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La lavastoviglie, un elettrodomestico indispensabile in qualunque casa, si adatta a tutte le necessità di spazio, capacità di lavaggio e consumo, diventando un ottimo alleato contro lo stress quotidiano.
Anni fa le stoviglie venivano lavate solo a mano dalle massaie o dalle servitù, con grande dispendio di tempo e forze.
Agli inizi erano prodotte solo per essere utilizzate a livello industriale, da alberghi e ristoranti, però, con l'avanzare della tecnologia, sono stati prodotti modelli sempre più sofisticati, compatti, meno rumorosi e che consumano sempre meno, tanto da diventare oggigiorno un elettrodomestico i cui non si può fare a meno.
Una volta era considerato un bene di lusso, soprattutto per i consumi elevati di acqua ed energia elettrica, mentre negli ultimi anni la lavastoviglie è presente in ogni tipo di casa, grande o piccola che sia, con famiglia numerosa o con pochi elementi.
Viene collocata quasi sempre, per praticità, vicino al lavello dove è possibile collegare i tubi di carico/scarico dell'acqua e per poterla caricare con tutta facilità, anche con le stoviglie umide.
Il modello da acquistare dipende dal numero di componenti della famiglia e anche dalle dimensioni della cucina.
Una lavastoviglie sovradimensionata quasi mai lavorerà a pieno carico, consumando eccessivamente; viceversa, una lavastoviglie sottodimensionata, lavorerà troppo per riuscire a smaltire tutte le stoviglie da lavare, con delle sollecitazioni elettromeccaniche eccessive e continue.
I modelli più attuali sono dotati di vari programmi:
- il programma rapido per stoviglie poco sporche;
- il programma energico per pentole incrostate;
- il programma delicato per stoviglie fragili;
- il programma di mezzo carico usato soprattutto da piccoli nuclei familiari o dai single.
Gli spazi interni della lavastoviglie sono stati migliorati, sono più comodi e adattabili alle varie condizioni di lavaggio, riuscendo a lavare stoviglie di grandi dimensioni.
Tra le caratteristiche principali della lavastoviglie ci sono le dimensioni, la capacità dei coperti da lavare e il tipo di installazione.
Vediamole nel dettaglio:
Le lavastoviglie da esterno risultano tra i modelli più venduti, si installano tranquillamente accostandole ai mobili della cucina, hanno dimensioni di 60x60x85h cm è sono in grado di lavare fino a 12-14 coperti, ideale per una famiglia di 4-6 persone.
Il colore più prodotto per le lavastoviglie non da incasso è il bianco, ma sono disponibili sul mercato anche in altri colori che risultano gradevoli alla vista perché rifinite in ogni più piccolo particolare.
Lavastoviglie da incasso
La lavastoviglie da incasso ha le stesse caratteristiche di quella standard in quanto a capacità, funzioni e consumo, ma si differenzia nella forma in cui si adatta alla cucina.
Non è rifinita esternamente perché è installata al di sotto del top della cucina e rivestita frontalmente con un pannello uguale ai mobili della cucina, in modo da risultare perfettamente mimetizzata.
Le misure vanno dai 45 cm di larghezza, che permette di lavare fino a 9 coperti, e i 60 cm di larghezza per 14 coperti, mentre l'altezza è di 82-87 cm.
Le lavastoviglie da incasso possono essere a integrazione parziale, a integrazione totale o anta scoperta.
In quelle a integrazione parziale, il pannello non ricopre tutto il frontale ma solo la gran parte inferiore, mentre nella parte superiore del pannello è presente il cruscotto esterno, con i comandi visibili e azionabili tranquillamente dall'esterno.
Nelle lavastoviglie da incasso a scomparsa totale, invece, il pannello va a coprire interamente il frontale e i comandi sono posizionati sulla parte superiore dell'anta, visibili solo a pannello aperto. L'avvio del programma di lavaggio, nella lavastoviglie a scomparsa, si attiverà solo con la chiusura del pannello frontale.
Lavastoviglie da incasso ad anta scoperta
Nella lavastoviglie ad anta scoperta il pannello frontale, in acciaio inox o altro materiale, viene lasciato a vista.
