Le varie forme di intestazione di immobili per le coppie

Intestazione di immobili a coppie: le varie forme, i vantaggi e gli svantagli di ognuna, il mutuo e tutto quanto riguarda l'acquisto e l'intestazione della casa
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Acquisto e intestazione di una casa



Al momento dell'acquisto di una casa è sempre bene che una coppia si ponga delle domande inerenti le conseguenze derivanti dalle scelte che si stanno per prendere.

Le decisioni devono tendere ovviamente alla solidarietà comune, ma al contempo per molti è ugualmente importante la salvaguardia degli interessi individuali.

Coppia e acquisto della casaSi parla di interessi riguardo al presente e al futuro, in caso di cambiamenti della situazione attuale.

Una delle riflessioni più frequenti è rivolta all'intestazione della casa.


La maggior parte delle coppie si chiede se è meglio intestarla a un unico proprietario oppure a entrambi i componenti della coppia, se è il caso di attribuire una quota maggiore a chi mette più soldi nell'acquisto e nella sistemazione, se è preferibile intestarla subito al figlio e quale delle opzioni è più vantaggiosa anche sotto il profilo fiscale. In realtà non esiste una soluzione più corretta delle altre.

Ogni situazione andrebbe valutata singolarmente perché nell'acquisto di una casa si inseriscono molte altre questioni inerenti la normativa sul patrimonio familiare, quella sulla separazione e sul divorzio, quella sull'eredità e, non da ultimo, quella sulla tassazione dei redditi e delle proprietà.

Ovviamente poi grande influenza sarà data anche dal tipo di unione che c'è nella coppia, quindi se si tratta di matrimonio o di convivenza.

Valutando i pro e i contro di ogni scelta, la coppia potrà quindi capire quali soluzioni fanno più al caso proprio.

È bene ricordare che non tutte le valutazioni avranno un valore obiettivo.
È probabile che alcune decisioni vengano prese perché possiedono un valore del tutto soggettivo, legato alla personalità e alle preoccupazioni per il futuro.

Cerchiamo ora di chiarire i vantaggi e gli svantaggi per ognuna delle situazioni più frequenti di intestazione di immobili.


Intestazione a un solo componente della coppia


Se la coppia è sposata, l'intestazione dell'immobile a un solo coniuge è spesso la soluzione più semplice, dettata anche dal fatto che solo quella persona ha la disponibilità economica per effettuare l'acquisto.

A volte diventa una necessità dal punto di vista fiscale, nel caso in cui uno dei due abbia già intestato un immobile (anche in quota parte) e non può usufruire dei benefici sulla prima casa con l'imposta agevolata al 3%.

Intestazione casa
Diversamente, l'imposta di registro passa inevitabilmente al 10% con l'ulteriore aggravio delle tasse comunali, le cui aliquote sono quasi tutte orientate al 10,6 per mille.

Il coniuge non intestatario gode in una situazione come questa di una serie di tutele in caso di una futura separazione legale, perché anche spostando la propria residenza avrebbe diritto ad un assegno di mantenimento.

Inoltre, sempre in caso di separazione, se al coniuge non intestatario vengono affidati i figli minori, questo potrà continuare ad abitare nella casa di famiglia, addirittura anche qualora il proprietario dovesse venire a mancare.

L'intestazione a un solo coniuge può configurarsi anche come una sorta di donazione indiretta che il coniuge più abbiente fa all'altro per dargli maggiori tutele.

È molto utilizzata anche in occasione di convivenze per tutelare la persona più debole della coppia. In quest'ultimo caso è però opportuno informarsi bene prima di procedere perché, se colui che mette i soldi per l'acquisto ha dei figli o moglie separata ma non divorziata, la donazione potrebbe successivamente essere impugnata per vari motivi, come ad esempio la perdita di fondi per il sostentamento dei figli o per lesione della legittima ereditaria.

