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L'impiego del cartongesso nelle costruzioni moderne è diventato quasi la regola per risolvere svariate problematiche legate alla configurazione degli spazi interni. Con tale materiale vengono realizzate partizioni interne, controsoffittature, rivestimenti di parti esistenti, realizzazione di complementi di arredo fissi, ecc.
La facilità con cui il cartongesso può essere lavorato, unitamente alla speditezza con cui è possibile procedere alla realizzazione di ambienti anche di grandi dimensioni, invoglia i progettisti a impiegarlo in ogni tipo di intervento.
Grazie a un numero infinito di esempi pubblicati sui media circa le applicazioni del prodotto citato, anche chi non è esperto del settore lo utilizza per svariate applicazioni.
Questa popolarità del cartongesso così diffusa comporta in molte circostanze un suo uso improprio, specie negli interventi fai da tè, a causa della mancanza di conoscenze specifiche sulle caratteristiche fisiche e meccaniche del materiale.
Capita così di vedere apparentemente risolte una serie di situazioni, impiegando indifferentemente lo stesso tipo di lastra, senza tener conto delle specificità del prodotto, in rapporto alle diverse condizioni del sito in cui è posto in opera.
Mi spiego con un esempio, prendiamo in esame un ambiente interno in cui dovrà essere sistemato un camino in una zona pranzo e angolo cottura, impiegando per le partizioni e per il rivestimento del camino, delle lastre di cartongesso.
In apparenza, non sembrano esserci particolari difficoltà nel dover organizzare tali spazi, vista la semplicità con cui i differenti elementi possono essere realizzati, almeno formalmente, per cui, fatti quattro conti, si passa a ordinare dal rivenditore più vicino, le lastre di cartongesso e i relativi elementi di sostegno.
In tale azione, manca un elemento importante, alla base di un intervento eseguito a regola d'arte, ovvero la risposta alle seguenti domande: quale tipo di cartongesso impiegare? È possibile utilizzare la stessa lastra per risolvere criticità così differenti, attinenti a problemi di termicità, umidità, resistenza al fuoco, acustica, resistenza strutturale, ecc?
Come si può ben vedere, il vero problema risiede nella scelta del tipo di materiale, per cui si possono seguire due strade per la sua soluzione: impiegare la stessa lastra di cartongesso indifferentemente per tutte le opere da realizzare oppure fermarsi un attimo e informarsi sulle caratteristiche che deve possedere il materiale per le specifiche prestazioni richieste.
La prima soluzione, che prevede l'impiego indiscriminato dello stesso materiale, riuscirà lo stesso a configurare le opere da realizzare, almeno dal punto di vista formale; tuttavia, ben presto durante il trascorrere dei mesi, quando l'ambiente verrà usato con intensità, manifesterà tutta la sua inadeguatezza.
Pareti deformate, spaccature nel rivestimento del camino, macchie di umidità, distacchi di pittura, ecc., rappresentano alcuni sintomi di un intervento eseguito non a regola d'arte.
Rimediare a tali situazioni, tenendo conto non solo del danno materiale, ma anche del disagio di dover sopportare nuovi lavori in una casa abitata, spingono a riflettere sull'opportunità di utilizzare la seconda soluzione, dunque una scelta ponderata sul materiale più adatto al tipo di intervento che si intende realizzare.
Tale scelta, è ancora più opportuna, quando si tratta di dover intervenire su una casa di proprietà, in cui si prevede di rimanerci per diversi anni, potendo così ripartire nel tempo le spese maggiori sostenute per l'acquisto di prodotti più performanti.
Quando si devono realizzare partizioni interne soggette a possibili urti, dovuti a un affollamento dei locali più intenso rispetto alla media, o in caso di compartimentazioni con locali a diversa termicità e insonorizzazione o in presenza di umidità, è necessario adoperare un tipo di cartongesso che resista a diverse sollecitazioni e condizioni di esercizio.
Diverse aziende del settore, propongono specifici prodotti, aventi ognuno delle particolari caratteristiche tecniche e fisiche, le quali consentono di affrontare le diverse criticità d'intervento.
La Knauf, ad esempio, con le lastre Fireboard, F-Zero e Thermax, garantisce un prodotto incombustibile, in classe A1 di reazione al fuoco.