Il vuoto da lasciare libero è lo stesso delle dimensioni della lavastoviglie ad incasso, non essendoci fianchi da calcolare e non avendo una base su cui essere incassata.
L'unico accorgimento da prevedere, se la lavastoviglie è installata a inizio o fine composizione, sarà quello di prevedere un pannello di chiusura il cui spessore è da tener presente quando si calcola la misura totale del piano.
Le piccole lavastoviglie sono la soluzione ideale per chi non vuole rinunciare alla sua comodità e non ha a disposizione molto spazio in cucina.
Le lavastoviglie mini sono ideali anche per piccole famiglie composte da 2-3 persone, lavano fino a 6-9 coperti, occupano poco spazio e offrono le stesse prestazioni di quelle aventi dimensioni maggiori.
Un esempio di lavastoviglie slim compatte è dato dalla RealLife®Slimline di ELETTROLUX,dalle dimensioni di 45x58x88h cm. Parliamo di una lavastoviglie da 45 cm in classe energetica A+, una capacità di lavare fino a 9 coperti, con la funzione AutoFlex che calcola i livelli giusti di acqua ed energia elettrica da utilizzare, opzione di partenza ritardata e l'utile programma breve di 30 minuti che permette di lavare i piatti tra una portata e l'altra.
Tra le lavastoviglie salvaspazio Bosch, troviamo la ActiveWater smart, classe A+, di dimensioni 55x50x45h cm, con un minimo consumo idrico di soli 8 litri d'acqua.
Il programma VarioSpeed dimezza i tempi di lavaggio dei programmi principali, AquaStop protegge totalmente contro gli allagamenti, il sensore di carico consente di risparmiare acqua ed energia con un minor numero di stoviglie e AquaSensor regola l'utilizzo di acqua in base al grado di sporco.
Quando il nucleo familiare è composto da più persone e non vi sono problemi di spazio in cucina, si può tranquillamente scegliere una lavastoviglie capiente come la XXLENCE KDFX 7017 di KitchenAid, capace di contenere fino a 17 coperti e potendo accogliere stoviglie voluminose che non trovano capienza nelle lavastoviglie standard.
Dalle dimensioni di 60x55x86h cm, perfetta per l'installazione da incasso, ha una classe energetica A, oltre a un basso consumo d'acqua, di soli 9,9 litri.
Quando in cucina non c'è spazio per installare una lavastoviglie standard o si abita in un monolocale, si può optare per una lavastoviglie da tavolo.
Grazie alle ridotte dimensioni, possono essere posizionate in qualsiasi luogo, anche nel sottopiano del lavello, a patto che nelle immediate vicinanze vi sia un carico/scarico d'acqua e l'energia elettrica.
La lavastoviglie sottopiano risulta ideale per chi vuole sfruttare lo spazio a disposizione al di sotto del lavello, liberando spazio utile che può essere sfruttato da un altro elettrodomestico.
Con la semplicità di trasporto diventa una lavastoviglie portatile, dove molte volte segue la famiglia anche nella casa di villeggiatura, rendendo più comode le vacanze e senza dover far uso di stoviglie di plastica.
La lavastoviglie piccole tipo la Candy CDCP 6 / E-F, di dimensioni 55x50x44h cm, lava fino a 6 coperti, in classe energetica A+, con ben 6 programmi di lavaggio, 5 diversi livelli di temperatura e un consumo di soli 7 litri d'acqua per ciclo.
Le mini lavastoviglie vengono utilizzate anche da piccoli negozi o uffici dov'è prevista una piccola mensa o locale per la pausa pranzo.
Nonostante la lavastoviglie sia oggi abbastanza diffusa, esiste ancora un buon numero di persone che non la usa credendo a falsi miti che ancora resistono sul suo impiego.
Analizziamone alcuni
Niente di più falso!
Per ottenere un buon risultato bisogna raggiungere delle alte temperature tra i 45-70 gradi che a mano non si raggiungono, oltre a speciali detersivi creati appositamente per il lavaggio in lavastoviglie che elimina facilmente resti di cibo e macchie.
In molti pensano che la lavastoviglie vada usata sempre a pieno carico, cosa che difficilmente si raggiunge con le piccole famiglie.