Nella condizione di matrimonio in comunione dei beni, un coniuge può però intestare solo a se stesso la casa, solo se dimostra che il denaro utilizzato per l'acquisto deriva da fondi disponibili prima del matrimonio, da donazioni o da eredità.

Comunione dei beni
Di solito, comunque, i notai preferiscono che l'altro coniuge sia presente al momento del rogito e che dia il proprio assenso, perché purtroppo spesso diventa difficile dimostrare quanto sopra.

In regime di separazione dei beni, è invece più facile intestare l'immobile a uno solo dei due coniugi. È però da precisare che il coniuge più debole ha sicuramente interesse a comparire come co-intestatario per tutelarsi maggiormente in caso di separazione, divorzio e successione.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità dell'altro coniuge di usufruire anch'egli dei benefici previsti sull'acquisto della prima casa nel momento in cui, per motivi di lavoro o di salute, la sede è fuori dal perimetro comunale dell'altro immobile, purché ci trasferisca la residenza anagrafica.


Cointestazione


La co-intestazione è spesso ben considerata per la sua flessibilità.

Innanzitutto permette di stabilire un regime di comunione dei beni non completo ma relativo solo per quell'immobile, e in secondo luogo permette di stabilire delle quote di proprietà che possono essere paritarie (50%) o anche suddivise secondo percentuali diverse in base agli accordi.

Cointestazione casa
Inoltre è una delle forme principali di tutela per il componente economicamente più debole della coppia, soprattutto nel caso di coppie di fatto. Va da sé che ogni trasferimento di quota tra le parti, in assenza di variazioni patrimoniali, rimane la tassazione di trasferimento agevolata al 3%.


Acquisto di un immobile con finanziamento


È sicuramente la forma più usata dalla coppia, quella di richiedere una mutuo ipotecario per l'acquisto della prima casa. In questi ultimi anni, con la restrizione da parte delle banche di erogare somme in tal senso, ha contribuito a un forte calo della domanda, con conseguente recessione del mercato immobiliare.

Coppia e acquisto di un immobileL'azione costante del BCE di liquidità a tassi prossimi allo zero, ha dato nuova linfa agli Istituti di credito concedendo la possibilità alle giovani coppie di avere mutui a tassi convenienti.

È spesso richiesta la garanzia di un terzo, in quanto la sola busta paga e il valore dell'immobile potrebbero non bastare.

In questo caso conviene che siano sempre i coniugi a intestarsi il mutuo per ottenere i benefici previsti e la detrazione degli interessi passivi in sede di dichiarazione dei redditi.
Diversamente, se l'intestatario del mutuo è una persona diversa dai coniugi, si hanno tassi più elevati di circa due punti e il diniego alla detrazione degli interessi.


Intestazione di nuda proprietà e usufrutto


È una delle soluzioni più utilizzate tra genitori e figli.
Si utilizza quando si desidera trasferire ai figli la proprietà formale della casa ma lasciando ai genitori l'usufrutto e quindi il diritto di continuare ad abitarla o gestirla.

È sfruttata anche per evitare di pagare l'imposta di registro del 3% del valore dell'immobile in caso di successione.


Altre forme di intestazione


Coppia e consulenza per l'intestazioneEsistono poi altre soluzioni utilizzate più raramente.

Se ad esempio uno dei due coniugi possiede un'attività a rischio, di tipo commerciale o imprenditoriale, si può valutare che l'immobile diventi strumentale a un'impresa familiare o che appartenga a una società di coniugi oppure ancora che vada a far parte di un fondo patrimoniale familiare.

C'è poi la possibilità di valutare l'intestazione dell'immobile a un trust di diritto estero, ma qui finiamo in un campo delicato, che presuppone l'esistenza di un grande patrimonio e dove cominciano a inserirsi troppe complicazioni, da valutare al momento, caso per caso e sotto la consulenza di esperti del settore.

