato un vero e proprio racconto fotografico, che valorizzi l'immobile nelle sue particolarità, senza falsarne allo stesso tempo le criticità, ma con un approccio etico.
Per questo, a foto significative degli spazi, in un servizio fotografico per l'Home Staging si alternano poche ma altrettanto significative foto di dettagli emozionali.
Sarà il servizio fotografico ad attrarre sul web il potenziale cliente e a spingerlo a chiamare.
Si aumentano così i contatti e le visite e ci si avvia verso una più rapida conclusione dell'operazione immobiliare.
Questa regola riguarda l'Home Stager e la concentrazione che deve avere affinché si raggiunga lo scopo di rendere quel particolare immobile tra i primi sul mercato.
Ultimo ma non meno importante è il giusto atteggiamento che, a bilanciamento dell'impegno assunto dall'Home Stager, deve avere il venditore.
Questi, infatti, deve affidarsi e fidarsi completamente del professionista e, soprattutto, abbandonare l'idea che ha di casa per la sua proprietà e pensarla, invece, come un investimento.
Si tratta un po' di quanto detto dalla Schwarz nella citazione che abbiamo riportato poco fa.
Ed è per questo che la persona da accontentare non è il cliente diretto dell'Home Stager, cioè il venditore con il suo gusto e stile, ma è l'utente finale, colui che alla fine di tutta l'operazione vivrà veramente in quella casa.
Fondamentale nell'Home Staging è l'illuminazione degli ambienti, in quanto la luce rende gli spazi più nuovi, ampi e puliti visivamente, invogliando a comprare, ma soprattutto, creando giochi di luci ed ombre si riesce anche a generare atmosfere piacevoli e seducenti.
Prendiamo le mosse sempre da un'affermazione di Barb Schwarz:
“L'investimento di Staging nella tua casa è inferiore alla riduzione del prezzo sulla tua casa”.
L'Home Staging va visto come un investimento e non un costo.
Questo è il punto su cui è bene concentrarsi e per capire ciò vi invito a riflettere su una cosa.
Un immobile che è sul mercato da molto tempo senza successo è per il venditore un costo, perché, nel migliore dei casi egli deve pagare solo le spese di gestione, condominiali in primis.
Ridurre i tempi elimina questo problema.
L'Home Staging, infine, riduce i margini di trattativa, proprio grazie anche al fatto che vengono ridotti i tempi sul mercato. Si riesce, così, a vendere ad un prezzo migliore.
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