Proprio per ovviare a questo tipo di problema, in commercio esistono lavastoviglie con il programma di mezzo carico, utile per i piccoli nuclei familiari.
Le lavastoviglie moderne, nei loro cicli di lavaggio, puliscono riciclando piccole quantità d'acqua per essere più efficienti.
Basta aprire la porta della lavastoviglie nel mezzo di un lavaggio, per rendersi conto della esigua quantità di acqua che utilizzano, circa il 60-80% in meno rispetto al lavaggio a mano.
La lavastoviglie utilizza l'energia per riscaldare l'acqua e pomparla all'interno della vasca di lavaggio.
Ma, visto che utilizza meno acqua, circa 8-10 litri rispetto ai 50 litri a mano, ne scaturisce che, meno acqua si utilizza e meno energia si avrà bisogno per riscaldare l'acqua.
Recenti studi hanno dimostrato che la cucina è tra i luoghi della casa dove risiedono molti batteri, il tutto facilitato dall'umidità e dal resto di alimenti.
Risulta difficile che i batteri possano resistere all'azione combinata delle alte temperature con cui vengono lavate le stoviglie e l'efficacia di speciali detersivi creati appositamente per lavastoviglie.
La durata dei cicli di lavaggio dipendono essenzialmente dallo sporco e dalla quantità di stoviglie. Se le stoviglie non sono troppo sporche o sono in quantità ridotta, si può scegliere il programma rapido che dura circa 30 minuti.
Molte persone, non conoscendo come funziona una lavastoviglie, diffidano ancora dall'usarla credendo che sia poco efficiente.
Per prima cosa, la lavastoviglie carica l'acqua in una vasca che viene riscaldata grazie a una resistenza elettrica.
Una volta raggiunta la temperatura prefissata, tramite l'apertura automatica dello sportellino interno, sarà aggiunto il detersivo.
La pompa manderà l'acqua a pressione all'interno del bracci irroratori che gireranno semplicemente sfruttando la sola pressione dell'acqua.
La velocità che raggiunge l'acqua quando esce dagli ugelli è di circa 140 km/h, una forza sufficiente per pulire qualsiasi tipo di sporco.
Da aggiungere che le moderne lavastoviglie riciclano, grazie a speciali sensori a infrarossi, l'acqua non ancora sporca per ridurne il consumo.
Per il risciacquo, la lavastoviglie effettuerà lo stesso procedimento usato per il lavaggio ma senza detersivo.
Per ottenere il massimo delle prestazioni dalla lavastoviglie, bisogna usare dei piccoli accorgimenti nel momento in cui si predispone per il lavaggio, in modo da ottenere delle stoviglie perfettamente pulite.
Va ricordato che non tutto può essere lavato nella lavastoviglie, bisogna leggere attentamente le indicazioni riportate dai produttori su ogni prodotto prima di lavarlo, evitare le stoviglie fragili o di un certo valore.
Ecco alcuni consigli che i produttori di lavastoviglie indicano nei manuali di uso:
- Eliminare eventuali residui di cibo dalle stoviglie prima di inserirli all'interno;
- Separare bene i piatti in modo che non si tocchino tra di loro;
- Le posate vanno riposte nell'apposito cestello con i manici rivolti verso il basso;
- Vassoi e piatti grandi vanno posti ai lati in modo da non impedire ai getti d'acqua di arrivare in tutte le direzioni;
- Le pentole vanno inserite nel ripiano inferiore rivolte verso il basso;
- Inserire nel ripiano superiore stoviglie di plastica, tazze e tazzine;
- Assicurarsi che i manici delle pentole o altri oggetti non impediscano ai bracci irroratori di girare;
- Una volta terminato il ciclo di lavaggio, attendere almeno una mezzora prima di aprire la lavastoviglie, altrimenti le stoviglie si raffredderanno rapidamente e si produrrà la condensazione.
Infatti, la lavastovigliechiusa farà in modo che il calore contribuisca a che evaporino i resti di umidità.
Usare sempre detersivo per lavastoviglie, chimicamente testato, sono quasi tutti a base alcalina, un po' più aggressivi rispetto ai normali detersivi per piatti, ma producono poca schiuma.