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  • Carlo
    Carlo
    Mercoledì 30 Agosto 2023, alle ore 08:24
    Io con la mia compagna, (siamo conviventi e non sposati) vorremmo acquistare un immobile fuori regione.
    Premetto che per me sarebbe seconda casa mentre per lei prima casa.
    È possibile intestare l'80% dell'immobile a lei e il restante 20% a me?
    Premetto inoltre che sono anche proprietario in piccole percentuali di altri 2 immobili, lasciate in eredità da mio padre a me, ai miei fratelli e a mia madre.
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Carlo
      Mercoledì 30 Agosto 2023, alle ore 09:37
      Sì, è possibile intestare a due o più soggetti l'acquisto dell'appartamento in quote diverse.
      La Sua compagna, per la sua quota, può  beneficiare dell' acquisto prima casa, per Lei no.
      Lo faccia presente al notaio che ne terrà in debita considerazione.
      Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Grazia
    Grazia
    Sabato 4 Marzo 2023, alle ore 09:53
    Io e il mio compagno vorremmo comprare una nuova costruzione.
    Il costo dell'appartamento è di 216.000 euro.
    Io avrei un anticipo di 100.000 euro, mentre il mio compagno di 20.000.
    Il mutuo da richiedere alla banca sarebbe quindi di 100000 euro.
    In questo caso, sarebbe possibile intestare la casa a percentuali diverse, ossia chi ha dato di più è il proprietario del 70% dell'immobile mentre chi ha dato meno è il proprietario del 30%?
    Grazia
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Grazia
      Lunedì 6 Marzo 2023, alle ore 13:20
      Sì, è possibile intestare a due o più soggetti l'acquisto della nuova costruzione, in quote diverse. Lo faccia presente al notaio che ne terrà in debita attenzione. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Tonyevo
    Tonyevo
    Venerdì 6 Gennaio 2023, alle ore 21:28
    Siamo una coppia sposata in comunione dei bene.
    Abbiamo già una casa acquistata prima di sposarci entrambi al 50 per cento.
    Vorremmo acquistarne un altra più grande dove però la mia quota per l’acquisto sarebbe più alta rispetto alla sua.
    Potremmo davanti al Notaio anche se in comunione dei beni davanti intestare la casa al 80 per cento a me è il restante a lei?
    In caso, di separazione con dei figli cosa succederebbe?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Tonyevo
      Lunedì 9 Gennaio 2023, alle ore 16:48
      L'acquisto in comunione dei beni non prevede quote diverse dal 50% ad entrambi i coniugi, salvo dimostrare che i proventi della maggior quota provengono da eredità, dalla vendita di beni personali, da vincite, ecc. E' però possibile modificare il regime patrimoniale con un atto di scioglimento della comunione prima dell'acquisto della nuova casa e assegnarsi liberamente le rispettive quote.  In caso di separazione le quote rimangono invariate fino alla cessione/vendita delle medesime all'uno o all'altro coniuge o all'alienazione in solido dell'immobile. Discorso diverso se si è in presenza di figli minori e senza un comune accordo tra le parti, in questo caso è il tribunale a sancire l'assegnazione del diritto di abitazione o altro. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
      • Antonio De Luca
        Antonio De Luca Pasquale
        Lunedì 9 Gennaio 2023, alle ore 23:48
        Grazie signor Pasquale  per la gentile risposta. Non voglio pensare ad eventuali cose negative, però purtroppo gli uomini non sono tutelati minimamente. Non vorrei fare la parte del "cornuto e mazziato", visto che quando si arriva a certe situazioni che non sono rose e fiori purtroppo bisogna pensare anche all eventualità, che può anche non dipendere da noi uomini. Lei parla di comune accordo. Ma di che tipo? Ed eventualmente avrebbe comunque valore davanti ad un notaio? 