Nello specifico, le lastre in questione, si differenziano da quelle ordinarie, perché realizzate in gesso rinforzato, senza smussature ai bordi, costituite da un unico nucleo di gesso rivestito con un velo di speciali fibre di vetro, il quale, oltre a rendere la lastra più resistente agli urti in genere, crea una barriera idonea a impedire, sotto l'azione del fuoco, fenomeni di cedimento e rottura.
Con le lastre descritte è possibile rivestire parti strutturali costituite da materiali diversi, bisognevoli di essere protette dal fuoco, oltre a realizzare pareti, canalizzazioni, contropareti e soffitti a prova di fuoco.
L'impiego delle lastre Freboard consente di ottenere una protezione dal fuoco fino a REI 180, unitamente a un buon isolamento termico, grazie alle caratteristiche sopra citate è possibile proteggere in particolare i solai a confine tra due ambienti aventi destinazioni d'uso diverse.
Un esempio in tal senso è rappresentato dalla necessità di isolare termicamente un solaio tra un locale a piano terra destinato a panificio e una soprastante abitazione, le lastre sono disponibili negli spessori 15-20-25 mm. e ciò consente di realizzare superfici isolanti proporzionate al tipo di isolamento termico richiesto.
Per gli impieghi in cui è richiesto un cartongesso che unisca nella stessa lastra caratteristiche isolanti con un elevato grado di resistenza meccanica, si possono utilizzare le lastre della
Saint-Gobain Gyproc, Duragyp Activ'Air®, con incrementata densità del nucleo (tipo D).
Questo tipo di lastra, è realizzata unendo al gesso delle fibre di vetro e legno; in questo modo si crea un cartongesso armato, caratterizzato da un elevato grado di durezza superficiale e un'ottima resistenza meccanica.
Grazie a tali caratteristiche è possibile realizzare divisioni di ambienti anche molto trafficati in cui eventuali sollecitazioni più intense del normale, vengono fronteggiate senza problemi.
Le lastre Duragyp Activ'Air®, mantengono un ridotto assorbimento di acqua, anche in presenza di forti gradi di umidità, ciò rende tali prodotti ottimi nella realizzazioni di nuovi servizi igienici, cucine, lavanderie, ecc.
Altro elemento di rilievo, da evidenziare per quanto riguarda le esclusive capacità di tali lastre, risiede all'interno della tecnologia Activ'air, che permette alla lastra di assorbire e quindi neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell'aria degli ambienti interni.
Ricordo a tal proposito come la formaldeide sia ancora presente nelle nostre abitazioni, in prodotti diversi come ad esempio i mobili in truciolare o compensato, in molti collanti impiegati per l'edilizia, nelle colle per fissare moquette, ecc. Pertanto, laddove occorre ridistribuire gli spazi interni in presenza di tali situazioni inquinanti, è bene prendere in considerazione l'impiego di un prodotto specificatamente pensato per rendere più sicuri gli spazi.
Per interventi in cui è richiesta una maggiore resistenza delle parti realizzate in cartongesso, senza ricorrere alle lastre in cartongesso fibrato, è possibile utilizzare un prodotto specifico denominato Habito Forte, che racchiude in sè la facilità di lavorazione delle lastre convenzionali unitamente a una resistenza meccanica notevole.
La mancanza di un'adeguata conoscenza delle caratteristiche dei prodotti descritti, ha indotto anche alcuni addetti ai lavori, a realizzare interventi con esito diametralmente opposto a quello prefissato.
Mi riferisco in particolare al ridotto assorbimento di acqua delle lastre in cartongesso.
Per questa sua caratteristica, se il cartongesso viene adoperato per la realizzazione di controparetine su una muratura di tufo interessata da un fenomeno di umidità ascendente, di certo queste non serviranno a togliere l'umidità dall'ambiente.
Anzi, per la verità ne peggiorano le conseguenze, poiché il muro retrostante, non potendo in alcun modo liberarsi dell'umidità in eccesso, la farà risalire ancor di più per capillarità, in relazione alle caratteristiche intrinseche con cui la muratura è stata realizzata.
Da quanto fin qui descritto, appare evidente come sia necessario individuare il prodotto più adatto per le particolari condizioni in cui si interviene.
In ogni caso, quando non si è sicuri sul tipo di prodotto da impiegare, si può accedere sui siti web delle ditte specializzate, dove, mediante delle semplici simulazioni è possibile ottenere in anteprima indicazioni sul prodotto da impiegare per lo specifico intervento.
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