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In genere nell'attività costruttiva (ristrutturazione, nuova costruzione, ecc.), sono utilizzati una miriade di materiali aventi, ciascuno di essi, una propria funzionalità all'interno del corpo edilizio.
Di questi, solitamente si conoscono quelli più tradizionali come: laterizi, cementi, ferro, malte per intonaco, ecc., facenti parte di un linguaggio comune, comprensibile anche per chi non è addetto al settore.
Al pari di questi prodotti, in commercio vi sono altri materiali, visibili solo in corso di esecuzione dei lavori ed impiegati per risolvere specifici problemi di carattere tecnico.
A seguire si propongono due soluzioni, tese a isolare le partizioni interne in cartongesso e le strutture edilizie (ponti termici).
Questo elemento, prodotto dalla Società Olga srl, con brevetto appartenente alla società Pregimix di Sulmona, è studiato per essere impiegato prima dell'esecuzione delle pareti in cartongesso all'interno degli alloggi.
È realizzato in una linea con stampo automatizzato che utilizza materie prime di recupero (PVC riciclato).
La Sottoguida è, nei fatti, un profilo da fissare a pavimento, ma anche sulle pareti perimetrali e sul solaio, e nel quale inserire le guide in alluminio necessarie alla costruzione dei tramezzi divisori.
Di questo prodotto sono disponibili cinque versioni, distinti da diverse larghezze (da 75 mm, da 100 mm, 125 mm e 150 mm), e utilizzabili in base alle varie esigenze richieste.
Le particolarità funzionali di questo elemento, uniche nel suo genere, garantiscono ai tramezzi in cartongesso (tipologia a secco), una maggiore durabilità nel tempo e una serie di caratteristiche che si possono sintetizzare nei seguenti accorgimenti tecnici: isolamento da umidità di risalita capillare, come giunto elastico per diminuire i ponti termici e acustici, e come ammortizzatore di vibrazioni tra solaio e parete.
Oltre queste peculiarità, questo elemento costruttivo evita la formazione di microlesioni in corrispondenza di luci e porte oltre che facilitare le operazioni di montaggio delle pareti.
Nei fatti, costituisce un'ulteriore guida nella costruzione del tramezzo oltre che migliorare le prestazioni complessive e il risultato finale della struttura.
Un'altra soluzione eccellente in campo edilizio, oltre a quella citata nel paragrafo precedente, è derivata da un prodotto lanciato sul mercato da Akiba.
Questo elemento costruttivo denominato Basiko, è realizzato con Styrodur 5000 CS, un isolante termico in XPS che coniuga elevate capacità termiche a un'eccezionale resistenza a compressione.
È stato progettato come giunto a taglio termico delle strutture verticali e di collegamento tra, l'isolamento del solaio (o copertura) con quello della parete.
Proprio in questi punti, infatti, tra il solaio e la parete (denominati anche ponti termici), sono maggiormente evidenti i fenomeni conseguenti allo scambio termico con parti più fredde (dispersione di calore) e presenza di muffe.
Questi nodi solitamente corrispondono alle zone di collegamento poste in copertura o in punti dei solai di locali non riscaldati come garage e cantine.
Il pannello è caratterizzato da una superficie goffrata su entrambi i lati, così da favorire l'aderenza della malta al solaio o al cordolo e alla muratura di tamponamento.
Gli elementi, facilmente trasportabili e sagomabili con le normali attrezzature, hanno una lunghezza di 575 mm, con spessore standard di 100 mm, e sono disponibili in varie larghezze secondo le diverse esigenze di cantiere.
Vi sono tuttavia da rispettare alcuni accorgimenti pratici nella posa in opera.
Il primo riguarda la base di supporto, che sia, priva da residui di lavorazioni, di umidità, così da disporre uno strato di malta per regolare il fondo.
Con il secondo, si deve avere l'accortezza di collocare i pannelli Basiko adeguatamente accostati tra loro (tra i pilastri della struttura), avendo cura di non applicare malta tra i giunti, per non diminuire la capacità isolante.
Ultimata questa fase, si realizzerà uno strato di malta sopra gli elementi Basiko per poi disporre la fila dei mattoni o blocchi di tamponamento, in allineamento con il pannello.
Eseguiti questi accorgimenti, si potrà proseguire con la costruzione della parete.
Questo prodotto segue in sintesi la Direttiva Europea 2010/31/EU, approvata in data 19 maggio 2010, che prescrive, per gli edifici costruiti dal 31 dicembre 2020, di essere energeticamente autosufficienti, a energia quasi zero.
Su questo punto, infatti, l'eliminazione dei fenomeni legati ai ponti termici, diventa in pratica un'esigenza progettuale di assoluta necessità.
Per informazioni sui prodotti consultare i seguenti siti:
Lape.it
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