Inserirlo sempre negli spazi dedicati e seguire le indicazioni del produttore della lavastoviglie.
Non utilizzare assolutamente il normale sapone per piatti, in quanto produrrebbe una schiuma eccessiva, con l'inevitabile fuoriuscita della stessa dalla lavastoviglie.
Rispettare sempre le dosi consigliate dai produttori di detersivi; una quantità inferiore non riusce a eliminare tutto lo sporco, mentre una dose eccessiva non aumenta l'efficacia ma produce sono uno spreco di detersivo.
Usando le pastiglie detergenti predosate eviteremo inutili sprechi.
L'uso del brillantante per lavastoviglie dona alle stoviglie quell'effetto lucente che rende i piatti e i bicchieri perfettamente asciutti, senza aloni, striature e macchie.
Agisce creando uno strato sottilissimo sulle stoviglie evitando che si formino le antiestetiche e fastidiosissime tracce di calcare visibili specialmente sui bicchieri.
Il brilllante va posto sempre nell'apposito serbatoio e sarà usato in modo automatico dalla lavastoviglie.
Sappiamo che l'acqua contiene dei sali disciolti che determinano la sua durezza.
Più l'acqua è dura e più l'azione del detersivo sarà meno efficace, con il risultato di stoviglie poco pulite, oltre l'inevitabile formazione di calcare che va a incrostare serpentine e tubi della lavastoviglie.
Per questo motivo tutte le lavastoviglie sono dotate di un serbatoio dove va inserito il sale, solitamente posto sul fondo della lavastoviglie.
Il sale, prelevato automaticamente dalla lavastoviglie, diminuisce la durezza dell'acqua che, combinato con la presenza di un addolcitore interno, riduce l'accumulo di calcare specialmente sulle serpentine, evitando così uno spreco eccessivo di energia elettrica.
La mancanza di sale viene segnalato, tramite una spia, da tutte le lavastoviglie, al fine di evitare che l'estrema durezza dell'acqua provochi danni.
Infine, il solito dilemma: usare sale grosso da cucina o acquistare sale per lavastoviglie?
Alcuni studi hanno dimostrato che anche il sale grosso da cucina può essere usato tranquillamente svolgendo brillantemente il suo compito.
La lavastoviglie, come tutti gli elettrodomestici, contribuisce a far lievitare la spesa energetica delle abitazioni, incidendo pesantemente sul bilancio familiare.
Tale spesa può essere ridotta tramite una attenta valutazione e un'accurata scelta dell'elettrodomestico che andremo a utilizzare.
Fortunatamente, la tecnologia ha fatto e sta facendo grossi passi in avanti nel migliorare le prestazioni delle lavastoviglie, con la conseguente riduzione dei consumi elettrici e di acqua.
Nell'ultimo decennio, la quantità di acqua da riscaldare si è drasticamente ridotta, così come i cicli di lavaggio sono diventati sempre più brevi.
Come per tutti gli elettrodomestici, è possibile verificare i consumi e l'impatto ambientale della lavastoviglie tramite due etichette: quella energetica e la ecolabel.
Il basso consumo di acqua, di energia elettrica e la silenziosità della lavastoviglie, sono le caratteristiche che indicano i modelli più efficienti per quanto riguarda i consumi.
Tra le più efficienti troviamo quelle con una classe di efficienza energetica in tripla classe A, con consumi di utilizzo veramente ridotti.
Il consumo della lavastoviglie, oltre che dalla classe energetica di appartenenza, deriva soprattutto da come viene utilizzata. Un basso consumo della lavastoviglie deriva anche dall'applicazione di semplici regole di comportamento che sono:
- iniziare un ciclo di lavaggio sempre a pieno carico;
- lasciare le stoviglie in ammollo prima di lavarle;
- usare il prelavaggio solo in caso di sporco eccessivo;
- optare per i cicli a basse temperature;
- utilizzare i lavaggi ecologici o economici;
- non utilizzare l'asciugatura automatica ma aprire lo sportello per sfruttare l'areazione naturale;
- eseguire la manutenzione programmata, come la pulizia dei filtri e delle parti interne.
Altra caratteristica da valutare al momento scegliere una lavastoviglie, è quello di poter optare per un modello a doppio ingresso.
