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I bonus introdotti dal governo nell'ultimo anno per la riqualificazione energetica degli edifici hanno creato un grande interesse per questo tema. La promessa di un risparmio energetico, ma soprattutto economico visibile da subito in bolletta ha, infatti, attirato l'attenzione di molti.
Uno degli interventi trainanti previsti dalla legge e a cui si vanno poi a sommare quelli detti trainati è la realizzazione di un isolamento termico dell'involucro opaco dell'edificio per una superficie che deve essere pari o superiore al 25% del totale.
Diversi sono i modi per isolare un edificio. Quello più noto è il cappotto termico, di cui ormai tutti parlano, ed è anche il sistema più adoperato per un ottenere un buon efficientamento energetico.
Questo può essere realizzato all'interno e all'esterno delle pareti. Non sempre però questa tipologia di isolamento può essere la soluzione migliore. Innanzitutto, ci sono alcuni Comuni che non consentono la realizzazione del cappotto dall'esterno e all'interno esso toglie centimetri preziosi allo spazio abitabile.
Quello che non tutti sanno, però, è che esiste una tecnica che consente di bypassare i problemi legati alla realizzazione del cappotto termico. Si tratta dell'insufflaggio in intercapedine.
Le pareti di edifici realizzati più o meno dagli anni 60' in poi sono dotate di una doppia fodera all'interno della quale è presente uno spazio che si chiama appunto intercapedine. All'interno di questa l'aria presente, se non ci sono vortici, garantisce un certo isolamento e, se riempita opportunamente, può garantire una coibentazione più performante.
Una buona coibentazione combatte anche l'umidità di risalita
Quando non si può agire dall'esterno, dunque, possiamo sempre ricorrere a questo tipo di isolamento, di cui nel seguito vedremo pro e contro.
Quando parliamo di insufflaggio intercapedine ci riferiamo ad una vera e propria iniezione di materiali isolanti che viene effettuata da fori appositamente praticati su una parete. Ciò vale sia nelle pareti perimetrali che hanno all'interno una intercapedine, sia per i sottotetti non abitabili difficilmente accessibili.
L'isolamento mediante insufflaggio intercapedine presenta notevoli vantaggi.
Oltre a quelli già noti che la coibentazione di un edificio ci può portare in termini di risparmio per le tasche e per l'ambiente, ce ne sono altri propri di questa tecnica.
Innanzitutto, c'è la facilità di realizzazione anche nelle situazioni in cui non si può ricorrere ad altre tecniche, come si diceva poc'anzi. In questo modo, infatti, non si riduce lo spazio abitativo e non si creano problemi estetici sulle facciate esterne.
Insufflaggio intercapedini e sottotetto con cellulosa
In secondo luogo ci sono i costi di materiale e realizzazione inferiori a quelli del normale cappotto termico. Il costo, infatti, può essere ridotto di un quarto rispetto ad un tradizionale isolamento termico con cappotto. Questo è dovuto anche ad una maggiore rapidità di realizzazione.
Ancora, l'insufflaggio pareti è una tecnica poco invasiva e molto versatile, in quanto può essere effettuata sia dall'interno che dall'esterno, anche per un singolo appartamento all'interno del condominio con un alto potere isolante termico ed acustico.
Inoltre, l'isolamento all'interno dell'intercapedine non richiede manutenzione e ha una lunga durata nel tempo.
Infine, iniettare un materiale isolante all'interno della parete migliora le prestazioni termiche di quest'ultima, con un recupero termico di 3-4°C in inverno e in estate. Ciò determina il risparmio in bolletta e anche la riduzione de fastidiosi e tossici fenomeni di condensa ed umidità.
Altra cosa importante l'insufflaggio viene eseguito impiegando materiali ecologici e sostenibili, che rispettano i criteri CAM. Si tratta di Criteri Ambientali Minimi, definiti ed aggiornati continuamente dal Ministero dell'Ambiente, al fine di dare indicazioni per la selezione delle migliori soluzioni progettuali, prodotti o servizi da un punto di vista ambientale.
Questi materiali, infine, sono resistenti al fuoco secondo le specifiche europee EN 13501-1.
L'unico svantaggio che questa tecnica può avere deriva da una possibile cattiva messa in opera. Bisogna, infatti, affidarsi a mani esperte perché siano trattate correttamente le zone di discontinuità, come le porte, le finestre, i pilastri e i cassonetti, nelle quali si possono creare ponti termici.
Correzione ponti termici dopo un'analisi termografica
Viceversa una posa effettuata correttamente è proprio un'ottima soluzione contro i ponti termici, causa di grandi dispersioni.
