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Negli ultimi decenni, lo sviluppo esponenziale dei centri urbani ha avuto come conseguenza una crescita delle possibili fonti di rumore che possono arrecare disturbo all'interno delle mura domestiche e, nei casi più gravi, comportare un vero e proprio disagio sociale.
Il rumore può provenire da fonti esterne, come il traffico veicolare e le attività produttive esercitate nei pressi delle residenze, ma anche da fonti interne agli stessi edifici, che possono essere i vicini di casa, gli ascensori, gli impianti di vario tipo (condizionamento, riscaldamento o idraulico).
Insomma, col crescere delle esigenze di comfort all'interno della casa, crescono anche le possibili fonti di rumorosità.
Nel 1995, in recepimento di alcune direttive comunitarie, in Italia è stata approvata la Legge Quadro sull'inquinamento acustico, la legge n. 447 del 26 ottobre.
Nel 1997, poi, è stato pubblicato il relativo decreto attuativo, D.P.C.M del 5 dicembre 1997, sui requisiti acustici passivi degli edifici, che stabilisce i requisiti minimi di isolamento dal rumore che gli edifici devono rispettare.
Il 22 luglio 2010 è stata infine pubblicata dall'Ente Nazionale di Unificazione, la norma UNI 11367 Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera, con l'intento di integrare il decreto.
Questa normativa stabilisce i criteri con cui classificare le varie unità immobiliari, in base a prove fonometriche da eseguire al termine dei lavori.
Tra i rumori più fastidiosi che si possono percepire in casa ci sono quelli da impatto, dovuti al calpestio, alla caduta di oggetti o al loro trascinamento sul pavimento.
Appare quindi evidente che una possibile soluzione a questo problema può essere quella di interporre tra i vari strati del solaio del materiale fonoassorbente che attutisca i rumori e isoli i vari piani dell'edificio l'uno dall'altro.
Il materiale isolante può essere posto in diversi punti del solaio: tra la struttura portante e il massetto; tra il massetto e la pavimentazione; direttamente sotto la struttura portante, sottoforma di controsoffitto.
Quest'ultima soluzione è spesso impiegata nei casi di lavori in edifici esistenti, dove ovviamente è più difficile intervenire direttamente sulle strutture, ma non è la migliore, perché non impedisce la trasmissione laterale del rumore e quindi che esso possa propagarsi attraverso le pareti dell'edificio.
Per questo motivo la soluzione migliore è rappresentata dalla realizzazione di un massetto galleggiante fonoisolante, che si ottiene posizionando del materiale elastico, come detto, tra la struttura e il massetto.
Questa soluzione è attuabile, ovviamente, nei casi di costruzione di nuovi edifici, o di fronte ad interventi di ristrutturazione di una certa entità, dove è previsto anche il rifacimento del massetto.
Negli edifici esistenti, però può risultare eccessivamente dispendioso smantellare completamente il massetto, per cui una soluzione alternativa, può essere rappresentata dall'adozione di un materassino fonoisolante sottopavimento.
Mapei presenta delle interessanti proposte per entrambe le soluzioni descritte.
Mapesilent è un sistema modulare di membrane adatte per l'isolamento non solo acustico, ma anche termico dei solai.
Il prodotto è disponibile in comodi rotoli (Mapesilent Roll) o pannelli (Mapesilent Panel), che permettono di realizzare dei massetti galleggianti perfettamente isolati dal supporto e in grado di raggiungere le classi di efficienza acustica più performanti previste dalla normativa vigente.
Mapesonic CR è invece una membrana fonoisolante a basso spessore in gomma e sughero che si può applicare su sottofondi cementizi, prima della posa in opera del pavimento, oppure su vecchie pavimentazioni in ceramica o pietra naturale, prima dell'applicazione di un nuovo pavimento sovrastante.
Sonic Roll è il sistema fonoisolante di Polyglass che permette di realizzare in maniera semplice ed efficace dei massetti galleggianti. È formato da una membrana bitume polimero elastoplastomerica con armatura in poliestere, accoppiata ad uno strato resiliente in fibra di poliestere da 6,5 mm e rivestita in superficie da un tessuto non tessuto in polipropilene di colore verde per uno spessore totale di 8 mm.
L'accoppiamento della membrana bitume polimero alla fibra in poliestere permette di assorbire e smorzare i rumori e consente a varie tipologie di solaio di rientrare nei parametri previsti dalla normativa.
Ma fondamentale per la buona riuscita dell'isolamento acustico e termico del solaio è la sua corretta posa in opera, che deve partire dal perfetto livellamento del supporto.
Isolmant BiPlus è invece un materassino isolante sottopavimento in polietilene espanso accoppiato a tessuto serigrafato antilacerazione e tessuto agugliato per migliorare l'abbattimento acustico.
Se ne consiglia l'uso in tutti i casi in cui si necessiti di elevato confort acustico e di resistenza alla pedonabilità ed alla lacerazione, ma non sia possibile il rifacimento del massetto.
È necessario, però, che il massetto abbia almeno 6 cm di spessore. Per spessori inferiori si dovrebbe armare i massetti con idonea rete o con fibre.
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