Questi modelli dispongono di doppio attacco, sia acqua fredda che calda, utile in case dove è sempre disponibile acqua calda a una temperatura compresa tra i 40° e i 60° C, derivante da pannelli solari o da un apparecchio a gas, riducendo i consumi elettrici fino al 50%.
L'unico inconveniente sarà quello di predisporre un nuovo attacco per l'acqua calda nel punto dove è prevista l'installazione.
Una lavastoviglie a doppio ingresso è la LVS 319B della Smeg.
oppure la GIE 2B19 della Ignis.
Quando la lavastoviglie viene usata tutti i giorni, dopo un breve periodo si avvertirà, inevitabilmente, un fastidioso odore provocato da residui di cibo nel filtro o dai ristagni di sporco accumulatosi nelle pareti o bracci irroratori.
Per evitare questi problemi basterà eseguire una corretta manutenzione per garantire un igiene della lavastoviglie, come indicato dai libretti di uso e manutenzione forniti dalle case produttrici.
Ricordarsi prima di ogni intervento di manutenzione, di staccare sempre la spina di alimentazione della lavastoviglie.
Vediamo ora in dettaglio le parti che necessitano di una manutenzione periodica
La pulizia della superficie esterna di una lavastoviglie va eseguita, come per tutti gli altri elettrodomestici, utilizzando un panno morbido imbevuto di acqua tiepida.
In caso di sporco resistente, usare un detersivo idoneo non troppo aggressivo per rimuovere delicatamente le macchie senza danneggiare la superficie.
Per pulire l'interno della lavastoviglie, si inizia estraendo i cestelli e lavandoli con detersivo e acqua corrente.
Per l'interno è possibile usare dei rimedi naturali come aceto o bicarbonato.
Basterà inserire sul fondo un bicchiere di acqua e bicarbonato, oppure un bicchiere di aceto e avviare un ciclo di lavaggio completo ad alta temperatura.
Se all'interno è presente della muffa, sarà possibile rimuoverla inserendo sul fondo della lavastoviglie circa 1 litro di aceto e avviare un lavaggio a vuoto sempre ad alta temperatura.
Tutte le lavastoviglie hanno sul fondo dei filtri che hanno il compito di trattenere i residui di cibo evitando di finire in circolazione.
Quando risultano sporchi o intasati, bisogna rimuoverli seguendo sempre le indicazioni riportate nel libretto d'uso e manutenzione, al fine di non danneggiarli.
Pulire i filtri sotto l'acqua corrente oppure con aceto per eliminare tracce di calcare e usare una spazzola a setole dure se i residui sono resistenti.
Ricordarsi di riposizionare i filtri prima di usare la lavastoviglie per evitare che i residui possano causare danni alla pompa.
Anche il braccio irroratore va pulito da residui di calcare e sporco.
Per rimuoverlo in modo corretto, bisogna leggere attentamente il capitolo su come smontare gli irroratori lavastoviglie nel libretto di manutenzione, e lavarlo accuratamente sotto l'acqua corrente.
Nel caso in cui gli ugelli risultino ostruiti, è possibile usare un ago o uno stuzzicadenti per rimuovere i residui. Rimontare il braccio irroratore e accertarsi che giri tranquillamente senza sforzi.
Se la lavastoviglie resta a lungo ferma, come ad esempio avviene in una casa di villeggiatura, prima di rimetterla in funzione bisogna effettuare una serie di operazioni.
Innanzitutto, bisogna controllare che la tubazione di carico non sia danneggiata; staccandola si farà scorrere dell'acqua per verificarne la perfetta portata.
Si procederà poi al controllo delle condizioni del tubo di scarico, che risulti perfettamente collegato, libero da ostruzioni e non presenti danni.
Infine, si procederà con un lavaggio a vuoto che avrà il duplice scopo: pulire internamente la lavastoviglie e verificare il perfetto funzionamento della stessa.
I prezzi variano in base al modello, dimensioni, tipologia di installazione e marche presenti sul mercato italian, come Bosch, Siemens, Smeg etc.
Si parte dalle lavastoviglie economiche che hanno un costo di circa 200 euro, alle migliori lavastoviglie che possono raggiungere i 1400 euro.
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