        rispondi al commento
        • Pasquale
          Pasquale Antonio de luca
          Martedì 10 Gennaio 2023, alle ore 07:46
          La frase "di comune accordo" si lega alla separazione tra i coniugi e che ovviamente non ha valore in caso di compravendita. Cordiali saluti.
          rispondi al commento
  • Giulio P
    Giulio P
    Martedì 26 Marzo 2019, alle ore 18:56
    La casa è di mia moglie ma vorremmo ristrutturarla completamente mettendo anche i miei soldi risparmiati da una vita, alla fine non è che rimarrò senza soldi e senza casa.?
    rispondi al commento
  • Fulvio
    Fulvio
    Martedì 14 Marzo 2017, alle ore 15:07
    Sono conduttore di un appartamento di edilizia residenziale pubblica, di proprietà comunale, che occupo stabilmente dal 2005.
    Sono un appartenente alla Polizia di Stato e l'appartamento in cui vivo con la mia famiglia (con mia moglie e due figli minori) mi è stato assegnato in quanto l'unità immobiliare è riservata al personale delle forze dell'ordine.
    Nei mesi scorsi, tramite delibera comunale, il Comune ha proposto a me e agli altri condomini del comparto, l'acquisto dell'appartamento, ai sensi della legge n.80 del 2014 secondo cui gli appartamenti finanziati in tutto o in parte con capitale pubblico possono essere alienati dagli enti proprietari e trasferiti agli assegnatari.
    Preciso che il contratto di locazione è intestato solamante a me, volevo sapere se sull'atto di vendita posso richiedere la cointestazione, ovvero gradirei che comparisse anche il nome di mia moglie, con la quale sono sposato in comunione di beni, che diventerebbe proprietaria al 50%, oppure se per il fatto della comunione dei beni la procedura è automatica. 
    rispondi al commento
  • Gio Giofanini
    Gio Giofanini
    Mercoledì 4 Maggio 2016, alle ore 07:42
    Buongiorno. Io ed il mio compagno, non siamo ancora sposati ed abbiamo intenzione di acquistare casa ( è la prima). Io ho un' attività mentre lui è un vigile del fuoco e dei due è lui ad avere la sicurezza economica. Volevo chiedere, non essendo ancora sposati, a chi conviene intestare la casa? Sarebbe la stessa cosa anche se fossimo sposati? Lo chiedo perché il suo lavoro è comunque un impiego in cui è soggetto a rischi. grazie
    rispondi al commento
  • Francomassalongo
    Francomassalongo
    Mercoledì 15 Gennaio 2014, alle ore 15:39
    Salve, vorrei chiedere come funziona nel mio caso:- acquisto prima casa nel 2011 intestata a me- matrimonio nel 2012- vendita e riacquisto prima casa intestata a meavendo venduto e riacquistato dopo il matrimonio la nuova casa rientra in automatico nella comunione dei beni?Grazie
    rispondi al commento
  • Cm
    Cm
    Domenica 5 Gennaio 2014, alle ore 23:43
    INFORMAZIONE: io e il mio compagno stiamo acquistano casa con i soldi di entrambi, con in prestito da parte dei miei genitori ed un prestito da parte dei suoi genitori: quest'ultimo,però,verrà fatto tramite ex inpdap, poichè suo padre è statale.
    Per avere tale prestito la casa deve essere intestata solo al figlio (il mio compagno), poichè io non sono sua moglie.
    Desidero che la casa sia anche mia: come fare?
    rispondi al commento
  • Docpatti
    Docpatti
    Domenica 29 Dicembre 2013, alle ore 11:03
    Un'informazione: due anni fa io e mio marito (sposati in regime di comunione dei beni) abbiamo stipulato un mutuo per l'acquisto della nostra prima casa, intestata ad entrambi al 50%.
    Il mutuo della casa viene pagato interamente da me.
    Non è possibile re intestare l'immobile, facendo si che a me che pago il mutuo spetti la maggior parte della proprietà e a lui quella legata all'anticipo che lui aveva fornito?
    (20% valore immobile)?
    Grazie.
    rispondi al commento
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