Tra le aziende specializzate che operano in modo professionale c'è Ecoisolamento Termico.
Richiedere un preventivo è facile con Ecoisolamento Termico
L'azienda propone le migliori soluzioni in fatto di isolamento termico sia per privati che per imprese. Inoltre è dotata di certificazioni di qualità specifiche e impiega sempre materiali a basso impatto ambientale quali la lana di vetro e la fibra di cellulosa.
Ma da oggi Ecoisolamento si espande anche a Bologna e in Emilia Romagna, offrendo servizi di risparmio energetico e insufflaggio del sottotetto e delle pareti.
Isolamento termico per insufflaggio sottotetto e pareti
Di particolare rilevanza per l'isolamento dal freddo è l'isolamento del sottotetto soprattuto nelle regioni che soffrono climi più rigidi.
Attualmente in commercio ci sono diversi materiali utilizzabili per l'insufflaggio intercapedine, ma tra quelli più performanti da un punto di vista sia energetico che ambientale ci sono la lana di vetro e la fibra di cellulosa, entrambi materiali isolanti sfusi, ignifughi, naturali e antitarme.
La lana minerale di vetro in fiocchi viene ricavata dal recupero del vetro riciclato per il 90% ed è priva di resine. Essa ha una resistenza al vapore y1, non assorbe acqua e viene impiegata principalmente in pareti di grosse dimensioni.
Fiocchi di lana di vetro
La lana di vetro impiegata da Ecoisolamento Termico è certificata EUCEB, un documento che ne attesta la qualità secondo le direttive europee.
I fiocchi di cellulosa mineralizzata sono un prodotto ricavato dal riciclo della carta, igroscopico e antitarme, e sono in grado di assorbire e stabilizzare l'umidità dell'aria interna. Hanno una resistenza al vapore y1 sempre e sono altamente traspiranti, risolvendo i problemi di muffa e condensa soprattutto in camera da letto.
I prodotti impiegati dall'azienda Ecoisolamento Termico sono certificati EOTA, anche questo secondo le direttive europee.
Dopo un sopralluogo della ditta specializzata, questa valuterà la soluzione migliore per ogni caso, sia rispetto alle performance energetiche sia rispetto alle detrazioni a cui si può accedere. Verrà valutato anche lo stato in cui si trova l'intercapedine, perché non sempre questa è adatta a ricevere un intervento del genere.
Successivamente verrà creato un progetto, mappando eventualmente le zone più critiche.
Parete con insufflaggio intercapedine
Si fisserà poi la data dell'intervento e se questo verrà svolto in appartamento abitato verranno coperti gli arredi.
L'intervento vero e proprio consisterà nel praticare dei fori nella parete dall'esterno o dall'interno di diametro 3 cm ad 1 m di distanza l'uno dall'altro e a 30cm dai solai.
Quindi verranno fatte le iniezioni, mediante macchinario posizionato a piano strada e con trasporto materiale mediante tubo flessibile. Infine verranno chiusi i fori con apposite malte.
Nel caso di un sottotetto gli step sono più o meno gli stessi, con la differenza che la posa del materiale avverrà direttamente sulla soletta del sottotetto, con la conseguente creazione di un materassino di spessore 25-30 cm.
Insufflaggio su sottotetto
L'isolamento termico per insufflaggio si svolge per un appartamento medio con superficie che va dai 75 mq ai 120 mq in una sola giornata lavorativa, sia che si tratti di appartamenti in fase di ristrutturazione sia che essi siano abitati.
Come si è detto parlando dei vantaggi, l'insufflaggio nelle intercapedini vuote, per risolvere il problema della dispersione termica, ha un costo che può ridurre anche di un quarto quello dei tradizionali sistemi di isolamento termico a cappotto.
Il costo totale va valutato in base a diversi fattori tra cui:
Nel caso della fibra di cellulosa, infatti, parliamo di circa 15-20 €/mq. Tra i due è il materiale più economico utilizzabile sia per sottotetti che per pareti, ma non per grandi dimensioni essendo un prodotto sensibile all'acqua.
La lana di vetro è un prodotto più costoso, adatto a pareti di grandi dimensioni essendo più sensibile all'acqua. Il costo può variare dai 20 ai 25 €/mq.
Entrambi i materiali di cui si è parlato consentono l'accesso alle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica, ma con una differenza.
Grazie all'insufflaggio si può accedere ai Bonus fiscali
La fibra di cellulosa, infatti, consente solo le detrazioni del 65%, mentre grazie alla lana di vetro che ha altissimi standard qualitativi si può accedere alle detrazioni del 110% legate al Superbonus.
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