Arredare la casa con lampade di carta glamour

Lampade di Carta per la casa all'avanguardia

I punti luce all'interno di uno spazio abitativo hanno una funzione determinante nel creare la giusta atmosfera in base al loro posizionamento, configurandosi al contempo come elementi di forte valenza creativa, capaci quindi di donare all'arredo quella nota caratteriale che fa la differenza.

Elemento essenziale di ogni architettura e oggetto di interior design, le lampade rappresentano il connubio tra forma ed essenza, oggetti unici la cui apparenza non conta meno della funzione: la piacevolezza estetica di una lampada ha lo stesso valore della qualità della luce e tutto concorre alla definizione di un sistema armonico complessivo.

Tra gli svariati materiali con cui si producono gli oggetti di illuminotecnica, la carta sta diventando uno dei must dei designer d'avanguardia e trova grande consenso tra il pubblico dei consumatori, sempre più attento alle problematiche ecologiche.

Lampade di carta giapponese

Sinonimo di leggerezza ed effimero, le lampade di carta sono elementi di design di intrinseca versatilità: possono assumere forme lineari e geometriche, irregolari e voluminose, multicolori o bianche come nuvole. Proprio per questo loro animo poliedrico le lampade di carta sono la soluzione migliore per cambiare aspetto a una stanza.
Sono tipiche della cultura giapponese, soprattutto quelle realizzate con il metodo Washi (da Wa=giapponese e shi=carta).

Washi indica il tipo di carta ottenuto attraverso la lavorazione manuale e l'uso delle fibre della rafia di tre arbusti: il kozo, la matsumata e il gampi.
Le fibre vengono scrupolosamente selezionate, sottoposte a bollitura, candeggiatura ed eliminazione delle impurità, per poi essere pronte all'uso.

Un esempio di lampada moderna realizzata con paralume in carta giapponese è AOYA della designer Toshiyuki Kita che può essere utilizzata sia come lampada da tavolo che a sospensione.
La particolare carta brevettata e la presenza di paralumi tridimensionali provvedono a mantenerla tesa senza alcun supporto né cuciture.
Quest'oggetto d'arredo porterà un tocco di artigianato e fascinazione nipponica all'interno delle nostre case.

Lampade in carta riciclata

Se nell'era del ri-uso, nulla si inventa e tutto si ricicla, è tempo di cartapesta, anche per la realizzazione di lampade.
Parliamo di un'antica tecnica di lavorazione plastica che utilizza carta e stracci intrisi di colla vinilica o colla di farina per la creazione di svariate forme tridimensionali.

Dal francese papier maché, la cartapesta è facilmente modellabile e una volta essiccata diventa molto leggera e versatile.

Si diffuse in Italia a partire dal '500, per le copie di statue in legno; attualmente trova largo impiego nel design in genere e soprattutto nell'illuminazione. Ne è un esempio la collezione di lampade Found Form, per lo studio londinese Mormels Design, progettate e realizzate in numero limitato dalla giovane artista olandese Enina Waelstham.

Queste abat-jour simpatiche e leggere, tutte realizzate in cartapesta, sono fatte a mano con carta riciclata, completamente biodegradabili e hanno la particolarità di essere state modellate usando come stampo degli oggetti di uso quotidiano, come bicchieri o tazze da caffè, etc.

Poetiche, dall'aspetto apparentemente fragile e originali negli stampi sono le lampade a sospensione del giovane designer spagnolo Enrique Romero de la Llana che usa come materia prima carta di giornale riciclata, impastata con legante vinilico, colorata e infine modellata in speciali stampi modificabili.

La texture leggermente imperfetta garantisce il sapore artigianale della lavorazione con cartapesta, aumentandone il valore e la bellezza.

Raffinate e romantiche sono anche le creazioni Made in Italy di Francesca Carallo, una vera e propria artista della cartapesta e designer dal gusto impeccabile.
Pur seguendo i processi tradizionali di confezionamento di questo materiale, Francesca crea delle inconfondibili lampade di cartapesta, lavorato secondo processi naturali, intrecciata e colorata con nuance sorprendenti, in esposizione nelle vetrine dei più prestigiosi Show Room d'arredamento di Roma e Milano.

Altre proposte di lampadari in carta glamour

Leggere e impalpabili come le nuvole che si librano in aria, sono le nuove lampade di Yu Jordy Fu. I loro nomi? Angel, Prague, Grandpa, Memory e Story.
Sono le cinque star della collezione Cloud: lanterne luminose realizzate internamente a mano, con carta riciclata e intagliata con grande maestria.
Si possono facilmente adoperare come paralumi, sia per lampade a sospensione che da terra. È possibile acquistarle direttamente nello shop on-line del designer creatore.

Altra proposta interessante è il lampadario di Studio Job per Moooi, l'impresa olandese fondata nel 2001 da Marcel Wanders, appassionato di design con un fiuto per gli affari, e Casper Vissers, esperto di marketing con un occhio puntato sui nuovi input dell'interior design.
Si chiama Paper Chandelier la loro proposta in carta, di una forma superclassica da lampadario, che va a ribaltare il concetto tradizionale del lusso.



Infine, la realizzazione che giunge dalla Corea è al contempo semplice e raffinata; basta collegare un cavo elettrico a un foglio di carta speciale, con un motivo decorativo in pendant con l'ambiente dove verrà installato.




Un cavo, una clip per l'assemblaggio e un foglio elettroluminescente è tutto quello che serve per ottenere un apparecchio di illuminazione davvero originale, firmato Shinyuoung Ma.
È Pinch il nome di questo dispositivo che, quando montato e collegato alla corrente, permette l'illuminazione e la visualizzazione dell'immagine scelta.